Andy Weir – Artemis

1923

Editore Newton Compton Collana Nuova narrativa Newton
Anno 2017
Genere Fantascienza
382 pagine – rilegato e ebook
Traduzione di  M. Lanfranco

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Artemis, scatenato giallo fantascientifico dell’autore de “Il marziano” Andy Weir, ci scaraventa sulla luna nella scenografica ma condizionante città di Artemis, formata da un agglomerato di grandi “bolle” abitative di robustissimo cristallo e alluminio in grado di consentire vita e attività a una popolazione di oltre 2000 persone. Secondo romanzo narrato in prima persona, ma questa volta la protagonista è ben diversa dallo scienziato solitario del precedente romanzo di Weir. Infatti, Jasmine Bashara  detta Jazz, una specie di Lara Croft in salsa spaziale, è ben inquadrata  nello stereotipo dell’eroina forte e determinata ma emotivamente fragile, con un passato problematico e un difficile rapporto col padre o una saggia guida di sesso maschile. Elementi comuni nella narrativa  e che compaiono spesso anche in certe fiction di fantascienza.

Qualcosina della trama: la vita su Artemis – la prima città terrestre costruita sulla Luna – può essere davvero dura a meno di non essere molto ricchi. Jazz Bashara che ama le scorciatoie ed è partita dal basso, pur essendo figlia di un bravissimo saldatore proveniente dall’Arabia Saudita, visto che non gode di un sostanzioso conto in banca – con il suo stipendio riesce appena a pagare l’affitto e a saldare i vecchi debiti – risparmia con tenacia ogni centesimo. Ufficialmente si barcamena lavorando come corriere, accumulando dei risparmi con piccole truffe e contrabbando. Per questo, quando un cliente miliardario le offre la possibilità di fare un colpo che le permetterebbe di sistemarsi una volta per tutte, nonostante tutti i rischi decide di provare. La ricompensa promessa è da capogiro, ma purtroppo la faccenda si rivela più pericolosa del previsto. Da quel momento Jazz si ritroverà catapultata in una spirale di intrighi e mortali macchinazioni. E la sua unica possibilità di salvezza sarà andare avanti rischiando il tutto per tutto, anche perché la posta in gioco è il futuro di Artemis…

Se paragoniamo “Artemis” a “L’uomo di Marte”, il romanzo offre un numero decisamente inferiore di descrizioni tecniche, ma sempre abbastanza da scatenare la curiosità degli appassionati di tecnologia, tanto da indurli ad affannose consultazioni sulla rete per verificare la realisticità di quanto spiegato. Ma, in Artemis, Weir introduce un nuovo elemento, forse per accontentare quella parte di pubblico meno interessato alla tecnologia e più incline a frequentare la cosiddetta fantascienza sociale. Il nuovo elemento è una certa interpretazione cyberpunk: Artemis, diversamente da quanto direbbe la logica, pur essendo una colonia lunare iper tecnologica con pochi abitanti, vanta lo stesso dei bassifondi, popolati da un certo numero di paria lunari. Classe della quale fa parte Jazz, lei magari più per sua  scelta che per destino. E qui Weir ci descrive uno strano sottobosco di avventurieri poveri, furbi e magari dediti ad affari semi illeciti, in una città dove ufficialmente la criminalità è inesistente, dove non ci sono armi e dove un unico, probo e muscoloso sceriffo mantiene l’ordine e amministra la giustizia a suon di botte. Ma?  Ma a tutto c’è un ma.

Perché quanto tutto questo è destinato a durare? Quando la potenziale ricchezza che Artemis potrebbe regalare a investitori spregiudicati diventerà una irresistibile tentazione per i cartelli della mafia Sud Americana?  Ovviamente in Artemis, che fa affari soprattutto con il turismo di lusso (proveniente dalla terra), prospera una ricca classe dirigente e imprenditoriale che fa da padrona, con l’aperta complicità e approvazione della fondatrice e sindaco della colonia, il cui unico interesse è la sopravvivenza stessa, a ogni costo, della città lunare. In questo complesso contesto sociale ed economico, che l’autore ben descrive nelle sue linee essenziali, si sviluppa una storia in grado di consentire a Weir ciò che gli riesce meglio: scaraventarci in un mondo ostile e trascinarci in un carosello di colpi di scena, con i personaggi impegnati allo spasimo in rischiose attività sull’ostile suolo lunare, contornate da rocambolesche fughe, continue e drammatiche lotte per la sopravvivenza. Sorprendenti alcune soluzioni tecnologiche proposte, molto interessanti e in grado di far capire a tutti che vivere nel satellite terrestre non è certo una passeggiata. Artemis è un romanzo di fantascienza ma allo stesso tempo un piccolo testo divulgativo che abbandona gli accenti di solo avventura (cari a L’uomo su Marte), per concedersi toni da romanzo giallo. Libro sicuramente da leggere per chi ama l’avventura spaziale a tutto campo.

Patrizia Debicke

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Lo scrittore:
Appassionato di ingegneria aerospaziale, Andy Weir ha iniziato come programmatore in un laboratorio all’età di 15 anni e da allora ha sempre lavorato come ingegnere del software. Il suo primo romanzo, Sopravvissuto. The Martian, nato dal selfpublishing, è stato tradotto in 45 Paesi, ed è diventato un caso editoriale mondiale arrivando a vendere oltre 3 milioni di copie. Dal libro è stato tratto il film con Matt Damon diretto dal leggendario Ridley Scott.
Per saperne di più: www.andyweirauthor.com