Marco Malvaldi – Milioni di milioni

1968

Il libro:

Editore Sellerio
Anno 2012
208 pagine – brossura con alette
La trama:

Montesodi Marittimo è un paesino che, a dispetto del nome, si trova a una non definita altitudine, con un grado di pendenza della strada principale superiore alla salita più dura del Giro d’Italia, il passo del Mortirolo. Montesodi Marittimo è il paese più forte d’Europa.
Per studiarne il fenomeno, l’Università di Pisa decide di mandare Piergiorgio Pazzi, fisiologo del Dipartimento di Endocrinologia del, responsabile sul campo della parte biomedica del progetto, e Margherita Castelli, ricercatrice di Filologia Romanza della Scuola Normale Superiore di Pisa, che si occuperà della parte genealogica. 
E proprio all’arrivo attraverso un percorso a prova di stomaci forti,  tra curve e buche, Piergiorgio nota il primo abitante di Montesodi, il Bonacci, a torso nudo nonostante il freddo di gennaio, che reggeva un tronco di trenta centimetri di diametro, arrancando faticosamente nel suo duro allenamento per partecipare alla Festa della Panca.
Questo è solo il primo degli incontri che segneranno l’arrivo di Piergiorgio, dribblando tra un sindaco “verace” e sanguigno, appassionato cacciatore, insieme alla moglie Viola, e la maestra Annamaria Zerbi Palla, una donna piuttosto anziana, che avrebbe ospitato il genetista, pur non condividendo lo studio che ci sarebbe stato sugli abitanti di Montesodi, convinta che sarebbero venuti fuori un mucchio di “casini”: Più o meno un terzo dei bambini hanno il cognome sbagliato. Son cose che in certi casi si sanno, in altri si sospettano, in altri ancora si ignorano. Ed è meglio che la gente rimanga ignorante, a volte.
Durante  una tempesta di neve che isola il paese per alcuni giorni, Piergiorgio Pazzi trova la donna riversa sulla poltrona, senza vita. Il medico, chiamato a constatarne la morte, reputa possa essere stato un attacco di cuore ma il Pazzi, dopo aver notato alcuni particolari, capisce non trattarsi di morte naturale. Peccato che lo stesso Pazzi, non avendo un alibi, sarà il primo accusato di omicidio.
E dovrà mettercela tutta per dirigere l’attenzione del maresciallo dei carabinieri sul vero colpevole.
Un romanzo che non vedrà come protagonisti i quattro vecchietti del BarLume, resi famosi dallo scrittore. Un anacronistico paese in cui basta una tormenta di neve per isolarlo da Dio e dagli uomini. Un’indagine che sa di the e pasticcini – forse troppo – la quale non riuscirà comunque a creare la stessa atmosfera goliardica e schietta tipica dei romanzi precedenti.
Una trama che, seppur dal retrogusto ridanciano, non decolla e non riesce a dare al romanzo la connotazione che ormai contraddistingue lo stile di Malvaldi.
Da leggere sotto l’ombrellone, o sotto milioni di milioni di fiocchi di neve.

Lo scrittore:

Marco Malvaldi (Pisa, 1974), di professione chimico, ha pubblicato con questa casa editrice i romanzi della serie dei vecchietti del BarLume (La briscola in cinque, 2007; Il gioco delle tre carte, 2008; Il re dei giochi, 2010; La carta più alta, 2012), salutati da un grande successo di lettori. Ha pubblicato anche Odore di chiuso (2011, premio Castiglioncello e Isola d’Elba-Raffaello Brignetti), giallo a sfondo storico, con il personaggio di Pellegrino Artusi.