Marco Bocci – A Tor Bella Monaca non piove mai

2993

Editore De Agostini Collana Bookme
Anno 2016
Genere Thriller
219 pagine – ebook
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BOCCI-piattoQuando ho letto il nome dell’autore, ho pensato:-Toh, un omonimo del mio attore prediletto, il mitico Domenico Calcaterra di Squadra antimafia… Sarà certo casuale.
No! Era proprio lui!
E così ho messo da parte le letture in corso, divorata dalla curiosità di vedere che cosa avesse da raccontarci, come sapesse scrivere il mio beniamino.
Devo ammettere che la storia è stata una sorpresa, sia per l’ambientazione, che per lo svolgersi dei fatti.
La vicenda, in breve, si svolge tutta a Tor Bella Monaca, che scopro ora essere una borgata di Roma; quei sobborghi tristissimi, degradati, un palazzone dopo l’altro, in cui vive una fauna multiforme, costituita sicuramente da tanta brava gente, ma pure da molti elementi negativi. Piccoli malavitosi, nulla facenti, spacciatori, tossici, gente che ha avuto a che fare con la giustizia.
Qui vive la famiglia Borri: due fratelli, Mauro , Romolo con moglie e figlia; padre e madre. I soldi scarseggiano, ma Romolo, con la fedina penale ormai sporca, non può premettersi di ”sgarrare” per rimediare dei quattrini. Il fratello Mauro, geometra disoccupato e frustrato, lasciato dalla fidanzata per un uomo “ricco”, decide di uscire dalla legalità per sollevare le sorti della famiglia.
Un’operazione alla madre e poi, chissà,se fosse fortunato, anche riconquistare la fidanzata. Si sa che le fanciulle , certe fanciulle, sono sensibili al denaro.
Così decide, insieme a due sbalestrati come lui, di rapinare nientemeno che la Mafia cinese!
Avendo visto alcuni cinesi in un capannone abbandonato maneggiare un numero spaventoso di banconote da cinquecento euro, la tentazione di impadronirsene è troppo forte! Così i tre amici organizzano il colpo, e da qui in poi le sorprese non mancheranno.
L’eroe negativo di turno, il viscido Ciro Esposito, avrà molta parte in questa storia , di cui non vorrei dire nient’altro, e lasciarla scoprire al lettore.
Un racconto duro, come il linguaggio utilizzato dall’autore; il gergo romanesco e le parolacce usate senza risparmio rispecchiano sicuramente la parlata in uso in queste zone di periferia.
In ogni città ce ne sono; luoghi dove la povertà, la mancanza di interessi , le giornate spese a vuoto, la fatica di sbarcare il lunario , abbrutiscono le persone e tolgono ogni entusiasmo, ogni speranza di una vita migliore.
Non so se questi siano stati luoghi in cui l’autore ha vissuto, o che ha perlomeno frequentato; credo comunque che sia stato molto fedele nel raccontarli, ed il linguaggio, unito alle varie situazioni, rende benissimo l’idea dell’ambiente in cui la vicenda si svolge.
Una vicenda senza speranze: speranze di una vita migliore; di un futuro senza il timore quotidiano di non farcela; di camminare per quelle strade senza avere paura.
Sì, Marco Bocci ci ha raccontato bene Tor Bella Monaca ed i suoi personaggi. Lo stile di scrittura è decisamente buono, con un corretto uso della punteggiatura e dei vocaboli.
Direi che la prima prova è stata superata onorevolmente; ora aspettiamo una nuova storia per decretare Marco Bocci non soltanto bravissimo attore drammatico, ma anche scrittore promettente!

Rosy Volta
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Lo scrittore:
Marco Bocci, nome d’arte di Marco Bocciolini (Marsciano, 4 agosto 1978), è un attore italiano.
Noto per il ruolo del vicequestore Domenico Calcaterra nella serie TV Squadra antimafia – Palermo oggi.
Questo è il suo primo romanzo.