Joe Clifford – Lamentation

2042

Editore CasaSirio Collana Riottosi
Anno 2018
Genere Giallo
272 pagine – brossura
Traduzione di Alessandra Brunetti e Martino Ferrario

[divider] [/divider]

La vita di Jay Porter non sarebbe dovuta andare così. Intelligente, bravo a scuola, predestinato a fare grandi cose e a lasciarsi alle spalle Ashton e la pochezza di una cittadina di provincia. Ma poi i suoi i genitori sono morti in un incidente quando lui aveva otto anni, finendo con la macchina dentro il lago ghiacciato e suo fratello Chris, il fratello maggiore che avrebbe dovuto essere il suo pilastro, ha preso una brutta strada, di là  è sceso sempre più in basso fino a diventare tossico marcio.  E Jay, non ha saputo liberarsi  da un ingiusto senso si colpa,  si è lasciato coinvolgere  e plagiare  da una diabolica routine, vive praticamente alla giornata facendo lavoretti di sgombero per il piccolo antiquario del luogo. Persino Jenny, la ragazza madre di suo figlio Aidan che ora ha quasi due anni, se n’è andata per colpa di Chris e adesso vive con un altro uomo.

E Chris non smetterà  mai di tirarlo dentro i suoi pasticci.  Stavolta la polizia vuole parlare con lui, Jay,  e proprio a proposito di Chris. Suo fratello è stato fermato per la scomparsa del suo socio, Pete Naginis, con il quale gestiva una piccola impresa di recycling per computer e attrezzature elettroniche. Chris e Pete due sere prima hanno litigato di brutto e ora Pete è scomparso nel nulla. Ma lui, Chris, straparla, lancia accuse a grossi nomi delle città e giura di non sapere nulla del socio. Lui non l’ha più visto e se qualcuno l’ha toccato non è stato lui. Anzi, è sicuro di sapere chi è stato. Ma è fatto di droga e nessuno lo prende sul serio. Jay garantisce un’ennesima volta per il fratello, riesce a farlo rilasciare e se lo porta a casa. un appartamentino sopra un garage. Ma Chris è peggio di una macchinetta rotta, straparla, ridacchia e continua a blaterare che nell’ultimo computer sul quale ha messo le mani ha scoperto qualcosa di compromettente. Molto!  Qualcosa la cui segretezza vale più di una vita. Jay non gli crede, gli tappa la bocca e lo manda a dormire.  In un turbine di segreti e trappole mortali, Jay dovrà anche confrontarsi con il passato, quel passato che l’ha piegato, ma che non deve riuscire a distruggerlo. Ora non deve perdersi d’animo, deve superare la sua torpida abulia, deve darsi da fare e combattere per salvare l’unica cosa importante che gli è rimasta. Ma ci riuscirà? Ambientazione invernale, con un gelido scenario perennemente nevoso, di una sperduta  piccola cittadina del New Hempshire sovrastata dalla cima del Monte Lamentation che incornicia l’intera trama. Le caratteristiche e le sensazioni dei numerosi personaggi, protagonisti e comprimari,  stagnanti in quella molle e provinciale lassitudine che probabilmente nasconde frodi e inconfessabili segreti, sono ben delineati e plausibili.  Il ritmo della narrazione è giusto, la trama ben congegnata, la storia è credibile, funziona e coinvolge ma c’è un grosso ma… Perché alla parola Fine il romanzo si ferma  e manca la magica parolina segue.  Eh già! Sì certo, ci lasciano annusare piste pericolose, nondimeno per capire davvero come andrà a finire, bisognerà per forza leggerne un altro, insomma un secondo romanzo che ci spieghi a fondo la storia di Jay, Chris, ecc. eccetera, perché questo Lamentation ci lascia troppo a bocca asciutta, a mezza strada con un bel mazzo di problemi, intrighi e delitti ancora tutti da sbrogliare.

Patrizia Debicke

[divider] [/divider]

Lo scrittore:
Joe Clifford ha avuto molteplici vite. Eroinomane senza-tetto, hobo al seguito dei grandi del Rock, caso clinico dopo un devastante incidente motociclistico e, oggi, padre di due splendidi figli e scrittore di fama. Lamentation è il romanzo che apre la “Jay Porter series”, un successo di critica e pubblico che si è spinto sino al primo posto su Amazon e in molte classifiche americane.