Carlotto/Ruju/Ferracci – Ballata per un traditore

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Massimo Carlotto è nato a Padova nel 1956. Ha esordito nel 1995 con il romanzo Il fuggiasco, pubblicato dalle edizioni e/o. Per la stessa casa editrice ha scritto altri quindici romanzi, fra i quali La verità dell’Alligatore e Arrivederci amore, ciao. Oltre a vari libri per ragazzi, ha pubblicato anche i noir Mi fido di te (con Francesco Abate) e Respiro corto, scrivendo graphic novel illustrate da Igort e Giuseppe Palumbo. I suoi romanzi sono tradotti in vari paesi e alcuni sono stati adattati per il cinema. È anche autore teatrale, sceneggiatore cinematografico e televisivo e collabora con quotidiani, riviste e musicisti. Con Feltrinelli ha pubblicato Il giardino di Gaia (Zoom 2012; UE 2013) e ha tradotto L’arte dell’inganno (2013) di Kevin D. Mitnick.

Pasquale Ruju, classe 1962, laureato in Architettura a Torino, ha lavorato in teatro, cinema, radio, tv e nel doppiaggio. Dal 1994 ha scritto oltre centoventi storie per albi della Sergio Bonelli Editore, tra cui Dylan Dog, Tex, Nathan Never, Dampyr e Martin Mystère, ed è autore delle miniserie Demian, Cassidy e Hellnoir. Premio Cartoomics 2004 e premio U Giancu 2011 per la sceneggiatura, ha pubblicato romanzi per le Edizioni e/o, fra cui Stagione di cenere (2018). Per Feltrinelli ha pubblicato Nuvole nere (2019; con Andrea Cavaletto e Rossano Piccioni).

David Ferracci, classe 1989, fumettista, graphic designer, video maker. Ha pubblicato per Noise Press (Dead Blood), Bugs Comics (Mostri, Gangster), Passenger Press (Stazione 31), Manticora Autoproduzioni (2053: Le nuove acque), Raven Distribution (Memento Mori).

Già disponibile in libreria “Ballata per un traditore”, edito da Feltrinelli Comics, di cui vi riportiamo la trama:

Da un soggetto originale di Massimo Carlotto, un noir avvincente, duro e toccante, che affonda nelle ferite di una città in cui la lotta contro il crimine nasconde insospettabili ombre. Un killer fugge nella pioggia dopo aver freddato due uomini. Le telecamere inquadrano il volto di Davide Valenti, vecchia punta di diamante dell’Anticrimine milanese: un tempo insieme ai colleghi Galli e Lo Porto formava un trio di investigatori decorati e infallibili. Perché ora è diventato un assassino? Il chiacchierato commissario Lo Porto, ormai in pensione, viene rimesso in gioco dalla dirigente che ha preso il suo posto: l’affascinante e inflessibile Stefania Rosati. Toccherà a lui dare la caccia al sodale del passato, mentre antichi equilibri segreti rischiano di saltare e generazioni di poliziotti e criminali si confrontano con le armi in pugno. E per tutti, colpevoli e innocenti, idealisti e corrotti, si avvicina una sanguinosa resa dei conti.