Maria Silvia Avanzato – Anemone al buio

2002

Editore Fazi Editore – Collana Darkside
Anno 2016
Genere noir
287 pagine – brossura o ebook
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anemone-al-buio-light-672x1024Lo sapevo, che Maria Silvia Avanzato non mi avrebbe delusa. Dopo avere letto il precedente suo romanzo “In morte di una cicala” , ero certa che anche questo mi sarebbe piaciuto.

Il bello è questo: è completamente diverso, non solo nella storia, ma anche nella struttura, nello stile. Qualcuno a cui ne ho parlato mi ha chiesto di definirlo in due parole; ho risposto Angoscia e Poesia.

E’ la storia di Gloria, che si risveglia dopo un brutto incidente, ferita doppiamente, non solo nel corpo. Infatti è cieca –per fortuna una cecità temporanea, assicurano i medici – e senza memoria. Il quadro è drammatico, e l’angoscia (eccola!) si accresce maggiormente quando, da molti piccoli dettagli, le sembra di percepire fatti non chiari: voci sconosciute, situazioni ambigue…

Come mai le persone che ricorda a sprazzi paiono non essere mai esistite, secondo l’amica del cuore che la accudisce? Chi è il giovane misterioso che si prende cura di lei in modo quasi maniacale, quando l’amica viene misteriosamente uccisa?

Un nome le ronza a tratti nella testa: Anemone. Era una sorellina? O chi? Nessuno sa chi possa essere. Gloria incomincia a dubitare della sua salute mentale. Il finale porterà a una verità sconvolgente.

Una storia che assomiglia ad una spirale di incubi.

Infatti si dipana in un insieme di scoperte, come dei cerchi concentrici, di pari passo al recupero della vista: scoperte non sempre piacevoli, ma assai ben studiate, per dare senso e spiegazioni logiche a tutto l’accaduto.

La poesia?

Da qualche parte devo aver visto un film francese dove due figurine stropicciate se ne vanno così, a braccetto in un vicolo dove una lanterna butta cerchi di luce sul lastricato scuro di pioggia. Città rossa dalle viscere bagnate, stasera ci è attorno nel suo abito migliore con sottogonne ampie di polvere e merletti di rame”.

Non è poesia , questa?

Oppure questa, che pure narra un drammatico momento (e ce ne saranno moltissimi), ma con toni per me speciali:

Sono qui da non so più quanti giorni, il tetto si affaccia sempre su un’unica stella e quando c’è nebbia la stella lentamente chiude gli occhi.

La fame, l’umidità e il buio mi abbracciano facendosi spazio sul materasso.

Là fuori qualche uccello cinguetta e la pioggia sveglia le foglie sui rami in un grande concerto di acqua e vento”.

Scritto con uno stile scorrevole ed accattivante, il romanzo si beve in breve tempo, come una bibita ghiacciata in estate. E non solo per le sorprese, i colpi di scena, il desiderio di vedere cosa succede “dopo”. Forse io sono di parte, essendo una grande amante della poesia in genere, ma è un romanzo ricco di toni poetici, ed ha perciò quella che io ritengo “una marcia in più”.

Infatti non sono molte le opere in cui siano unite queste due qualità, contenuto buono e un meraviglioso stile poetico!!

Maria Silvia Avanzato: per la seconda volta PROMOSSA (seconda, perché finora ho letto due suoi romanzi).

Rosy Volta
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La scrittrice:
Maria Silvia Avanzato nasce nel 1985 a Bologna. Finalista Mystfest 2010 e Giallo di Romagna 2010,vincitrice di Esperienze in giallo 2010, Nero di Puglia 2011 e Lama e Trama 2011. È inoltre vincitrice del Premio La Caravella 2010, Mad For Guitar 2010, Degustibus 2010, Premio della critica Il Matraccio e numerosi altri concorsi. Vince il premio Panchina 2009 come paroliere musicale, la canzone “Scrittore” è stata musicata da Daniele Dall’Omo, chitarrista di Paolo Conte. Ha pubblicato una trentina di racconti in antologie. Autrice del giallo per ragazzi “Ratafià per l’assassino” (Forme Libere, 2010), finalista concorso Passi nel Buio.