Simonetta Santamaria – Io vi vedo

1922

Simonetta Santamaria è di Napoli. Specializzata in horror e thriller soprannaturale, ha vinto nel 2005 il Premio Lovecraft con il racconto Quel giorno sul Vesuvio, Cento Autori – Giallo Mondadori) e nel 2010 il Fantastique nell’ambito del I Fantasy Horror Award con Una lunga autostrada. Suoi racconti sono stati pubblicati nelle antologie Donne in Noir (2005, edizioni Il Foglio), Eros e Thanatos (2010) per la collana Giallo Mondadori con il meglio delle autrici noir del panorama italiano, 365 Racconti horror per un anno (2011) e 365 Racconti sulla fine del mondo (2012), entrambe edite da Delos Books. I suoi saggi Vampiri – da Dracula a Twilighte Licantropi – I figli della Luna editi da Gremese sono stati tradotti in Francia e Spagna.
È membro della Horror Writers Association. Cura, in collaborazione con lo scrittore Maurizio Ponticello, la rassegna letteraria INpastallautore. È membro della Noir Factory e tiene lezioni nel corso di scrittura per Cinema, Televisione & Fumetto alla Scuola di Cinema di Napoli.

(biografia tratta da Wikipedia)


Per la casa editrice TEA, Collana Tre60, il 27 giugno uscirà il nuovo romanzo, intitolato “Io vi vedo” e questa è la sinossi:
Napoli, novembre 2011. Sul ciglio di una strada di periferia viene trovato il cadavere della giovane Lucia Campobasso. È stata uccisa in modo brutale: per gli inquirenti, si tratta di un’esecuzione. Ma i responsabili rimangono ombre inafferrabili, ombre che tormentano il padre della vittima, un poliziotto.

Febbraio 2012. Maurizio Campobasso, capo del reparto investigativo anticrimine di Napoli, ha ricevuto una soffiata «sicura»: in una cascina abbandonata sono rinchiusi dei clandestini, in attesa di essere mandati per le strade a rubare o a prostituirsi. Dopo aver circondato l’edificio, però, la squadra viene assalita alle spalle da un commando armato. Nell’agguato muoiono quattro agenti e Campobasso perde un occhio.
Era una trappola.

Maggio 2012. Menomato nel fisico e stravolto dal dolore e dal rimorso per la perdita della figlia e dei colleghi, Campobasso si dimette dalla polizia. Le indagini non hanno portato a nulla e lui ha perso ogni fiducia nelle istituzioni. Ma il suo animo è tormentato dall’oscura sensazione che tutte quelle morti siano collegate e che sia proprio lui, Maurizio Campobasso, la chiave di un piano criminale più vasto e sanguinario di quanto si possa immaginare.
È ora di mettere da parte la Legge e di agire, nell’ombra, come un feroce giustiziere solitario. È ora di scatenare una spietata caccia all’uomo – o agli uomini – che non risparmierà niente e nessuno.
Perché quando il desiderio di vendetta prende il sopravvento, nulla può fermarlo…

Lo leggerò per voi e ci ritroveremo qui!