Carl Aderhold – La strage degli imbecilli

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imbecilli_piatto_2016_w250_h381Carl Aderhold è uno storico, ed è direttore editoriale presso le edizioni Larousse. Non ha mai ucciso nessuno, nemmeno un gatto. La strage degli imbecilli è il suo primo romanzo, e non è autobiografico.

Pubblicato da Fazi Editore nel 2009 con lo sfondo di copertina nero, a marzo 2015 ci sarà la ripubblicazione per la Collana Le Meraviglie e questa è la sinossi:

Chi non ha mai sognato di ammazzare il proprio vicino quando, preso dall’improvvisa urgenza di aggiustare la mensola in salotto, vi sveglia la domenica mattina martellando come un forsennato contro il muro?
O di mandare all’altro mondo l’automobilista che vi insulta tagliandovi la strada senza pietà? Certo, occorrerebbe una certa determinazione. Ma di determinazione il protagonista di questo irriverente, divertentissimo romanzo, non manca.
Supportato da una logica a suo modo inattaccabile, un uomo mite, ossequioso, gentile, inizia a uccidere portiere pettegole, automobilisti arroganti, esattori delle imposte, impiegati perdigiorno, mendicanti rancorosi, vecchi assillanti e poi, in un’escalation di “coerenza giustizialista”, la moglie, quattro capiufficio, l’amante, il fratello dell’amante e svariati lavoratori in divisa. Nel frattempo, s’improvvisa guida turistica per anziani (e ne fa fuori un pullman intero), sceneggiatore di film porno ed editor per una casa editrice, La rebelle, di cui scala rapidamente i vertici. Fino a quando, dopo molto riflettere (e ammazzare), non arriva egli stesso ad assomigliare al perfetto imbecille: vittimista, logorroico, contagioso; che abusa del proprio potere, non dà scampo a niente e nessuno e, insieme a un esercito di suoi simili, regge le sorti del mondo