Fiona Barton – La vedova

1857

Editore Einaudi Collana Stile Libero big
Anno 2016
Genere Thriller
384 pagine – brossura con alette
Traduzione di C. Palmieri
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978880622880graOggi parliamo dell’ennesimo caso letterario del 2016, paragonato a “La ragazza del treno”. Come tutti i gialli nordici che vengono paragonati a “Uomini che odiano le donne” di Stieg Larsson, anche con questa uscita si cerca di catturare l’attenzione con fascette che attirano come i magneti sul frigorifero.

Anch’io, come gli altri lettori, sono rimasta incuriosita e l’ho acquistato, anche se la trama doveva già farmi cambiare idea: un caso di pedofilia, il rapimento di una bambina che giocava all’interno del proprio cortile, mentre la mamma single era impegnata in cucina in quelli che descriverà come pochi minuti di disattenzione.

Chi segue il mio blog da qualche tempo, saprà che non amo i thriller nei quali le vittime sono i bambini ma leggendo la sinossi quello che mi ha fatto propendere alla lettura è stata la protagonista del romanzo: la vedova.

Perché vedova? La storia comincia con il marito di Jeanie, Glen Taylor, che finisce sotto un autobus dopo aver inciampato sul cordolo del marciapiede all’uscita di un supermercato. Sembra un incidente, ma la donna anziché esserne dispiaciuta, sorride all’idea di non essere più la moglie di quello che è stato definito un mostro da tutti.

Accusato di aver rapito Bella, la bambina scomparsa, in base a prove blande e senza apparente fondamento, Glen Taylor è un uomo carismatico che sembra riuscire ad avere una moglie obbediente al suo fianco e sempre pronta a prendere le sue difese, nonché una sorta di seconda vita fatta di chat pornografiche e una debolezza per i minori.

Jeanie non si fa domande e quando se le pone rimangono senza risposta. Aveva delle aspirazioni prima di conoscere Glen, ma quando la famiglia le suggerì forzatamente di sposare l’uomo, lei non ebbe il coraggio di esporre il suo punto di vista e seguì il consiglio dei genitori.

Con la stessa debolezza, Jean ora non sa dire di no all’ambiziosa giornalista Kate che, dopo la morte “accidentale” dell’uomo, cerca di far emergere la verità, convinta che la moglie abbia scelto di difenderlo oltre ogni ragione. La stessa polizia continua a non avere prove concrete della sua colpevolezza e, non solo è costretta a lasciarlo andare, ma anche a pagare le spese per averlo calunniato.

Ma Jeanie è a un punto di rottura, come l’argine di un fiume ormai incrinato. E lentamente viene a galla una verità purtroppo attesa.

I protagonisti sono essenzialmente tre: la vedova, il poliziotto, la giornalista. Ogni capitolo descrive chi sta parlando in quel momento, la vedova sempre in prima persona. Ognuno dal suo punto di vista descrive le proprie difficoltà o ambizioni:

la donna che scopre di essere sposata a un uomo completamente diverso da quello che si immaginava; a tratti ironica, all’apparenza sottomessa e succube.

il poliziotto che, impotente, assiste al tempo che scorre senza essere riuscito a scoprire nuovi indizi per l’indagine – sempre a un punto morto – tanto che ne fa una malattia. Ci pensa in continuazione e la stessa moglie gli dice che sembra che in casa convivano in tre: lui, lei e la bambina scomparsa. Dopo aver appreso della morte dell’accusato, poi, non vi sono possibilità di far emergere la verità. Se non interrogando nuovamente la vedova.

La giornalista, la quale cerca lo scoop che la farà emergere, mantiene alta la soglia di attenzione dei cittadini, divisi tra curiosità morbosa e seria preoccupazione per i propri figli.

Un romanzo che si concentra sulla notizia, più che sul fatto vero e proprio. Non c’è tensione, il plot non mi entusiasma, anche se mi diverte il gioco delle parti, il rimpallo tra i responsabili del gesto: la madre che non vigila, la moglie che finge di non vedere, il presunto rapitore che si crogiola nelle sue debolezze, il poliziotto che non ha l’intuizione giusta.
Giornalista del Daily Mail, Fiona Burton sa bene come tenere in sospeso una storia, così come è riuscita magistralmente a creare il caso pubblicitario intorno al suo romanzo che, come sempre, mi fa pensare che gli autori da ricercare siano quelli più nascosti.

Cecilia Lavopa
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La scrittrice:
Fiona Barton si è occupata di cronaca per il «Daily Mail», il «Telegraph» e il «Mail on Sunday». Attualmente vive con il marito nel Sud della Francia. La vedova è in corso di pubblicazione in 30 paesi e ne verrà anche tratta una serie tv.