Pier Luigi Celli – E senza piangere

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Editore Tea – Collana narrativa
Anno 2015
Genere Thriller
253 pagine – rilegato con sovracopertina
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E senza piangere_Sovra.inddNoir all’italiana, di ambientazione singolare: l’università.

“Pensò che anche quella, come ogni avventura, pretendeva tutti i crismi dell’eccitazione legati alla partenza, anche se lui preferiva di gran lunga una moderata malinconia; in fondo c’è sempre qualcosa di non chiaro in quello che deve ancora accadere che predispone i più avveduti alla prudenza. E lui non aveva certezze, se non quella che, comunque, era arrivato il momento di tentare”.

Il protagonista, di cui si parla in queste righe, è il professor Brandi; docente universitario amato dagli alunni, molto meno dai colleghi, perché scomodo, con idee “rivoluzionarie”, riferite all’ambiente di lavoro, naturalmente. Un giorno viene contattato da una persona, misteriosa per il lettore, che gli offre la possibilità concreta di mettere in pratica i cambiamenti , nell’università, che sogna da anni.

Ma deve sparire per qualche giorno, per organizzare le modalità e le prossime mosse.
E Brandi scompare, lasciando in angoscia la famiglia, ma soprattutto mettendo in massima agitazione tutto l’ambiente universitario. Sarà veramente a Lione per problemi cardiaci, come ha fatto credere a tutti?
Il Rettore ed i colleghi, increduli, gli sguinzagliano dietro due figuri dalle mansioni poco chiare, e qui cominciano le sorprese…
Quando anche i due “inseguitori” fanno perdere le loro tracce, entra per forza in gioco la Polizia, nella persona del Commissario Guglielmi.

Bel personaggio:
“…Provò a immaginare come sarebbe stata la sua vita se avesse scelto un mestiere diverso, uno qualsiasi, meno impegolato in casini permanenti, senza tutte quelle sigarette consumate nel tentativo di alleggerire la tensione degli interrogatori , e magari qualche amore passeggero cui dedicarsi con leggerezza”.
L’uomo, rude e di carattere chiuso, dopo un primo momento di sorpresa in questo ambiente che gli è sconosciuto, comincia a pensare che ci siano sotto giochi maggiori di quello che sembri ad una indagine superficiale. E non sbaglia: arriva pure un cadavere, e poi un altro. Allora la faccenda è grave!

Guglielmi è sempre più teso verso l’indagine, e scandaglia senza pietà questo ambiente che – sotto l’apparenza di un insieme di tranquilli uomini di cultura e di scienza – nasconde rivalità, intrighi, falsità. Proprio all’ultimo il nostro commissario arriverà a dipanare l’intricata matassa, con buona soddisfazione del lettore e degli innocenti, risentiti per essere stati ingiustamente implicati in questa faccenda.
Noir italiano scritto con uno stile eccellente, con una ricerca accurata del vocabolo e della forma, perfetta, direi.
Proprio per questo motivo, però, io ho faticato un poco in parecchi passaggi, perché la frase così “tornita” alla perfezione, con coordinate, subordinate, mi sviava dal succo della storia.

Altro neo che potrei trovare a questa vicenda è che mi piace, nei gialli, seguire i passi avanti del poliziotto di turno. Qui si è arrivati alla risoluzione del caso senza che il lettore partecipasse alle scoperte graduali.
L’autore ad un certo punto dice chi è l’assassino e perché –e tutto fila alla perfezione – ma io, lettore, me lo sono trovato “ confezionato”, senza condividere tutto il lavoro di ricerca .
Se dovessi comunque dare un giudizio complessivo al lavoro, è sicuramente positivo; da leggere con una certa concentrazione, ecco. L’originalità dell’ambiente in cui si svolge segna un altro punto a favore.
Giudizio: Buono.

Rosy Volta

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Lo scrittore:
Pier Luigi Celli, laureato in sociologia a Trento, ha ricoperto importanti incarichi manageriali.
Ha pubblicato opere accademiche e specialistiche, e inoltre: Breviario di cinismo ben temperato; Un anno nella vita; Virtù deboli; Comandare è fottere; Coraggio; La generazione tradita; Il cuore ha le sue ragioni ,e Alma Matrigna –L’università del disincanto.