Editore Emons / Collana Gialli Tedeschi
Anno 2018
Genere Giallo
330 pagine – brossura e ebook
Traduzione di Antonella Salzano
Titolo originale: Steckerlfisch
Non so se alcuni di voi la guardassero, ma tempo fa andava in onda una serie televisiva inglese “New Tricks” (titolo che nasce dal proverbio inglese “You can’t teach an old dog new tricks”) dove un gruppo di ex-detective della polizia oramai in pensione, venivano coinvolti ed inseriti in una nuova squadra investigativa che si occupava dei casi irrisolti (UCOCS Unsolved Crimes and Open Case Squad). La divisione nasceva principalmente per togliersi dai piedi il loro capo, la detective Sandra Pulmann, che era una sorta di spina nel fianco del dipartimento. La serie televisiva, come tipico di quelle anglosassoni, riusciva a miscelare molto bene la drammaticità e l’humor, creando un mix decisamente vicente. Non so perché, anzi lo so benissimo, ma questo libro – il terzo della nostra coppia – mi ha entusiasmato con lo stesso ottimo mix di azione, tensione e humour.
Allora, avete da poco una nuova relazione; finalmente il vostro lavoro vi permette di prendervi una pausa ed organizzate una piccola vacanza per aiutare la vostra fidanzata a dare una rinnovata alla casa della nonna. Poi, inaspettatamente, vi telefona vostro padre e vi chiede di andare a trovare vostro zio, che da anni non vedete, attualmente ospite in una casa di riposo per ricchi facoltosi affacciata sulle acque del lago Chiemsee. Tra le altre cose, vostro padre vi dice che lo zio continua ad insistere che le cose, là, non “vanno per niente bene”, c’è qualcosa di strano, dovete investigare. Ora, voi non ne avete per niente voglia, ma per niente. La vostra fidanzata, invece, sì. E vi trascina, vostro malgrado, in questa avventura.
Quello che vi aspetta, come lettori, è una delle rare occasioni in cui paura, tensione e commedia vengono combinate inseme con suprema disciplina. L’ambientazione, le descrizioni di luoghi e persone, l’uso di un linguaggio idiosincratico che si fa leggere con facilità, ma che vi lascia basiti da come sia in grado di definire così accuratamente la bizzarria dei personaggi e dell’ambiente che li circonda. In questa lussuosa casa di riposo, pare aggirarsi un “Angelo della Morte” che pietosamente mette fine alla vita di sofferenza degli ospiti anziani. Ma davvero? Siamo certi? Ecco, no. Per nulla. Si certo si capisce chi è, ma questo non fa diminiure la tesione, anzi l’accresce, perché vorrete a tutti i costi capire il vero perché e, soprattutto, capire cosa accade in Romania… Da qui verrete trascinati in un ottovolante di eventi, sospetti, finti sospetti, intrighi e ogni altra sorta di stramberie fino al brillante finale. Il tutto inframmezzato da un capriccioso commissario, dalla sua curiosissima fidanzata e da uno zio che di vecchio ha solo l’anagrafe, dimostrando un’iperattività – in tutti i campi… – che fa solo invidia leggendola.
Il mistero di di questo giallo, com’era accaduto con i precedenti, ma qui ancor di più, tiene saldamente il lettore attaccato fino alle ultimissime pagine, blandendolo con dialoghi brillanti, eloquenti, ma anche assurdi o edificanti (grazie soprattutto allo scambio di battute tra zio Helmut e la contessa Von Hertan). Tutti i personaggi che vengono alla ribalta sono tracciati in modo chiaro e sebbene le informazioni siano poche, si rivelano quelle sufficienti per avere sempre chiara la situazione e non si rischia mai la confusione. Molto divertente e nello stesso tempo ben fatta, senza esagerazione, è la descrizione della “seconda vita” degli anziani di questa struttura. Al di là di far parte di un’elite – sono tutti nobili o persone ricche – quello che traspare è il fatto che l’età è solo un fattore anagrafico e che la vitalità, il desiderio di continuare a marcare il proprio tempo e a cercare qualcosa nella propria esistenza, non debba fermarsi, mai, fino alla fine.
Spero vivamente che Lisa e Ottmar perseverino in questa china, perché avere la possibilità di leggere questi libri è veramente impagabile. Se siete i tipi da thriller a tutti i costi e sempre, magari no, ma quando avete voglia di un ottimo libro che riesce a tenervi attaccato alle sue pagine anche quando vi svela a pagina 52 chi è il colpevole… Buona lettura!
Michele Finelli
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Gli scrittori:
Lisa Graf, nata a Passau, ha studiato filologia romanza ed etnologia. Ha scritto cinque gialli e oltre una dozzina di saggi. Ottmar Neuburger, nato a Simbach am Inn, ha studiato fisica e germanistica. Ha lavorato come programmatore e consulente informatico; adesso è nel consiglio direttivo di un’azienda di sviluppo software.
I due autori vivono nel Berchtesgaden, vicino a Salisburgo.