Paola Sironi – Donne che odiano i fiori 

1812

Editore Todaro
Anno 2018
Genere giallo
220 pagine – brossura e ebook

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Annalisa Consolati è una giovane poliziotta che vive la sua vita insieme alla compagna Minerva e al padre, che ormai ha perso quasi completamente il contatto con la realtà. Soffre infatti di parafrenia senile, disturbo caratterizzato da illusioni e allucinazioni, scoppiata dopo la morte della moglie.
La vita di Annalisa non è semplice, e per lei tutti i giovedì mattina sono fonte di stress dovuto all’accompagnamento del padre alle sedute dallo psichiatra, sedute però che spesso saltano per via degli effetti della malattia.
Proprio mentre aspettava il ritorno di suo padre da una seduta, la sua vita fa una svolta. Le viene infatti assegnato un caso, che si rivelerà più complesso di quello che sembra.

Loretta Mannarelli, famosa per essere una donna scontrosa e presuntuosa, viene trovata morta con sospetto suicidio, proprio subito dopo la morte in circostanze quasi bizzarre del suo amico Damn Brancher. Loretta sembra essersi suicidata, ma un foglietto trovato a casa sua con la scritta “Quelle che odiano i fiori” riapre le sorti di un caso quasi chiuso.
Qualcuno ce l’aveva con lei? E le due morti dono collegate?

Annalisa indagherà insieme alla sua squadra, soprannominata “Desbrujà rugne”, portando alla luce una verità disumana e inquietante. Sarà proprio grazie all’intuito brillante di Annalisa, con un aiuto particolare del padre, che riesce a risolvere il caso.

Seppur un libro non corposo nel numero delle pagine, “Donne che odiano i fiori” ha al suo interno tematiche forti e d’impatto, trattate con molta delicatezza. La protagonista Annalisa, è una donna omosessuale, che ama ed è amata dalla sua compagna, ma le difficoltà sono sempre all’ordine del giorno. La sua situazione rispecchia appieno quello che avviene nella quotidianità, dove si è sempre col dito puntato, pronti a giudicare chi vive in maniera diversa da noi. Nonostante l’argomento delicato, l’autrice riesce a trattarlo con una semplicità disarmante.I risvolti dell’indagine fanno emergere verità riguardanti il traffico di donne e la prostituzione. Donne sfruttate, maltrattate, portate in Italia con l’inganno.  Fatti che sono sotto gli occhi di tutti, ma che sono così distanti dalla nostra quotidianità che spesso ce ne si dimentica.

Lo sfondo della vicenda è la nostra città, Milano, una città meravigliosa, ma spesso piena di angoli bui. In questo romanzo troviamo vie e posti vicini alla nostra realtà, che ci hanno permesso di visualizzare i movimenti di Annalisa, tanto da sembrare di essere vicine a lei.

Chiara e Laura Ricciardi – Sister’s books

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L’autrice:
Paola Sironi è mamma, capo progetto informatico e nei rari avanzi di tempo scrittrice. Grafomane convinta fin dall’infanzia, è cresciuta divorando Salgari e Tex Willer, tra una partita di calcio e l’altra. Da allora, non è mai riuscita a smettere di leggere e tantomeno di scrivere. Di carattere chiaramente instabile, spazia senza controllo nelle sue preferenze artistiche da Joyce a Camilleri, da Chopin ai Nirvana, dai fratelli Dardenne a Woody Allen. Nonostante i suoi quarant’anni, ricorda perfettamente di aver ascoltato i Ramones dal vivo, s’incanta ancora davanti a un film di Chaplin e coltiva il vizio di credere ingenuamente che qualcosa si possa cambiare.
Scrivere gialli è sempre stata la sua passione segreta e nel 2010 ha pubblicato con Todaro il suo primo romanzo Bevo grappa. Nel 2011 pubblica, sempre con la protagonista Flaminia Malesani, Nevica ancora e nel 2013 Il primo a uccidere.