Evie Wyld – Tutti gli uccelli cantano

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Editore Safarà
Anno 2017
Genere Thriller
256 pagine – brossura
Traduzione di Monica Pareschi

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Tutti gli uccelli cantano, ambientato in un’imprecisata isola scozzese, è un thriller coinvolgente e, allo stesso tempo, la storia forte, a tratti angosciosa, della sofferta vita di una giovane donna australiana, decisa a dimenticare e a nascondersi dal mondo intero.

La protagonista, Jake Whyte, vive da tre anni da sola in una fattoria deserta su una gelida isola, strapazzata dal vento e dalla pioggia, vicino alla costa della Gran Bretagna, con il suo gregge di cinquanta pecore e per unica compagnia il suo cane che, guarda un po’, si chiama Dog: Cane.

Siamo all’inizio dell’anno, è il periodo in cui nascono gli agnelli. Ma, notte dopo notte, una dopo l’altra le pecore di Jake Whyte vengono uccise e straziate. Ora sono rimaste quarantotto e lei, che ha sempre rifiutato di integrarsi sull’isola e frequenta sporadicamente solo l’ex proprietario della fattoria, sospetta stupidi atti vandalici di adolescenti locali annoiati o forse aggressioni di volpi affamate che vogliono nutrire i loro cuccioli, Ma in realtà teme qualcosa, una minaccia ben più pericolosa e che sperava di aver lasciato dietro di sé nell’impietoso calore della stazione australiana di bestiame di Boodarie.

I capitoli che parlano dell’isola scozzese sono strettamente intrecciati a tutta una serie di episodi narrati in in flash back che risalgono alla vita di Jake in Australia.

Ma, mentre i capitoli britannici vanno normalmente avanti in tempo lineare, quelli australiani si muovono in senso inverso e, partendo dalla vita adulta della protagonista, tornano indietro fino all’infanzia. Jake ha un difficile passato e pian piano dobbiamo scoprire perchè ha scelto o meglio ha dovuto scegliere di… cambiare aria.

Nel primo dei tanti flash back la incontriamo in un allevamento di pecore australiano, dove lavora come tosatrice. Unica donna in una squadra, ma abile con le forbici, robusta e apprezzata dai colleghi maschi. Compare la figura di Greg, buon compagno di lavoro, di letto per qualche mese … Ma per capire meglio bisogna tornare sempre più indietro… Perché Jake ha quelle le brutte cicatrici sulla schiena? Che cosa è mai successo in Australia da farle preferire l’isolamento e il vento gelido dell’isola scozzese? Ma chi è poi questa donna forte, grintosa, dura, ma emozionata e fisicamente impegnata nel disperato sforzo di vivere la propria vita?

Gli uccelli, che compaiono nel titolo, sembrano solo gli ingannevoli osservatori dell’umana fragilità. Il loro canto ben raffigura il coro del dramma esistenziale della protagonista, che si sviluppa su due narrazioni parallele, quella al presente solitaria, con un incerto futuro , l’altra lontana nel tempo, dipinta in varie e desolate località australiane e che, ricostruendo il suo drammatico passato. la riporta ai primi traumi e al “peccato originale” che ha scatenato tutto.

Fili narrativi strettamente intrecciati, presentati in sequenze alternate che riflettendosi tra loro consentono di scoprire sempre di più le profonde turbe psicologiche di Jake.

Lei oggi dedica ogni oncia della sua notevole forza fisica all’unico lavoro che conosce bene, prendendo cura del suo gregge e proteggendolo dagli attacchi di una sconosciuta creatura che vuole uccidere. Ma è un reale aggressore come la morte che si lascia dietro, oppure solo un fantasma che popola suoi incubi? La sua battaglia con questo oscuro e sconosciuto nemico diventa l’ossessione di una mente torturata. Poi lungo il cammino, trova uno strano alleato, Lloyd, il dinoccolato e stravagante sconosciuto dai capelli grigi che un giorno compare sull’isola, nella sua stalla… Anche lui ha un passato popolato di demoni? Forse potrà aiutarla a trovare una via d’uscita?

Non è libro da palati facili. Ma la storia, benché la costruzione del romanzo sia in parte articolata su una serie di complicati flash back, è bella e intrigante nonostante l’insolito e originale tipo di narrazione che in certi casi può spiazzare il lettore, ma che pian piano rivela i tanti retro scena e il perché dell’oscura e tragica disperazione di Jake, costretta alla fine ad affrontare ed esorcizzare i propri demoni.

Secondo applaudito e premiato romanzo di Evie Wyld, l’autrice citata dalla BBC tra i 12 migliori scrittori britannici emergenti, con “Tutti gli uccelli, cantano” ha vinto numerosi premi, tra cui il prestigioso Miles Franklin Award e il premio dell’Unione Europea per la Letteratura.

Patrizia Debicke
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La scrittrice:

Evie Wyld, nata a Londra il 16 giugno 1980, è un’autrice anglo-australiana. Nel 2009 il suo primo romanzo “After the Fire, A Still Small Voice” ha vinto il John Llewellyn Rhys Prize ed è stato selezionato per il Premio IMPAC, l’Orange Award e il Commonwealth Writers Award. Nel 2013 è stata nominata come una delle Granta’s Best of Young British Novelists, ed era già stata nominata dalla BBC tra i 12 migliori scrittori britannici emergenti. Il suo secondo romanzo, “Tutti gli uccelli, cantano”, è stato nominato per il Baileys Women’s Prize for Fiction e ha vinto il Premio Encore nel 2013; nel 2014 vince il Miles Franklin Award e il premio dell’Unione Europea per la Letteratura.