Giorgio Ballario – Vita spericolata di Albert Spaggiari

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3165108Giorgio Ballario, (Torino, 1964) è giornalista e lavora a La Stampa. Ha pubblicato cinque romanzi (Morire è un attimo, Una donna di troppo, Il volo della cicala, Le rose di Axum e Nero Tav) oltre a racconti in svariate antologie giallo-noir. È stato finalista nella sezione romanzo storico al Premio Acqui Storia, nel 2010 ha vinto con Morire un attimo il Premio Archè Anguillara Sabazia e nel 2013 il Premio GialloLatino con il racconto Dos gardenias, pubblicato da Segretissimo Mondadori. È fondatore e presidente dell’associazione di scrittori Torinoir.

Per Idrovolante Edizioni, il libro di Giorgio Ballario intitolato “Vita spericolata di Albert Spaggiari”, già disponibile in versione cartacea:
19 luglio 1976: i dipendenti della centralissima filiale di Nizza della Société Générale, una delle più importanti banche francesi, scoprono che durante il fine settimana ignoti scassinatori sono penetrati nel munitissimo caveau e hanno svuotato 371 cassette blindate, portando via (si scoprirà più tardi) l’equivalente di 30 milioni di euro in banconote, gioielli, lingotti d’oro, pietre preziose.
I ladri sono passati attraverso le fogne e hanno poi scavato un cunicolo lungo otto metri per arrivare fino al muro del caveau. Mentre giornali e televisioni cominciano a parlare di “colpo del secolo” e all’esterno della banca si raduna una folla di clienti, preoccupati per i loro averi, il direttore della Société Générale legge allibito una frase sul muro lasciata dagli scassinatori: “Sans haine, sans violence et sans arme”. “Senza odio, senza violenza e senza armi”. Nessuno ancora lo sa, ma è la firma di Albert Spaggiari, il «cervello» della gang delle fogne, che in Francia diverrà ineguagliabile esempio di ladro gentiluomo, avventuriero e «primula rossa» in sfida perenne con la giustizia.
Paracadutista volontario in Indocina poi militante dell’OAS, Spaggiari verrà arrestato, riuscirà ad evadere in modo rocambolesco e rimarrà latitante per dodici anni fra Italia, Spagna e Sudamerica. È morto, libero, in Italia nel 1989, a fianco di Emilia, la donna che l’ha amato e accompagnato durante la lunga fuga.
In Francia Albert Spaggiari è famoso quasi quanto Arsenio Lupin. A lui e alla straordinaria “impresa” di Nizza sono stati dedicati centinaia di articoli di giornale, decine di libri, molti programmi televisivi e anche due film. In Italia, invece, il personaggio è semisconosciuto. Ora, a quarant’anni dal famoso furto di Nizza, arriva la prima biografia italiana: