P.G. Sturges – La scorciatoia

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Il libro:
Editore Edizioni BD – Collana Revolver
Anno 2012
224 pagine – brossura con sovraccopertina
Traduzione Fabrizio Fulio Bragoni

Trama e recensione:

Los Angeles. Dick Henry è un ex sbirro. Sparò su Elton Reese che, coperto di sangue, si rialzava dal corpo di una bambina di otto anni. Aveva alzato le mani per arrendersi e Dick gli aveva piantato due proiettili in fronte. Non ci era tagliato per fare il poliziotto..
Alla fine, io ero Dick Henry, un piccolo uomo che proiettava un’ombra lunga verso il tramonto e volevo quello che volevo quando volevo.”

Nessuno fa causa a Dick Henry. Non ne viene niente di buono.”
Si era inventato un’attività unica nel suo genere: la scorciatoia. Risolveva ogni genere di problema, senza fare inutili trafile burocratiche, anche se i metodi erano a dir poco..discutibili.
Un inquilino moroso non voleva lasciare l’appartamento? Il proprietario chiamava Dick e..puff, l’inquilino spariva, guadagnandoci un occhio nero e qualche osso rotto.
Il reverendo Jenkins ha preso una scuffia per una donna misteriosa – Francie – che gli scrive lettere d’amore e la figlia del parroco crede si nasconda un’impostore dietro quella scrittura? Bam! Dick trova il bandolo della matassa e risolve il giallo.
Un duro, ma il suo fine è di far vivere meglio le persone e guadagnarci qualcosa per campare. E quando Art Benjamin gli propone un sacco di soldi per seguire la moglie e scoprire con chi se la spassa, si getta a capofitto nell’impresa.
Artie (55 anni) aveva ereditato un sacco di soldi dal padre – il re del cartone pressato – divorziato almeno un paio di volte, era approdato a Las Vegas. E alla Fiera del Film per Adulti, capì che con il porno c’era parecchio da guadagnare. Sposò Judy, 29 anni, una bambola dal corpo mozzafiato, ma bugiarda e e senza scrupoli. E subito nacquero dei sospetti sulla sua fedeltà (ma dai?).
Dick, invece, sembra non avere questi problemi. Da qualche tempo si vede con Lynette, con cui fa sesso sfrenato a tutte le ore. Quella donna era il suo archetipo di bellezza ideale ed era convinto che fosse più facile innamorarsi di quelle che incarnano il tipo giusto.
Ma si sa, il diavolo fa le pentole e non i coperchi. E qui ci mette anche tutta la coda. E le situazioni si complicano davvero e prende tutto una piega – diciamo – alquanto sgradevole.
Mi verrebbe da chiedere a P.G. Sturges: ma come ha fatto a venirti un’idea così..fantasiosa per questo romanzo? Come ti è venuto in mente di creare Dick Henry? E’ fuori dalle righe, uno scaltro, che se da un lato ti viene voglia di prenderlo a pugni, dall’altro lato ti fa quasi tenerezza.. Che interpreta la legge a modo suo (ce ne fossero di più di poliziotti così, sarebbero meno piene le carceri e stracolmi i cimiteri). Difficile trovarlo antipatico, mi sembra più un cata naj (tradotto: un cerca rogne).

E l’intreccio che si scatena tra i vari personaggi è divertente, grottesco, irriverente. Una trama che fino alle ultime pagine del libro non dà nulla per scontato e neppure la più vivida immaginazione porterebbe a ipotizzare un epilogo.

Avrei sicuramente fatto a meno di termini “espliciti”, troppo volgari e addiririttura riportati come titolo di un capitolo. Ma arrivata alla fine, me ne ero già dimenticata, fagocitata dal ritmo sostenuto e incalzante. E l’ho finito in un attimo.
E’ forse questa la regola per un buon romanzo? Da non perdere.

Lo scrittore:
Paragonato a Raymond Chandler e Elmore Leonard, P.G. Sturges è nato a Hollywood, California. Figlio del leggendario regista e sceneggiatore Preston Sturges, ha scritto per il cinema e il teatro, e ha esordito come romanziere con La scorciatoia. Tradotto in molti paesi, il libro ha riscosso un gran successo di critica e pubblico, spingendo l’autore a pubblicare un sequel: Tribulations of the Shortcut Man. Prima di darsi alla scrittura a tempo pieno, Sturges ha lavorato anche come sommergibilista e venditore di alberi di Natale.
E’ in fase di realizzazione anche il film: dai produttori di Caccia a ottobre rosso e Invictus, Paul Pompian e Mace Neufeld.