Viveca Sten – L’estate senza ritorno

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Editore Marsilio Collana GialloSvezia
Anno 2018
Genere Giallo
432 pagine – brossura e ebook
Serie I misteri di Sandhamm
Traduzione di A. Ferrari


Ci sono splendidi luoghi che vengono utilizzati come ispirazione per fornire il giusto scenario ai racconti gialli di cui siamo ghiotti predatori. Luoghi che, se fossero reali (alcuni lo sono, ma seguite il ragionamento) si troverebbero nelle top ten delle località a più alto rischio di criminalità o decesso. Pensiamo al leggendario Cabot Cove dove ci si meraviglia esistano ancora cittadini vivi considerando il rateo di morti ammazzati (in una fiction parallela e un po’ più noir mi immaginerei Jessica Fletcher come il vero serial killer), oppure a Midsomer dove da oltre vent’anni scorazza il commissario Barnaby (il titolo originale della serie è Midsomer Murders) collezionando una media di 2,5 omicidi a puntata. Se pensiamo ai libri e prendiamo come spunto la nostra autrice, Sandhamn non è certo uno di quei posti che farebbero la fortuna delle agenzie di viaggi (così come la Fjällbacka della Lackberg del resto). Mentre mettiamo le ultime cose in valigia, diamo un’occhiata a questo quinto episodio della serie degli “omicidi a Sandhamn”.

Stante un assunto di qualche recensione fa, chi sia il vero target di questi libri è ben chiaro sia dalla struttura, ma soprattutto dall’incedere degli eventi. Sono libri per un pubblico che ama un giallo poco impegnativo, ben costruito e ben chiaro, ma in cui il fattore “giallo” è un corredo, un evento legante di altre vicende che sono quelle in cui la scrittrice si trova molto più a suo agio e che fanno la fortuna del medesimo: storie d’amore, questioni familiari, vicende personali di varia natura, adolescenti problematici e potrei continuare.

Mentre questi aspetti della vita comune sono utilizzati altrove come completivo, come una sorta di pausa o un espediente per poter tracciare meglio la personalità dei protagonisti o per mettere in luce un aspetto della loro vita personale che diventa importante per la vicenda noir in divenire, qui si assiste all’inversione dei fattori. Trovate bellissime descrizioni dei paesaggi, profonde analisi della vita e dei trascorsi di tutti i personaggi – veramente tanti – ma la vicenda gialla (che arriva solo a metà del libro) rimane sempre laterale.

Sten sceglie una struttura anomala per questo libro, proponendo al lettore una serie di capitoli brevissimi – alucuni meno di tre pagine – che vi riempiono di punti di vista differenti. L’idea vorrebbe essere quella di spingervi a girar pagina, creando un ritmo molto serrato, finalità che non sempre regge. La prima parte del libro è quella che vorrebbe preparavi al momento giallo, creando attesa e suspance perché non è chiaro chi sarà la vittima, ma il tentativo si perde un po’ per strada e il continuo procrastinare, invece che spingervi avanti, rischia davvero di farvi chiudere le pagine per il fatto di diluire troppo la curiosità del lettore, quasi fosse un rimedio omeopatico.

Bene, arrivati all’omicidio Sten riesce a riprendersi e la fase degli interrogatori dei sospettati si rivela molto ben fatta e decisamente accattivante, ma porta con sé anche un ma. Sten ci descrive con dovizia ognuno di coloro che vengono interrogati, ci porta nelle sue paure, nel suo subcoscio, insomma apre la porte a un romanzo molto più orientato all’analisi psicologica che non alla vicenda del giallo. Una nota finale per Nora (uno dei personaggi stabili della serie degli Omicidi di Sandhamn), il cui personaggio sembra essere stato messo perché deve esserci, quasi a garanzia – per chi ha letto la serie regolarmente – di continuità. I suoi interventi, che interrompono il flusso degli eventi, in certi casi sembrano quasi una storia nella storia e spesso portano un po’ “fuoripista” la vicenda invece che accrescerla.

Come in altri casi – Camilla Läckberg – anche qui siamo di fronte a un ottimo giallo da ombrellone: lungo abbastanza da poter essere letto un po’ per volta, accattivante perché la vicenda ha come protagonisti dei ragazzi, un po’ di “romance”, un po’ di psicologia, e ogni tanto un po’ di giallo. Ottimo per la sceneggiatura di un serial (magari lo avete anche già visto in tv) e per trascorrere l’estate. La copertina di Marsilio è decisamente più accattivante dell’originale (che ne tradisce il vero target) e Viveca Sten è decisamente un osso duro quale concorrente di Läckberg.

Michele Finelli

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La scrittrice:
Dopo una brillante carriera giuridica, Viveca Sten è oggi tra le autrici scandinave di polizieschi di maggior successo internazionale. Dai suoi libri, pubblicati in più di 25 paesi, è anche stata tratta la serie televisiva Omicidi a Sandhamn, seguita da 30 milioni di spettatori nel mondo. Viveca Sten vive a nord di Stoccolma con il marito e i tre figli e trascorre lunghi periodi sull’isola di Sandhamn, nell’arcipelago di Stoccolma, dove la sua famiglia possiede una casa da generazioni.