Vince Flynn – L’Assassino Americano

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Editore: Fanucci – Collana: Time Crime
Anno 2013
476 pagine – brossura con alette
Traduzione di Elena De Giorgi

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l'assassino americanoFanucci pubblica – nella traduzione di Elena de Giorgi – l’undicesimo libro (American Assassin nell’originale) della saga di Mitch Rapp il super-agente ideato dallo scrittore americano Vince Flynn. In italiano potete trovare solo altri due libri di questa serie: “La Terza Opzione” (uscito nel 2003) e “Separazione di Poteri” (uscito nel 2004) editi da Sonzogno nella collana Romanzi. Stando alla mera cronologia di pubblicazione si tratterebbe, rispettivamente, del secondo e del terzo libro di Flynn (il primo è Term Limits del 1997), ma per quanto riguarda la cronologia del personaggio – Mitch Rapp – si tratta del terzo e del quarto della saga.
Ecco perché ritengo corretta la scelta di Fanucci di cominciare da questo libro, sebbene sia cronologicamente l’undicesimo, poiché è qui dove si racconta di come Mitch Rapp diviene la macchina da guerra che imperverserà nei successivi capitoli della serie (tredici in totale).

Mitch Rapp è un giovane studente di college, ottimo giocatore di lacrosse e football la cui fidanzata perde la vita nel tragico attentato di Lockerbie (Il volo PanAm 103 che da Francofore, via London Heathrow, volava in direzione del J.F.K International di New York esplose in volo nei pressi della cittadina di Lockerbie in Scozia il 21 Dicembre 1988. Morirono 270 persone: 259 a bordo, 11 colpite dai detriti al suolo. Dopo tre anni d’indagini se n’è scoperta la matrice libica. L’unico condannato è morto lo scorso 20 Maggio n.d.r.).
Non sappiamo bene in quale modo, ma sta di fatto che il suo mortale odio verso coloro che gli hanno tolto l’amore della sua vita lo porta a essere ammesso in un centro di reclutamento per “assassini” della CIA.

Il sergente istruttore Hurley (Full Metal Jacket docet) è un tipo tosto e quando si vede presentare il giovane Mitch Rapp da Irene Kennedy – reclutatore CIA – risponde sarcasticamente “io non gestisco un dannato campeggio per scout”, per poi aggiungere poco dopo “perché diavolo mi fai perdere tempo portandomi qui una palla di lardo (l’avevo detto io…) schifosa che va ancora a scuola e non conosce la differenza tra una pistola e un fucile?”.
Quindi, un giovane atleta ventunenne – nemmeno un militare – viene reclutato dalla CIA per entrare in un programma segreto di addestramento per “assassini” che lo porterà poi ad agire in copertura proprio dentro il territorio nemico: Beirut. Cosa spinga il reclutatore a sceglierlo nemmeno lei – Irene Kennedy – lo sa dire: bisogna fidarsi del suo intuito. Certo, la CIA permette a un reclutatore di fidarsi solo del suo intuito per reclutare un agente di questo livello, certo magari nei film, o nei fiction come questo, ma appare un po’ troppo stiracchiata come premessa.
Ma proseguiamo. Il giovane si dimostra, ovviamente, veramente dotato e pur essendo odiato dal suo istruttore e dagli altri membri del team e non avendo nessuna preparazione militare alle spalle, impara tutto, subito e in modo perfetto (non vi sta già un po’ antipatico?).

Se avete letto Robert Ludlum e il suo Jason Bourne, Mitch Rapp ve ne sembrerà una sorta di collega, dove però Bourne è decisamente meglio tratteggiato (soprattutto a livello personale) e probabilmente anche più letale del nostro novello infiltrato tra i terroristi islamici.
Lo stile di Flynn è buono, ritmico, adatto per un tipo di action-thriller come questo, ma non brilla per fantasia. Molto di quello che si legge lo si è già visto, con connotati molto simili, altrove (il già citato Ludlum, ad esempio): durante le quattrocento e rotte pagine del libro le scene di combattimento et similia sono ben fatte e ben orchestrate (ottime per tracce di sceneggiatura). Alcune di esse ricordano la qualità descrittiva di Andy McNab (Pattuglia Bravo Two Zero, e la serie di Nick Stone), altre parti sono invece decisamente lente e si rischia di saltarle a piè pari.

In estrema sintesi: se vi piacciono i libroni ricolmi d’azione, missioni pericolose, sparamenti, torture, bombe e tutto il corredo, ma soprattutto un super agente speciale, questo è il vostro libro (anzi la vostra serie).

Lo Scrittore
Vince Flynn nasce in Minnesota il 6 Aprile del 1966. Entra come candidato negli US Marine nel 1990 da cui però viene dismesso per problemi medici dovuti ad un incidente in cui era rimasto coinvolto da bambino. E’ in questo periodo che decide di iniziare a scrivere (cosa inusuale dato che gli era stata diagnosticata una forte dislessia). Dopo una serie di tentativi esce il suo primo romanzo “Term Limits” (1997) che sorprendentemente schizza al primo posto delle classifiche americane e lo consacra autore di punta della Simon & Schusters.
Da allora tutti i suoi libri sono sempre stati tra i primi nella classifica del New York Times.
Dopo Term Limits, Flynn ha iniziato a scrivere la saga di Mitch Rapp che si è protratta per tredici libri.
Flynn è morto lo scorso 19 giugno dopo una lunga battaglia contro il cancro alla prostata.

Michele Finelli