Elena Torre – Il mistero delle antiche rotte

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Editore Cairo Publishing Collana Scrittori Italiani
Anno 2017
Genere Giallo/Thriller
330 pagine – brossura e ebook

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L’ultimo romanzo di Elena Torre, Il mistero delle antiche rotte, si rivela il secondo capitolo e il seguito di Il segreto dei custodi della fede (2015), pubblicato dallo stesso Editore. La stessa atmosfera gialla, fantascientifica ed esoterica, che utilizza gli stessi, più o meno, protagonisti del primo romanzo, conferma ancora una volta la fantasia dell’autrice, ma allo stesso rempo un’accurata ricerca sulle tematiche affrontate che, in questo caso, privilegia l’archeologia e, nella fattispecie, il crudele ma fascinoso mondo egizio. Anche certe atmosfere de Il Mistero delle antiche rotte che tornano, ci sono già note, vedi luoghi a lei molto cari quali la Versilia: Viareggio ( il mare, il porto, il celebre grand’Hotel Principe di Piemonte) e Pisa. Poi l’orizzonte si allarga e la narrazione spazia da Roma a Ginevra e dal Cairo raggiunge Città del Capo.

Senza buttarsi a raccontare la trama, che guasterebbe la curiosità del lettore, qualche spunto di partenza. Il progetto di una festa per brindare alla completa guarigione dell’avvocato Rebecca de Roberto, dopo l’ardito intervento alla testa, dovuto all’aggressione di cui è stata vittima e di una crociera tra amici, riunisce gran parte di loro: l’architetto navale viareggino d’adozione Nash, Orlando Bocci, industriale toscano, il prof. John Cartridge archeologo famoso, il dottor Muller luminare di medicina, Michelle Valmont, bella antropologa francese di successo e Alessandro Bertolucci, un collega meno fortunato. Tuttavia niente va mai dato per certo.

A Ginevra in una clinica piena di misteri guidata dalla dottoressa Eleonora Glenn, Sofia, sorella minore della direttrice, fa un orribile sogno premonitore su Derek, fratello loro. E a Viareggio la crociera verrà rimandata per colpa di una nave romana risalente alla prima età imperiale venuta alla luce a Pisa, durante importanti lavori di scavo, finanziati da un gruppo miliardario internazionale. La scafo in legno, che contiene nella stiva una nave d’oro egizia dedicata a Iside, è stato rinvenuto in uno scalo ferroviario, dove un tempo sorgeva l’antico porto della città. Per valutare l’eccezionale ritrovamento, l’ateneo pisano convoca l’archeologo John Cartridge. Bisogna fare in fretta a trarre le conclusioni perché una grande mostra di reperti archeologici – anche provenienti da altre collezioni pubbliche e private – è in fase di allestimento al museo del Cairo e la nave d’oro, l’eccezionale ritrovamento di Pisa, dovrà essere esposta come fulcro e richiamo dell’evento.

Attraverso una serie di avventurose vicende, tra incredibili esperimenti genetici e sette segrete, tra linguaggi simbolici e pericolosi contrasti familiari, Elena Torre costruisce un thriller che riesce a collegare la preziosa nave egizia, i pazienti e i medici di una clinica ginevrina, una avvocatessa viareggina, una famosa antropologa, due archeologi, Vincenzo Biagini, il poliziotto chiave di tutti i suoi romanzi e i mandatari degli scavi e della mostra egizia, alla vita di Derek, fratello di Sofia chi ha fatto il terribile sogno e gemello della dottoressa direttrice della già citata clinica, alle funeste mire della mente diabolica di Erik Rein, il pazzo che manovra, strumentalizzando tutti ai propri fini. Perché quando si sconfina nella magia, come nelle favole, tutto è possibile. E visto che per un mostruoso rito sacrificale vero obiettivo di quella distorta mente criminale servono un altare, gli orpelli sacri e, evidentemente, una vittima, tutti i “buoni” di questa storia devono darsi da fare per fermarlo a ogni costo. Ci riusciranno?

Contenuti dotti: archeologia terrestre e marina, antropologia di indagine che non arretra di fronte a possibili novità, giurisprudenza internazionale, conoscenze linguistiche sconfinate, arte nautica di costruzione e navigazione, scienza e scoperte della medicina, magia, ma soprattutto distorto e minaccioso malaffare creano un complesso intreccio in cui l’autrice, facendo ballare come marionette i suoi attori da un luogo all’altro della terra, regala al lettore una immaginifica finestra su diaboliche sette senza scrupoli, manipolazione genetica e perversi rapporti familiari. Un romanzo fiume, destinato agli amanti del genere, ma in grado di stuzzicare con i suoi personaggi e le sue avventure anche lettori di altri gusti? Ritengo possibile un’iniziale difficoltà di ambientarsi nonostante i richiami e le spiegazioni per coloro che non abbiano letto il capitolo precedente della saga. E un finale aperto, in attesa di altre trame e possibilità, rivela che Il mistero delle antiche rotte è solo la seconda parte di un progetto narrativo più ampio.

Patrizia Debicke

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La scrittrice:

Elena Torre, nasce nel 1973 a Viareggio. Scrittrice e giornalista, pubblica il suo primo romanzo Decima personale di Julie Valmont nel 2005. Autrice prolifica ed eclettica si muove con passione ed entusiasmo tra il teatro e la letteratura, toccando i generi più diversi: racconti, saggi, gialli, favole e storie per bambini, testi teatrali. Nel 2008 esce Giorgio Gaber. L’ultimo sileno, nel 2014 Un bambino a Bloomsbury, appassionato omaggio a Virginia Woolf e nel 2015 Il segreto dei custodi della fede (Cairo)..