Roberto Carboni – L’ammiratore

2868

Editore Fratelli Frilli collana Tascabili. Noir
Anno 2015
Genere noir
240 pagine – brossura con sovracopertina

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l_ammiratore_per_webLeggendo questo romanzo, ho avuto paura. Non mi succedeva da un bel po’, quella sensazione di formicolìo su per la nuca, di inquietudine, come se dovesse accadermi qualcosa di brutto. Una sera, addirittura, ho interrotto la lettura, perché l’adrenalina era alle stelle, e poi sapevo che non avrei più preso sonno.

Abituata da anni a leggere gialli,  di cui la maggior parte “noir”, che cioè non incutono paura pur avendo una trama gialla, questo mi ha colta alla sprovvista. Credo che sia una qualità non facile, quella di insinuare quel sottile senso di terrore, quell’atmosfera difficile da spiegare a parole, ma da brividi.

E’ più facile che si inneschi vedendo un film.

Roberto Carboni, che già conoscevo per avere letto  e  commentato due precedenti romanzi, Il Dentista e Bologna, destinazione notte, stavolta è riuscito a spaventarmi!

La storia non ha eventi o trama straordinariamente originale: la suspence  è data da tanti piccoli fattori messi insieme, come in un puzzle, che aumentano di spessore man mano che si avanza nella lettura.

Una  scrittrice divenuta famosa con un solo romanzo a tinte molto forti, si ritrova improvvisamente bersaglio di lettere  e messaggi di fans. Alcuni sono di ammirazione. Altri, scritti da maniaci o esaltati. Uno , però, è diverso, e tremendo; la fine suona così:

“Ti ho attesa, sai. Attesa, attesa.. e adesso ci sei. E ti sono vicino. Non immagini quanto.

Nessuno ti farà del male, A PARTE ME. Ma non ora. Abbiamo ancora tante cose da fare insieme.   Con amore, il tuo Ammiratore”.

La donna , fragile perché già in passato curata per una forma di schizofrenia paranoica, rimane sconvolta da questo messaggio. Del resto, chi non lo sarebbe.

Nel frattempo si è trasferita in un piccolo condominio, così da paura, che di più non si può: una coppia di vicini dall’aspetto misterioso ed ambiguo, che pare dedita a strane pratiche; un altro  appartamento forse abitato, ma chissà, non si vede anima viva, in compenso si sentono lamenti e rumori indefinibili.

Vecchi pazienti della precedente inquilina, la dottoressa che l’aveva curata, morta – guarda caso! – di morte violenta , che vengono ancora a bussare alla porta.

Poi, ombre che inseguono la protagonista  per la strada, e che non riesce mai a mettere a fuoco. Qui viviamo una Bologna notturna , nonostante le situazioni drammatiche, veramente affascinante. Sarà l’Ammiratore, la  vaga figura che la insegue ?

L’atmosfera cupa  e minacciosa aumenta giorno dopo giorno , e la donna tenta invano, in questo crescendo di tensioni, di ritrovare l’ispirazione per un nuovo romanzo. Perché allora non denuncia  queste sue paure, i pericoli che incombono? Perchè nasconde un segreto che cambierebbe tutta la sua vita, se rivelato.

L’autore ha fuso , nella storia, parti reali e fantastiche (i brani abbozzati dalla scrittrice), tanto che il lettore  in certi punti si ritrova spiazzato e non sa più discernere che cosa stia accadendo  veramente o che cosa sia solo immaginato o temuto o scritto.

I colpi di scena non mancano, e molto di ciò che sembrava…non sarà.

Qui conosciamo un’altra sfaccettatura di Bologna, la “sua” città, che Carboni conosce ed ama: si “sente” da ogni singola riga .

Diversa da quella che fa da sfondo alle altre storie dell’autore , o da quella raccontata da Massimo Fagnoni, che ho letto da poco.  Ogni scrittore  ha una sua prospettiva, a seconda della vicenda narrata, e del suo stile.

Capitoli brevissimi, incisivi.

Una scrittura efficace , che dimostra una buona maturità di scrittore.

Un autore che sa come  tenere avvinti i suoi lettori- e vi assicuro che  è la verità!

Da leggere se non si è soli in casa in una notte buia e tempestosa.

Rosy Volta
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Lo scrittore:
Roberto Carboni, classe 1968, autore bolognese, è al suo sesto romanzo. Ha esordito nel 2009 con C’era l’Inferno in via de’ Giudei (Giraldi Editore). Seguito daPer i buoni sentimenti rivolgetevi altrove (2010) e Nero Bolognese (2011), entrambi editi da Dalila Sottani Editrice. Quindi Alle spalle del Nettuno (Cicogna editore, 2012) e Bologna destinazione notteLa fase Monk (Fratelli Frilli, 2013).