John Connolly – La canzone delle ombre

2092

Editore Time Crime
Anno 2017
Genere Thriller
379 pagine – rilegato e  ebook
Traduzione di F. Bernabei

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Abbiamo lasciato Charlie “Bird” Parker, moribondo nella sua casa di Scarborough a seguito del feroce attentato perpetrato dai suoi nemici di sempre ed ora, sopravvissuto a ben tre arresti cardiaci, lo ritroviamo, per la gioia di tutti i suoi fan, sofferente nella tranquilla cittadina costiera di Boreas dove intende trascorrere il periodo di convalescenza e riabilitazione protetto nell’ombra da Louis e Angel. La sua presenza nella piccola comunità non passa inosservata: i residenti sono fieri di ospitare un investigatore così famoso, nel contempo sono preoccupati perché temono la violenza che i nemici occulti di Charlie, non ancora tutti sconfitti,  potrebbero portare: preoccupazione che si dimostrerà più che giustificata.

Charlie percorre ogni giorno qualche centinaio di metri sulla spiaggia, fa fatica e stringe i denti, di giorno in giorno i progressi sono lenti, ma soddisfacenti finché trova un corpo sulla battigia. Può Charlie starsene tranquillo e lasciare che le indagini vengano condotte dalla polizia locale? Se la vostra risposta è affermativa vuol dire che non conoscete a fondo uno dei migliori detective della letteratura di genere. Parker si sente in dovere di proteggere la sua misteriosa vicina di casa e la figlioletta di lei perché percepisce che un grave  pericolo incombe su di loro. All’assassinio sulla spiaggia seguono altre vittime uccise per sviare le indagini che si stanno indirizzando verso gli ultimi sopravvissuti criminali di guerra nazisti, in una comunità di discendenza in gran parte tedesca.

Un mondo infernale dove agli orrori dei campi di concentramento si aggiungono quelli di oggi perché il misterioso sadico omicida non si limita ad uccidere, ma tortura anche le proprie vittime. La storia, come tutte quelle di Connolly, è molto intensa, questa ancora di più. Le presenze oscure che vorrebbero Charlie morto sono sempre pronte a sfruttare il minimo cedimento dell’investigatore che per fortuna è protetto dalle sue due figlie: Jennifer, la figlia morta da tempo, e la piccola Sam dotata, come direbbe Stephen King, della “scintillanza” ossia la dote di “vedere” oltre la normalità, di capire il lato intimo e segreto delle persone, di percepire quando esse mentono o dicono la verità. Non cito King a caso, c’è un punto in comune tra i due scrittori: ambientano i loro migliori romanzi nel Maine. Il corpo di Parker non è quello di prima, spesso viene sopraffatto dalla debolezza e dalla fatica, solo uno scoscendimento lo salva da una morte certa, ma la sua mente è tornata alla massima forma, la sua natura intuitiva e la capacità di comprendere la psicologia umana è rimasta inalterata, il suo desiderio di giustizia non è stato minimamente scalfito. Potenti e indimenticabili i personaggi, che essi siano amici o nemici di Parker, una scrittura profonda che affascina e coinvolge.

Aspetto con trepidazione i prossimi romanzi di Connolly dove Charlie “Bird” Parker dovrà affrontare percorsi ancora più impegnativi e pericolosi per contrastare gli oscuri personaggi, quelli in carne e ossa e quelli che provengono dagli inferi, il cui scopo è la corruzione e la lenta disgregazione del genere umano per poi prendere il controllo del mondo. Ho la certezza che finché Jennifer, Sam, Louis, Angel e i fratelli Fulci veglieranno su Charlie all’investigatore non potrà accadere nulla di male.

Aurelio Morandi

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Lo scrittore:

Nato a Dublino nel 1968, John Connolly nella vita ha fatto di tutto, dal giornalista al barman, dall’ufficiale governativo al cameriere e al facchino da Harrods a Londra. Dopo aver studiato inglese al Trinity College di Dublino e giornalismo alla Dublin City University, ha lavorato per cinque anni come giornalista freelance per The Irish Times, con il quale collabora tuttora. Il suo primo romanzo, Anime morte, ha aperto la sua carriera di scrittore, che ha visto tutti i suoi libri successivi nelle classifiche dei bestseller del Sunday Times e del New York Times.