Michael Katz Krefeld – Alla deriva

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Editore Einaudi Collana Stile Libero Big
Anno 2015
Genere Thriller
394 pagine – ebook
Traduzione di Eva Kampmann
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_alla-deriva-1434039938Rieccoci sul nostro blog a parlare di un autore nordico. Questa volta si tratta di Michael Katz Krefeld, autore danese che vive e lavora a Copenaghen. Ha visti tradotti i suoi romanzi in 20 Paesi ed è considerato uno degli autori di crime più conosciuti e apprezzati.

Michael ha iniziato la sua carriera come sceneggiatore di cortometraggi e serie televisive danesi, come Nikolaj & Julie, Hotellet e Nynne.

Il suo esordio letterario è avvenuto con il thriller “Before the Storm ” che gli ha fatto vincere il premio First Book Award nel 2007. Il suo quarto romanzo, “Black Snow Falling”, è stato premiato come “Miglior romanzo criminale danese dell’anno” nel 2012 ed è stato finalista per The Glass Key lo stesso anno.

Il romanzo di cui parliamo è intitolato Alla deriva ed è il primo della serie con protagonista il detective Ravn e spero che Einaudi ne traduca anche altri, visto il risultato.

Dal titolo originale di “Afsporet”, pubblicato nel 2013 dalla casa editrice Lindhardt og Ringhof, protagonista principale è il detective Thomas Ravnsholdt, noto come Ravn ad amici e colleghi, sospeso dalla polizia per un esaurimento dovuto alla morte violenta della compagna Eva. Un giorno, rientrando dal turno del pomeriggio, l’aveva trovata riversa sul tavolo di vetro del loro appartamento con la nuca sfondata. Dopo mesi di indagini senza indizi né sospetti da approfondire, il caso era stato archiviato senza un colpevole.

Probabilmente un europeo dell’Est merdoso, che vive clandestinamente in questo paese.

Da quel momento, la sua vita subisce irrimediabilmente un’incrinatura, che lo porta a vivere tra rimorsi e alcol sulla sua barca chiamata “Bianca”, ormeggiata nel canale di Christianshavn, a Copenaghen. Non riusciva a mettere di nuovo piede nella casa dove abitavano insieme e neanche a riprendere il suo lavoro di sempre. Era in bilico fra lucidità e follia, finché un caro amico gli chiede aiuto nella ricerca di una giovane donna scomparsa qualche anno prima. La madre non ne aveva notizia da troppo tempo e pensava le fosse successo qualcosa di grave.

Si scopre che la ragazza è stata venduta al noto trafficante Gusto Slavros, che ha una rete di bordelli in tutta Europa. Dal momento che le sue tracce portano a Stoccolma, Ravn decide di intraprendere quel viaggio pericoloso, una corsa contro il tempo con la speranza di trovarla ancora viva.

Se questo non fosse già abbastanza, Ravn dovrà vedersela con uno psicopatico che vede le prostitute come esperimenti per le sue opere.

Da qualunque parte si guardi, là fuori vengono commessi crimini. Proprio sotto il nostro naso. E’ come essere chiusi in un forte circondato da indiani sanguinari.

Ogni volta che leggo un autore nord europeo, scopro che si parla di un universo ben più vicino di quanto si possa immaginare, dove non mancano droga, prostituzione e criminalità.

Si, lo so..direte: “E cosa ti aspettavi?”

Mi aspettavo di leggere statistiche ben più rassicuranti o positive, immaginando una società più organizzata e “pulita”. Invece il Male non risparmia niente e nessuno. Ogni mese oltre cinquemila ragazze dell’est varcano piene di sperante i confini dell’Unione europea.

Alcune spariscono dalla faccia della terra mentre sono qui e non vengono mai ritrovate. Masja è una di quelle ragazze e come lei tante altre che, con il miraggio di guadagni facili e veloci anziché una paga da fame, vengono usate come merce di scambio, come carne da macello.

Ho completamente perso la cognizione del tempo, che qui non ha nessunissima importanza. Misuriamo le nostre vite esclusivamente con il numero di sofferenze che si alternano al sonno. Un sonno che non dura mai a lungo, che viene sempre interrotto.

Scappavano tutte da qualcosa o da qualcuno, dalla guerra o dalla fame, per ritrovarsi nuovamente all’inferno senza alcuna speranza di uscirne in una sempiterna lotta alla sopravvivenza.

L’autore ha la capacità di afferrare il lettore, scaraventarlo in aria e farlo ripiombare a terra con dolore, scavando nel marciume dell’essere umano, nel male puro, senza sconti e senza pause.

Si raggiunge il finale e ancora ci si domanda se non c’è fine al peggio. E poi arriva il colpo di grazia, ad arte.

Un romanzo che definirei doloroso, il quale mi fa paragonare la società in cui siamo a un pacchetto confezionato con fiocchetti e nastrini per poi rivelare al suo interno un mucchio di spazzatura, la cui puzza nessuno vuole odorare e che nasconde tappandosi il naso.

Chissà perché vi è la consuetudine di caratterizzare gli investigatori come dei reietti, dei disadattati, degli esauriti. Se pensiamo a Jo Nesbo e al suo Harry Hole, o Indridason e il commissario Erlendur questo Thomas Ravn non è da meno, ma ho apprezzato il suo essere fuori dagli schemi, un uomo prima di essere un poliziotto.

Non vi è stato clamore per l’uscita del romanzo, non è stato presentato come un “caso editoriale”, non mi è stato consigliato. Cosa che invece farò nei vostri confronti: ve lo consiglio.

Cecilia Lavopa
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Lo scrittore:
Michael Katz Krefeld, nato nel 1966, vive e lavora a Copenaghen. Alla deriva (Einaudi Stile Libero) è il suo terzo romanzo, il primo della serie con protagonista il detective Ravn, una serie venduta in diciannove paesi. Krefeld è autore anche di alcune fortunate serie tv scandinave.