Gianni Simoni – La morte al cancello

1938
La morte al cancello

Il libro:
Editore TEA – Collana Tascabili degli Editori Associati
Anno 2011
378 pagine – brossura

La trama:

Giovita e Gaspare, due barboni come tanti in una città del nord, Brescia. Due uomini che vivono ai bordi dell’umanità, tra espedienti ed elemosine, giusto per chiudere quel buco che attanaglia lo stomaco quando si ha fame.
E scaldarsi con qualche caraffa di vino al bar di Alphonse, dal freddo inverno e dalle squallide baracche in cui trovano riparo. E proprio nel bar, non sembra vero ai due vagabondi di essere avvicinati da un losco personaggio che propone loro un “lavoro” in cambio di soldoni. Uccidere una donna, descritta da una foto e un indirizzo. Per ricompensa, cinquemila euro a testa, logicamente a lavoro compiuto.
Ma la donna in questione non è una persona qualunque. Moglie di un famoso medico, il professor Anselmi.
Ma chi ha ordito l’omicidio? E come faranno due disperati a portare a termine l’esecuzione?
Ancora un caso per il commissario Miceli e per l’ex giudice in pensione Petri, alleati nella ricerca della giustizia, che non potranno fare altro che arrendersi alla complicazione degli eventi. E la soluzione arriverà, presto o tardi..
Primo libro che leggo di Gianni Simoni e, abituata ormai allo stile americano, dove l’azione e la suspence mi accompagnano per tutta la trama del libro, qui vige esattamente il contrario. La riflessione e la concentrazione sono gli elementi che primeggiano, portando il lettore a ragionare, insieme al commissario Miceli e a tutta la sua squadra, perchè è solo con la collaborazione di tutti che il puzzle contorto riesce a ricomporsi. Una storia che ha molteplici frammenti e solo l’intuito di alcuni porta alle supposizioni giuste. Lo stile di Simoni è molto asciutto e preciso, quasi fosse un intervento chirurgico, dove il bisturi taglia solo dove esiste il male e deve essere estirpato. Mi sono divertita quando, allo stesso modo di Camilleri, cita alcuni dialoghi in dialetto bresciano e, vi assicuro, è persino più difficile del siciliano! Ma ha reso ancora più viva e reale la storia e i suoi contorni noir. E proprio l’ambientazione bresciana, rende il romanzo maggiormente vicino alla nostra vita e ai fatti quotidiani. Consigliata la lettura, a chi ama lo stile soft e leggero.

Questa è la scheda del libro: La morte al cancello

Lo scrittore:

Ex magistrato, è stato giudice istruttore in indagini di criminalità organizzata, eversione nera e terrorismo. Ha sostenuto l’accusa nel processo d’appello per l’omicidio Ambrosoli e ha condotto l’inchiesta giudiziaria sulla morte di Michele Sindona nel carcere di Voghera e ha scritto un libro sull’argomento, “Il caffè di Sindona”, con la Garzanti, in collaborazione con LucianoTurone.
Questo è il quarto romanzo che ha come protagonisti il commissario Miceli e l’ex giudice Petri. I primi tre sono “Un mattino di ottobre”, “Commissario,domani ucciderò Labruna” e “Lo specchio del barbiere”.

Se volete saperne di più, questo è il sito della TEA