Leif GW Persson – La vera storia del naso di Pinocchio

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3171903Leif GW Persson , noto professore di criminologia e profiler, insegna alla Scuola nazionale di polizia a Stoccolma ed è stato consulente del ministero di Giustizia e dei Servizi segreti svedesi. I suoi polizieschi hanno ricevuto tutti i premi più importanti destinati alla narrativa di genere, dal prestigioso Glass Key al Premio dell’Accademia svedese del poliziesco. Venduto in 20 paesi, La vera storia del naso di Pinocchio è il terzo episodio della trilogia dedicata al commissario Evert Bäckström, dopo Anatomia di un’indagine e Uccidete il drago, da cui è tratta una serie televisiva della Century Fox prodotta dalla cbs.

Per Marsilio Editori, Collana Farfalle, I Gialli, questa la sinossi:
In una sola settimana, il commissario Evert Bäckström si ritrova tra capo e collo tre casi quanto meno inusuali: un coniglio vittima di maltrattamenti preso in carico dalla protezione animali, un gentiluomo amico del re picchiato nei pressi del castello di corte con un catalogo d’arte di Sotheby’s, e per concludere l’omicidio di un equivoco avvocato che gli regalerà il più bel giorno della sua vita. Anche se la regola d’oro di qualsiasi indagine dice di diffidare delle coincidenze, nulla fa pensare che gli episodi siano legati tra loro. In splendida forma, ormai una leggenda, il commissario più sgradevole, maschilista e corrotto di tutta la polizia di Stoccolma si ritrova a indagare su un traffico di icone russe e preziosi oggetti d’arte, tra cui spicca uno splendido carillon con le sembianze di Pinocchio realizzato da Fabergé per il piccolo zar Aleksej. Un oggetto prezioso che, dopo molti anni e varie peripezie, finisce in Svezia, prima a casa dell’avvocato assassinato e poi nelle tasche di Evert Bäckström, rendendolo custode di una storia che avrebbe tranquillamente potuto cambiare il corso dell’umanità, se solo fosse finita in modo diverso. Con la nuova indagine guidata dall’investigatore più marcio del corpo di polizia svedese, Leif GW Persson, criminologo d’eccellenza, si conferma uno dei pochi autori di genere capaci di far sbellicare il lettore dalle risate e di fornirgli nello stesso tempo un ritratto critico e tagliente della società contemporanea.