Riccardo Sedini – Delitto al Cruson

2955

Editore Fratelli Frilli Collana I Tascabili noir
Anno 2015
Genere Thriller/Noir
128 pagine – rilegato con sovracopertina
[divider] [/divider]

delitto_al_cruson_per_stampaUna storia tutta di casa nostra. E quando dico nostra, non è a caso: provenendo da un paese piemontese molto simile a Sale – quello che ci descrive l’autore – mi pareva , leggendo, di essere a casa mia!

Perciò le atmosfere, i silenzi, le nebbie, la gente, tutto mi sembrava un déja vu; persino le passeggiate serali col cane che annusa e si ferma ad ogni angolo a lasciare i suoi segnali.

La vicenda  è molto lineare.

Un giornalista-blogger (Mi ricorda qualcuno…forse l’autore?)che vive in questo paesino della Valle Scrivia, una sera , portando fuori il cane Freccia , si imbatte nientemeno che in un cadavere decapitato .

E’ una giovane donna , forse extracomunitaria. Una badante? Una delle tante entraineuses dei locali intorno?

La tranquilla e sonnolenta vita autunnale  del paese è scossa ; Dario Toso –così si chiama il nostro uomo –decide di indagare per conto suo.

Da quel momento di scoperte ne farà in quantità, a cominciare dall’identità dell’uccisa; poi, uno strano cascinale  che ospita una comunità di marocchini; infine,dei loschi figuri che iniziano ad apparire dovunque lui si trovi, ed in seguito a pedinarlo, minacciarlo addirittura.

L’amicizia con Dana, una bella straniera che lavora in un locale  notturno  della zona, lo aiuterà a fare luce ed a trovare i colpevoli.

Ciò che mi ha colpita di questo breve romanzo è-ripeto- l’aria “di casa”. E qui parlo non soltanto dei luoghi, ma delle persone ,per esempio.  L’autore ha usato, credo, anche nomi veri (forse non tutti) di gente del paese, immortalandoli così  nel suo scritto. E’ un gesto, secondo me, di profondo affetto!

Persino le descrizioni dei  vari cani dei paesani, con nome, atteggiamenti, mi rendono caro l’autore, come me profondo amante di questi fedeli amici.  E che dire dell’atmosfera di osteria? Quella fumosa, con la gente- sempre gli stessi visi – che parla davanti ad un bicchiere di vino, specie quando fuori sale la bruma dell’autunno, e si  sta bene dentro, al caldo?

Questo romanzo è tutto ciò.

 Non una trama travolgente, complessa, ma una storia  che potrebbe capitare dovunque, veramente, ed “incorniciata” in un contesto  noto, pieno di calore  e di semplicità.

 Quando termina la lettura , ci si allontana da quella comunità così conosciuta, ormai, dalla sua gente, e si avverte quasi un senso di freddo, di solitudine.

Più che un giallo, io lo definirei perciò..arancione; per me questo colore  è sinonimo di amicizia, di profondo calore umano.

Rosy Volta
[divider] [/divider]
Lo scrittore:
Riccardo Sedini. 17 maggio 1962 stesso giorno della madre. Giornalista pubblicista dal 1981 al 2006 si converte in blogger. Presidente dell’associazione culturale Giallomania si aggira nel mondo del noir da dieci anni. È creatore con Pieremilio Castoldi del festival Lomellina in giallo che è alla quinta edizione.