Maurizio De Giovanni – Vuoto per i Bastardi di Pizzofalcone.

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Editore Einaudi / Collana Stile libero big
Anno 2018
Genere Noir
345 pagine – brossura.e ebook

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“Vuoto, riflettè Lojacono. Questo posto è vuoto. Di un vuoto più grande di quello che sembra, più grande di tutto. Vuoto di sogni”.

Quanto Vuoto c’è in questa storia? Ne è pervasa, in tutte le sfumature. Ogni situazione, ogni personaggio del romanzo ci mostra la sua parte di vuoto.
Ancora una volta Maurizio De Giovanni ha fatto centro, con un giallo da risolvere che sempre più è una scusa, un motivo per raccontare molte storie. Sono quelle dei personaggi che già conosciamo, che abbiamo imparato ad amare nel tempo.

“Il problema del vuoto, sapete, è nelle cose che ci sono dentro. Sì, perchè il vuoto non è mai completamente vuoto, altrimenti non ci sarebbe niente da guardare da lontano, altrimenti sarebbe solo deserto e perciò tranquillo, altrimenti non ci sarebbe dolore, nel vuoto.
E invece il dolore c’è, eccome se c’è”.
E con lo scorrere delle pagine, li troviamo, questi vuoti.

E’ il vuoto di Palma, il vicequestore, che oltre a dirigere una squadra non facile, si trova solo, con nel cuore un amore impossibile da vivere; a lui sono riservati pochi attimi rubati qua e là.
Romano , detto Hulk, segnato da episodi di violenza che hanno portato allo scioglimento del suo matrimonio, ha trovato una ragione di vita nella neonata trovata nel cassonetto. Forse c’è per lui ancora una speranza, ma saprà coglierla? E quale scelta fare? Vuoto di decisioni.
Lojacono, l’ispettore, combattuto tra il ruolo di padre di una bella adolescente – che teme di non saper gestire – e un amore che vive di alti e bassi e gli dà tormento: vuoto di futuro.
Pisanelli, il vecchio saggio collega, detto il Presidente, lotta con una malattia che vorrebbe combattere non per desiderio di vita, quanto per portare a termine la sua missione: trovare l’assassino degli anziani soli e consegnarlo alla giustizia. Ma è…vuoto di forze.
Ottavia, la dolce esperta di informatica, con una condanna a vita che pesa sul cuore: un figlio adolescente autistico che resterà per sempre un bambino . Un figlio che non potrà mai regalare alla vita ed essere libera, di lasciare un marito troppo perfetto che non ha mai amato e di vivere un amore a lungo soffocato. Vuota di certezze.
Alex, dalla pistola facile, che vive con tormento la sua scelta sessuale, e che non sa decidersi al grande passo con la donna che ama ; troppe remore, troppi retaggi da una famiglia severa e castrante. Vuota di coraggio.
Marco Aragona: il buffo agente Scelto (ma la S. potrebbe significare Speciale, precisa lui), pasticcione e un po’ esibizionista, ma con qualche intuizione geniale, che lo riscatta. Vuoto a perdere.

C’è, in questa storia, l’arrivo di un nuovo personaggio che si rivela da subito assai interessante e che smuove non poco le acque ormai placide della nostra squadra: è Elsa Martini, bellissima e grintosa, arrivata a sostituire momentaneamente Pisanelli in malattia. Anche lei ha alle spalle un passato scomodo, un trasferimento obbligato dal Piemonte; una bambina matura che le fa quasi da..madre. Vuota di passato. Ma è sicuramente fatta apposta per questo gruppo, lo capiremo molto presto. Giusta dose di tormenti, ed un caratterino niente male.

