Eraldo Baldini – Nevicava sangue

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Eraldo Baldini non ha bisogno di presentazioni, però se proprio volete un accenno, Eraldo Baldini è nato e vive a Ravenna. Nei suoi romanzi e racconti coniuga «gotico rurale», noir e horror in una vena originale. Per Einaudi Stile libero ha pubblicato Medical Thriller (2002), con Carlo Lucarelli e Giampiero Rigosi (riedito nella collana «Super ET», 2006),Bambini, ragni e altri predatori (2003), Nebbia e cenere (2004 e 2012),Come il lupo (2006 e 2008), con Alessandro Fabbri, Quell’estate di sangue e di luna (2008), L’uomo Nero e la bicicletta blu (2011), Gotico rurale (2012), il libro che l’ha consacrato dodici anni fa, in una versione arricchita di nuovi racconti, e Nevicava sangue (2013).
Con Giuseppe Bellosi ha scritto Halloween (2006). Ha partecipato inoltre all’antologiaThe Dark Side (2005). I suoi libri, ristampati piú volte, sono tradotti in varie lingue.
Il suo sito Internet è www.eraldobaldini.it

“Nevicava sangue” è l’ultimo romanzo edito da Einaudi – Collana Stile Libero Big – e questa la sinossi:
Un uomo, un ragazzo, un contadino d’Italia avanza a fatica nei mille orrori della guerra. Francesco non è solo. C’è Berto, il cavallo che non è suo. Si aiutano l’un l’altro, mentre il mondo finisce. Francesco impara che la vita può costare anche la morte dell’anima. Ma a qualcuno devi restare fedele. A una fiaba che ascoltavi accanto al fuoco. A un cavallo. A quella voglia improvvisa e potente di non essere piú lo schiavo di nessuno. Ora Francesco sa perché lui e Berto devono vivere, e tornare nel luogo dove l’ingiustizia è nata.
Nel freddo implacabile di una terra da occupare, razziare, distruggere, dove la leggendaria strega Baba Jaga diventa lo spettro di ogni crudeltà, la Campagna napoleonica di Russia è per Francesco una discesa agli inferi, un incubo a cui cerca di sfuggire insieme a Berto, il cavallo da tiro che ha in custodia. Un impietoso viaggio nel luogo in cui ogni umanità è annientata: dal gelo, dalla fame, da un primordiale istinto di sopravvivenza.
Con il nitore di una lingua asciutta e lirica nello stesso tempo, Eraldo Baldini scrive un romanzo dove a fare paura, questa volta, è il mistero stesso dell’esistenza: la lotta ostinata contro la morte che, proprio mentre spoglia di ogni dignità, accende un sentimento di rivalsa.

Qui un estratto: Estratto