Sono sempre attenta alle uscite di autori nordici, tra l’altro ormai consolidati nel tempo e con personaggi che noi lettori abbiamo imparato a conoscere e apprezzare. Mankell scrisse questa storia prima de “L’uomo inquieto”, l’ultimo della serie di Kurt Wallander.
E visto che ne abbiamo sentito la mancanza, il vincitore del Raymond Chandler Award, il premio per la letteratura poliziesca e noir assegnato al Noir in Festival di Courmayeur, ci propone La mano, nelle librerie dal 9 ottobre 2013 con Marsilio Editori, per la collana Farfalle, di cui vi riporto la trama:
Kurt Wallander potrebbe finalmente realizzare uno dei suoi vecchi sogni e trasferirsi in una casa di campagna, fuori Ystad. Un giro di ricognizione del giardino lo porta però a fare una macabra scoperta: dal terreno spunta lo scheletro di una mano umana. A chi apparteneva? Da quanto tempo quel corpo è sepolto in quel giardino? Nei poderi lì intorno, non c’è nessuno in grado di fornire una spiegazione. Con l’aiuto dei suoi colleghi e di Linda, la figlia da poco entrata in polizia, Wallander deve scavare indietro nel tempo e cercare di ricostruire la storia di una morte oscura. Una tragedia dove innocenza e colpevolezza non sono nettamente distinte.
I romanzi di Mankell sono tradotti in più di 40 lingue e hanno venduto nel mondo 40 milioni di copie
“Wallander è tra i personaggi più riusciti del poliziesco contemporaneo” The Times Literary Supplement
Contenti di rileggere Wallander? Io si!