Andrea Garbarino – Le finestre sul confine

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Le finestre 500 kb singolaAndrea Garbarino è nato e vive a Milano, città che lascia volentieri per raggiungere un’isola greca o una casa sul fiume in Valchiavenna. Dopo un breve periodo in Marina, ha lavorato come giornalista per molte testate italiane (fra le quali Repubblica, Il Mondo e Panorama), fino a quando, qualche anno fa, ha deciso di dedicarsi interamente alla narrativa. Ha sinora pubblicato Luz (Tropea, 2006), storia del complotto di due balordi per uccidere Fidel Castro, Gli appartati (Tropea, 2010), romanzo d’azione ambientato tra Buenos Aires e la Patagonia, e I giorni in fila (La Linea, 2013), noir a sfondo storico in cui una donna si ritrova coinvolta, suo malgrado, in una faida scaturita dalla Resistenza.

Lo intervistai in occasione di BookCity Milano di qualche anno fa e ora torno a sentire parlare di lui con il nuovo romanzo, edito da Endemunde Edizioni e nelle librerie dal 22 maggio 2016 e su tutte le librerie on line in versione cartacea e ebook. Questa la sinossi:

Dopo l’uscita dall’euro e il ritorno alla lira, nel 2022 l’Italia è investita da una crisi economica e sociale senza precedenti, che ha portato masse impoverite a scendere in strada, a occupare case ed espropriare negozi. In una Milano messa in ginocchio da un attentato alla metropolitana e paralizzata dalle manifestazioni, la ricca borghesia liquida tutto ciò che possiede, sale sui Suv e fugge all’estero. Intanto a Chiavenna, una tranquilla località vicina alla dogana dove bivaccano i profughi di lusso in fuga verso l’Engadina, una facoltosa ereditiera del posto scompare nel nulla. Per ritrovarla, la sorella si affida all’ avvocato milanese Alberico d’Aubry, un prestante gentiluomo settantenne specializzato nell’accomodare con discrezione dispute e malefatte dell’alta società. Approdato a Chiavenna per seguire le tracce della donna scomparsa, l’avvocato sta per alzare il velo su alcune torbide attività oltrefrontiera, quando s’imbatte in una serie di inspiegabili omicidi: un professore, un albergatore, una madre irreprensibile e altri a catena.

A cosa mira chi spadroneggia nella piccola cittadina di confine?

Uomo tutto d’un pezzo, ma incalzato da un’imbarazzante accusa che riemerge dai suoi trascorsi sessantottini, l’attempato investigatore non mollerà la presa fino alla scoperta di una sconcertante verità.

Anche in questo suo quarto romanzo, Garbarino ci regala momenti d’azione e di potente realismo, cui si intrecciano ironiche pennellate sull’avidità dei più abbienti e pagine di autentico umorismo sugli effetti collaterali dell’età che avanza.

Un noir che compone scenari metropolitani tutt’altro che improbabili, presagendo con lucidità il drammatico collasso di un sistema non più sostenibile. E nel quale i confini etici diventano permeabili alle peggiori ambizioni.