Carlo Animato – Il falsario di reliquie

2516

Editore TEA Collana Narrativa
Anno 2017
Genere Giallo
376 pagine – brossura e ebook
[divider] [/divider]

La presentazione editoriale recita:« Berna, maggio 1507. Due morti misteriose, un traffico di oggetti sacri, una folla che inonda la città per la festa delle Pentecoste. L’alfiere Mathis Sinner indaga…»

E proprio nel centro di Berna, infatti, nel maggio 1507, dentro la fontana dell’orco ebreo che divora un bambino, vicino al vicolo dal ghetto, vengono ritrovati due cadaveri. Sono nudi e hanno dei garofani piantati tra le natiche.

Contrariamente alla prassi il sindaco, quasi intendesse scaricare una patata bollente, affida le indagini sul duplice delitto all’alfiere della corporazione cittadina dei fornai, Mathis Sinner.

L’improvvisato “detective”, pur digiuno di arti poliziesche, riesce a scoprire che i due morti erano religiosi in fuga dal Sud della Francia, dove avevano rubato alcune preziosissime reliquie di Maria Maddalena. E che tra i numerosi stranieri accorsi a Berna per le cerimonie della Pentecoste, ci sono due strani personaggi da tener d’occhio: Rizzardo di Mospach, trafficante di origine ebrea che millanta mille identità e vende stravaganti reliquie, quali una Madonna piangente e un’ampollina con il latte delle Vergine Maria e un aristocratico sabaudo, Giovanni Dufour, allontanato dal duca di Savoia e in cerca di vendetta. E, come se non bastasse, che questi ultimi sono coinvolti in un misterioso complotto con il borgomastro, il segretario comunale e un danaroso diplomatico francese. Che siano proprio loro in possesso delle reliquie e magari implicati nel duplice omicidio della fontana?

O invece “gatta ci cova” nei due conventi cittadini di domenicani e clarisse, sempre in lotta tra loro per emergere a ogni costo e accaparrarsi fedeli e copiose offerte a detrimento dei più deboli?

Il povero alfiere Mathis Sinner, che può solo contare su se stesso e sull’aiuto di pochi amici fedeli, è messo alle strette. E costretto a camminare sulle uova per non urtare gli orgogliosi ego dei potenti, riuscirà finalmente a sbrogliare lo spinoso intrico di menzogne, intessute da falsari, millantatori, aristocratici, novizi, monache e frati?

Per saperlo, bisogna leggere fino in fondo.

Da autrice di due gialli storici con per protagonista un ufficiale della Guardia nel 1506, (La Sentinella del papa e La congiura di San Domenico) ho salutato con piacere Kaspar von Silenen, il baldo comandante del contingente romano che , secondo l’autore di Il falsario di reliquie, è in trasferta a Berna (probabile) per reclutare altre Guardie svizzere per Giulio II.

Complimenti per il testo a Carlo Animato. Toni narrativi piacevolmente rinascimentali per questo divertissement elvetico che si ispira a fatti realmente accaduti. Molto ben ricostruita l’atmosfera e la realtà dei colori, degli odori e dei rumori di una città che, con la Riforma alle porte, si trova coinvolta in una misteriosa storia che contempla delitti, furti, corruzione, complotti e tradimenti,

Descrizioni ohimè molto reali di quella che fu all’epoca la ridicola, fanatica e paganeggiante follia della “compravendita” delle reliquie. E, come scrive l’autore nelle sue conclusioni: «La mania per reliquie e immagini sacre di cui tratta il romanzo è un’aberrazione che la religione cattolica si porta dietro fino ai giorni nostri, e in certi casi annega il cristianesimo originario sotto tonnellate di superstizione e feticismo».

Una fitta trama, densa di colpi di scena, e contemporaneamente una indovinata storia noir in chiave umoristica in cui fa capolino, e non guasta affatto, un bel tocco di sacrilega blasfemia. Descrizioni e situazioni talvolta al limite del boccaccesco ma sempre condotte con garbata lievità.

Patrizia Debicke
[divider] [/divider]
Lo scrittore:
Nato a Napoli nel 1957, Carlo Animato si è occupato di giornalismo, teatro, scienze ermetiche, agiografia e giochi di società, con una particolare vocazione per la ricerca storica attraverso documenti d’archivio. Da sempre interessato al campo della pseudoepigrafia, al suo quotidiano mestiere di correttore di bozze alterna l’attività di saggista e scrittore. Con “Il falsario di reliquie” ha vinto il torneo letterario IoScrittore, nel 2015.