Andrea Gentile L’impero familiare delle tenebre future

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Editore Il Saggiatore
Anno 2012
168 pagine – brossura con alette[divider]

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Quando Oliviero Ponte Di Pino, facente parte dell’organizzazione dell’evento di BookCity Milano – svoltosi per la prima volta a Milano dal 15 al 18 novembre 2012 – mi chiese di partecipare alla presentazione del nuovo romanzo di Andrea Gentile, “L’impero familiare delle tenebre future”, rimasi stupita. Quando Oliviero mi chiese poi di presentarlo io, ne fui fiera ed elettrizzata ma, dopo aver finito di leggere il romanzo di Andrea, iniziai ad avere qualche dubbio….

Sono una blogger di genere prevalentemente noir, thriller e giallo, con alcune “divagazioni” su altri generi, ma questo non rientrava assolutamente nei miei standard di letture..ma chi mi conosce, sa che accetto sempre le sfide!
Protagonisti di questo romanzo sono un paese, un Vicario morente e una donna, che non ha nome e non ha volto. Masserie di Cristo è un luogo dimenticato nell’entroterra del Sud Italia, in cui la religione sembra essere radicata nel più profondo delle anime che lo abitano. Una telecamera si addentra nei meandri del corpo del Vicario, il microfono che amplifica il respiro del morente..
Un io narrante della mente malata di una figlia, ossessionata dall’assenza della madre, uscita per recarsi in ospedale, dove lavora come infermiera e, sicuramente uccisa, già uccisa, nella certezza psicotica di chi conduce la narrazione. E’ una fuga, una spasmodica ricerca attraverso luoghi e territori inesplorati.
Un crescendo di dicotomie tra pathos, l’ansia ossessiva compulsiva e il paese immobile, quasi in sospensione, che segue il destino di un seguace di Cristo.
Tratto dal titolo di una poesia di Baudelaire, “L’impero familiare delle tenebre future” è un romanzo complesso, complicato e spiazzante.
Si addentra in un territorio in cui non si rispecchiano esattamente i trend del mercato editoriale. E’ un atto coraggioso, è un procedere contro corrente, a prescindere dai risultati.
E’ una scelta particolare, una narrazione al femminile che conduce il lettore nei tortuosi percorsi mentali di una donna, una figlia sulle soglie della disperazione, trasformatasi direttamente in follia pura. E’ un percorso emotivo, quello di Andrea Gentile. Un romanzo difficile, nichilista, parossistico. E’ una spasmodica ricerca di un linguaggio calibrato, studiato.
Una scommessa e una sfida, come ho scritto prima, che giro al lettore.
Spero di partecipare ancora a BookCity Milano, che mi ha dato una visione di questa città assolutamente diversa, meno fredda, distante e più coinvolgente, partecipativa.

Qui sotto la mia presentazione alla Biblioteca Sormani – Sala del Grechetto, in occasione dell’evento di BookCity Milano il 17 novembre 2012, con la partecipazione di Francesco Bianconi dei Baustelle:

[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=yGXnfe2xlSw[/youtube]

 

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Lo scrittore
Andrea Gentile nasce nel 1985 a Isernia e vive a Milano. Ha lavorato con Enrico Deaglio a Patria 1978-2008 (2009) e al Raccolto rosso 1982-2010 (2010). Nel 2011 ha scritto, con Maddalena Rostagno, Il suono di una sola mano (il Saggiatore). Nel 2012 è uscito il romanzo per ragazzi Volevo nascere vento (Mondadori).
I suoi articoli sono comparsi su Alias, supplemento settimanale del manifesto, e su Il, mensile del Sole 24 Ore.