Simon Beckett – Scritto nelle ossa

2390

Il libro:
Editore Bompiani
Anno 2009
427 pagine – Brossura
Traduzione Silvestri A.
Sito dell’autore http://www.simonbeckett.com/

La trama:

David Hunter arriva nella minuscola isola di Runa per valutare se i resti inceneriti di un cadavere siano frutto di un casuale incendio, un fenomeno paranormale di autocombustione – come la piccola comunità già inizia a vociferare – o l’esito di un orrendo delitto. Hunter, grazie alla competenza scientifica di cui dispone, non ha dubbi: si tratta di un omicidio e col fuoco se ne volevano solo mascherare le tracce. Il caso viene così ufficialmente affidato all’ispettore in pensione Brody, che ha trovato il cadavere; ma le indagini della polizia non risolvono nulla e si rivelano più macchinose del previsto: una serie di incidenti apparentemente casuali rallenta le ricerche e, via via, la serie di potenziali testimoni viene eliminata con efferatezza e un gusto macabro e lucidissimo per la violenza. Hunter, esaminando i resti della prima vittima, scopre che appartengono a una prostituta, Janice Donaldson, che ha avuto relazioni con la figlia di un miliardario che controlla l’isola. Fra traffici sporchi, sesso, droga, scienza forense, la curiosità spingerà Hunter nel cuore del mistero. A rischio della vita.

Avevo apprezzato questo scrittore con “La chimica della morte”, che aveva saputo coinvolgermi fin da subito. Questo è completamente diverso.
La scrittura, a mio avviso, fa un po’ fatica a decollare. Lo svolgimento delle indagini sembra non approdare a niente, la trama viene arricchita di particolari che non mi convincono.
Poi, a un certo punto, quasi alla fine del libro, si recupera tutto il tempo perso e le azioni si susseguono una dopo l’altra, con sorprese continue e una suspence che fa ben sperare.
Purtroppo, il paragone con l’altro libro è spontaneo e, pur apprezzando lo stile di Beckett, “Scritto nelle ossa” non mi ha entusiasmata.
Qui la scheda del libro:Scritto nelle ossa
Qui le altre mie recensioni su: La chimica della morte e Jacob

Lo scrittore:

Simon Beckett dopo aver fatto il percussionista in gruppo rock, frequenta un Master in Letteratura inglese e insegna in Spagna. Tornato in patria, dal 1992 scrive come editorialista e giornalista freelance su “The Times”, “The Independent on Sunday Review”, “The Daily Telegraph”, “The Observer” e altri importanti quotidiani e periodici inglesi. Memorabili le sue inchieste in prima linea durante i raid antidroga della polizia, nel sordido mondo dei bordelli o tra i segreti del Centro ricerche di Antropologia forense in Tennessee. Come romanziere ha pubblicato Fine Lines (1994), Animals (1995, vincitore del premio Marlowe della Chandler Society come Best international crime novel), Where There’s Smoke (1997), e Owning Jacob (1998). Simon Beckett oggi è sposato e vive a Sheffield.