Malcolm Mackay – Bastardi

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Editore Sem
Anno 2017
Genere Noir – Hard-boiled
303 pagine – brossura e ebook
Traduzione di L.Grandi e S.Tettamanti
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“Bastardi” è il secondo titolo pubblicato in Italia del giovane autore scozzese Malcolm Mackay. Mackay è considerato uno dei maggiori esponenti del “tartan noir”, la via scozzese alla letteratura nera. E non a caso. Dovete però dimenticarvi la prosa lirica e le trame complesse e articolate di autori come Ian Rankin o Peter May. Nessun eroe, nessun ideale di giustizia. Mackay è di un’altra razza. Fa rivivere attraverso la sua prosa scarna ed essenziale autori come Richard Stark, Elmore Leonard, Charles Willeford, George V. Higgins, e soprattutto Jim Thompson, regalandoci un noir puro di sola ambientazione criminale, in un modo che ricorda altri due bravi autori anglosassoni, bistratti in Italia, come Adrian McKinty e J.J.Connolly.

In una Glasgow fredda e cinica, Malcolm inserisce una storia di due “cani sciolti” che cercano una propria strada nel mondo dell’underground criminale della città. Martin Sivok è un killer ceco a Glasgow da poco tempo. Non ha entrature nel mondo della malavita, sebbene l’unica professione che conosca sia quella di criminale. Usman Kassar, che a dispetto del nome mediorientale è nato e cresciuto a Glasgow, ha qualche contatto in più di lui. Ma soprattutto ha delle informazioni su un colpo che può garantire soldi facili senza troppi rischi. Ha solo bisogno di un complice. A differenza di Martin, Usman non è un professionista. In contesti e situazioni diverse Martin non lavorerebbe mai con un dilettante, ma questa volta, spinto dal bisogno di soldi, decide di osare.

I due rapinano un “bookie” dove sono nascosti parte dei soldi della banda Jamieson, una delle due più importanti organizzazioni criminali della città, mettendo i due criminali in conflitto diretto con il leggendario Nate Colgan (personaggio fisso dell’universo narrativo di Mackay), “responsabile della sicurezza” della gang, mentre Peter Jamieson – il boss indiscusso – è al gabbio. Nate è un criminale doc. Non esiste che si faccia fregare da due ragazzini. Ne va della sua reputazione. E da qui Mackay innesta una trama semplice, che però, sorretta da una scrittura precisa come il meccanismo di una pistola semiautomatica, dona propulsione a questa vicenda criminale dal sapore più statunitense che europeo, dove destini criminali si intrecciano con amore, ambizione, e urgenza di rivalsa.

A Malcolm Mackay non interessano i personaggi buoni, e nemmeno finali consolatori che strizzano l’occhio ai lettori. La sua è una cronaca del crimine di strada con le sue ataviche regole di sangue. Nessun perdono. Nessuna redenzione. Solo anime alla deriva in cerca di soldi facili ed emozioni elettrizzanti. Quelle che può dare una rapina. O un omicidio… Dopo l’ottimo esordio con “La morte necessaria di Lewis Winter” per Mondadori, la nuova casa editrice SEM con grande fiuto e lungimiranza pubblica una delle voci più interessanti del noir odierno, una stella destinata a brillare a lungo nel panorama della “crime novel”.

Piergiorgio Pulixi
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Lo scrittore:
Malcolm Mackay (Stornoway, 1981) è un indiscusso maestro della crime story britannica. Il suo precedente “La morte necessaria di Lewis Winter”, primo tempo di una premiatissima trilogia, è stato pubblicato in Italia da Mondadori.