Il caso di cui devono occuparsi i Bastardi parte quasi in sordina: un’insegnante, appartenente alla buona borghesia napoletana, scompare nel nulla una sera. Non è così anomala la faccenda: ogni settimana un programma televisivo ci sciorina nomi e nomi di gente sparita.
Il caso strano è che a denunciarne la scomparsa non sia il marito, ricco industriale ”arrivato” e noto in città per la molta beneficenza, ma una collega ed il vicepreside della scuola stessa. Dopo un primo momento di incertezza, qualcosa convince la squadra che la scomparsa della donna sia misteriosa ed inquietante, e partono con le indagini.
Non è facile muoversi, per una squadra sempre in pericolo di vita, che deve badare a dove e come mette i piedi, pena la chiusura. E poi, in quell’ambiente altolocato, pure in odore di politica, ogni passo può essere falso.
Palma e Lojacono decidono di rischiare, e presto scoprono una donna dalle due vite: ricca moglie di un uomo importante, ma schiva e modesta, che mal sopporta la mondanità obbligata, ed insegnante appassionata al suo lavoro, amante degli alunni, partecipe ai problemi delle loro famiglie.
In seguito ad una lettera rivelatrice e ad una geniale intuizione del bistrattato Aragona, l’indagine porterà ad una scoperta sconvolgente, capace di cambiare tutte le carte finora in tavola e soprattutto a rivelarci un altro vuoto, che lascerò scoprire al lettore.
E infine, un piccolo colpo di scena finale, che non guasta mai.

Grande Maurizio! Non dovrebbe più essere una sorpresa, il “bello” che troveremo in ogni nuova storia, perché de Giovanni ha abituato al meglio i suoi affezionati lettori.
Eppure lui riesce, con sfumature, con dettagli, a emozionare, a stupire ancora. A regalarci qualcosa di diverso, che conferma sempre più la sua profonda sensibilità.
Anche in questa storia, al di là della vicenda principale, ci sono un paio di “chicche”, riferite a due dei protagonisti, che toccano il cuore ( magone assicurato e fazzoletto pronto).

Ormai i suoi personaggi fanno parte del nostro vissuto: sappiamo tutto di loro, condividiamo gioie e dolori, ansie e paure…
Ma non è facile dare ai protagonisti ogni volta nuove sfaccettature; scoprire episodi, dettagli delle loro vite, attraverso una prospettiva nuova; in questo romanzo, il”vuoto”.
de Giovanni ci riesce alla grande.
Mai, prima di questa storia, avevamo osservato il vuoto in tanti colori diversi, in tanti stati d’animo…
L’intreccio narrativo è come sempre solido ed efficace; lo stile impeccabile. La poesia non manca mai: l’introduzione del romanzo sulla carezza è un piccolo gioiello poetico.
Che dire? Siamo in ansiosa attesa del prossimo!
Imperdibile.

Rosy Volta

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Lo scrittore:
Maurizio de Giovanni nasce a Napoli, dove vive e lavora. Nel 2005 vince un concorso per giallisti esordienti con un racconto incentrato sulla figura del commissario Ricciardi, attivo nella Napoli degli anni Trenta. Il personaggio gli ispira un ciclo di romanzi, pubblicati da Einaudi Stile Libero, che comprende Il senso del dolore, La condanna del sangue, Il posto di ognuno, Il giorno dei morti, Per mano mia, Vipera (Premio Viareggio, Premio Camaiore), In fondo al tuo cuore e Anime di vetro. Nel 2012 esce per Mondadori Il metodo del Coccodrillo (Premio Scerbanenco), dove fa la sua comparsa l’ispettore Lojacono, ora fra i protagonisti della serie dei Bastardi di Pizzofalcone, ambientata nella Napoli contemporanea e pubblicata da Einaudi Stile Libero (nel 2013 è uscito il secondo romanzo della serie, Buio; nel 2014 il terzo, Gelo; nel 2015 il quarto, Cuccioli; nel 2016 il quinto, Pane e nel 2017 il sesto, Souvenir). Nel 2014, sempre per Einaudi Stile Libero, de Giovanni ha pubblicato anche l’antologia Giochi criminali (con Giancarlo De Cataldo, Diego De Silva e Carlo Lucarelli). In questo libro appare per la prima volta il personaggio di Bianca Borgati, contessa Palmieri di Roccaspina, sviluppato in Anime di vetro. Nel 2015 è uscito per Rizzoli il romanzo Il resto della settimana.
Per Einaudi è uscito nel 2016 Il metodo del coccodrillo. Tutti i suoi libri sono tradotti o in corso di traduzione in Francia, Germania, Inghilterra, Spagna, Russia, Danimarca e Stati Uniti. De Giovanni è anche autore di racconti a tema calcistico sulla squadra della sua città, della quale è visceralmente tifoso, e di opere teatrali.