Rosa Cerrato Un posto tranquillo per Nelly Rosso

3414
Editore Fratelli Frilli / Collana I Tascabili
Anno 2012
336 pagine – brossura con sovraccopertina
cover
Come sono inadeguate le parole, poveri aliti di vento che si ingegnano a esorcizzare la disgrazia, il male, il dolore..la perdita.. Si sforzano di costringere in una forma razionale, accettabile, l’irrazionale che irrompe da un momento all’altro nella nostra vita spazzando vita uniche certezze.

Il commissario Nelly Rosso della questura di Genova è una donna alta e slanciata, dalla falcata lunga. E’ pallida, con il viso punteggiato da efelidi.
A seguito di un’indagine in cui fece imprigionare un criminale, la donna di quest’ultimo riuscì a sferrarle una pugnalata a un polmone, lasciandola sofferente sia dal punto di vista fisico, che da quello psicologico. Il suo disagio è dovuto anche al fatto di aver concluso la sua relazione con il vicequestore Tano Esposito il quale, proprio nel periodo in cui si sentiva più indifesa, non le è stato accanto, abbandonandola a se stessa.
Per questo motivo, Nelly decide di concedersi una vacanza, scegliendo un agriturismo nelle Marche, lontano dalla folla, alla ricerca di tranquillità. Un luogo, però, che da oasi si trasforma subito in un fortino, in cui il commissario non solo deve difendersi da chi c’è fuori, ma anche da chi sta dentro.
Sembra attirare i guai, Nelly Rosso, tanto che fin dal suo arrivo a “Le Allodole” di San Severino Marche, cominciano a verificarsi strani omicidi per i quali, guarda caso, viene sospettata anche lei. E la vacanza si trasforma in un incubo..

Leggendo il romanzo di Rosa Cerrato – il primo, per me – ho avuto subito l’impressione di trovarmi davanti a una Jessica Fletcher italiana, che appena arriva in un luogo, muore qualcuno! E all’agriturismo delle Marche di morti ce ne sono tanti. E appunto come la Fletcher, Nelly Rosso cerca di ricostruire, attraverso indizi sommari, un’indagine in cui gli uomini si confondono con gli animali e viceversa.
Anche se non è il suo caso, seppur a fatica, il commissario si addentra nei boschi allo stesso modo in cui cerca di addentrarsi nella sua mente, per fare spazio e ordine fra indizi e sentimenti.
C’è tanto di tutto, nel romanzo di Rosa Cerrato: omicidi, relazioni, personaggi. Forse troppo, per alcuni versi. Ho avuto qualche difficoltà nel seguire bene la trama, credo per la connotazione a tratti surreale della storia. Ciò che mi rimane alla fine della lettura, è sicuramente una sensazione piacevole di aver potuto conoscere Nelly Rosso e la sua vita, avventurosa e complicata quanto basta.
Lettura spensierata ma, come un ragno che tesse la sua ragnatela, anche Rosa Cerrato saprà “intrappolare” il lettore nella storia.

[divider]

La scrittrice:
Rosa Cerrato ha studiato Lingue e letterature straniere a Genova e si è diplomata grafico pubblicitario a Milano. Ha lavorato alcuni anni come interprete e traduttrice. Ha insegnato italiano in qualità di lettrice e tenuto corsi di letteratura italiana presso la facoltà di Italianistica dell’Università di Mannheim, in Germania. È sposata e madre di tre figli. Si divide tra Genova e la Val Fontanabuona dove abita con il marito, un cane e tre gatti. Per Fratelli Frilli Editori ha pubblicato Delitto al Paul Klee (2006), La maman di via del Campo (2007) e Le uova del cuculo (2008).