Vladimiro Bottone – Vicarìa. Un’educazione napoletana

2622

Editore Rizzoli
Genere Thriller/Giallo
Anno 2015
487 pagine – rilegato
Disponibile in e-book
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Un’altra Napoli.

3125542-9788817074872Dopo quella moderna di Maurizio De Giovanni e del suo Commissario Lojacono, quella fascista dello stesso autore , con l’enigmatico Ricciardi; dopo Nicola Manzò, con il suo simpatico Commissario Renzi…un’altra Napoli.

Più antica – il romanzo si svolge infatti nel 1841 – e molto più drammatica.

La storia ruota infatti intorno all’Albergo dei poveri, nel quartiere degradato della Vicarìa. Il luogo è chiamato anche il Serraglio: una specie di collegio, dove sono accolti figli di nessuno, donne di malaffare, derelitti di ogni genere. Più una prigione che un collegio!

Ma non è in loro il marciume più profondo e disgustoso, quanto nelle persone preposte all’ordine, alla loro cura.

Il corpo di uno di questi orfanelli, Antimo, macilento e provato , viene scoperto nella sepoltura che avrebbe dovuto essere di un vecchio. Non solo: sotto la fasciatura che la creatura ha sul collo, viene alla luce una profonda e mortale ferita . Ucciso, durante un maldestro tentativo di fuga, sua unica speranza di una vita migliore “fuori”.

Il giovane commissario Fiorilli, integerrimo poliziotto, ignaro del malcostume che aleggia intorno a lui, e fiducioso nei confronti delle autorità, scopre questo fatto inquietante , e decide di andare a fondo.

Nel suo intento, è aiutato da Emma Darshwood, giovane e bella inglese maestra di musica, che presta la sua opera proprio nel Serraglio, per beneficenza. Emma conosceva Antimo. Emma nutre gravi sospetti su qualche personaggio di rilievo al Serraglio, e ne fa parte al commissario Fiorilli.

Tra loro si instaura ben presto una bella amicizia- che dà adito a pettegolezzi – ed una complicità nel voler andare a fondo, per onorare la memoria di questo sfortunato bambino.

Il romanzo può essere definito, a suo modo, un giallo.

Man mano che la vicenda procede, i “cattivi” mostreranno il loro volto peggiore; anche quelli che all’inizio parevano dalla parte della giustizia.

La ricerca della verità si mostrerà ardua e non sempre andrà a buon fine.

L’autore ci porterà a conoscere anime nere: il medico del Serraglio, con il vizietto di adescare carne tenera ( e lì ne trova a suo piacimento!); il comandante – ‘o cummandante: quello che deve tenere ordine e disciplina. Sifilitico. Pazzo. Crudele.

La Napoli che ci appare , attraverso le pagine della storia, è corrotta, gonfia di dolore e di miseria; in due parole: senza speranza.

Su tutto aleggia, come una presenza tangibile, il Gioco del Lotto e la sua estrazione dei numeri: evento magico, teatrale, intorno a cui ruotano personaggi ambigui, come il monaco veggente; si alimentano speranze feroci, che andranno poi deluse…

Romanzo molto interessante e ben scritto, anche se personalmente ho avuto qualche problema con le forme dialettali, molto frequenti. E’ vero che nel contesto si comprendono abbastanza bene, ma comportano comunque uno sforzo da parte del lettore.

Romanzo duro, pervaso da un’atmosfera dolente , che impregna l’aria, gli animi, le persone, le situazioni, e non lascia intravvedere luce, in fondo , ma solo una foschia malsana….

Romanzo difficile da dimenticare.

Rosy Volta
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Lo scrittore:
Vladimiro Bottone, nato a Napoli nel 1957, vive e lavora a Torino. Ha pubblicato diversi romanzi, tra cui L’ospite della vita (selezionato al Premio Strega 2000) e Gli Immortali (Neri Pozza, 2008). Collabora alle pagine culturali del Corriere del Mezzogiorno e dell’Indice dei libri del mese.