Dario Crapanzano – Arrigoni e il delitto in redazione

1266

Editore SEM
Anno 2020
Genere Giallo
176 pagine – rilegato e epub


Classe 1939, Dario Crapanzano è scomparso a ottobre 2020, nel pieno della pandemia e certo non poteva andarsene senza lasciare ai suoi lettori l’ultimo romanzo giallo dedicato alla sua Milano, città nella quale viveva e della quale raccontava il periodo forse più bello, quello degli anni ’50.
Lo scrittore gentiluomo, come lo aveva definito Riccardo Cavallero della casa editrice SEM e suo editore (in precedenza pubblicava con Frilli), ha voluto togliersi un sassolino dalla scarpa con questo libro intitolato “Arrigoni e il delitto in redazione”, l’ottava indagine del commissario capo Mario Arrigoni, nel quale ha voluto ambientare in una casa editrice l’omicidio di un redattore capo.

Sedetevi comodi, come foste nella prima classe di un aereo. Il viaggio sarà relativamente breve – 176 pagine – e con tutti i comforts. Non verrete sballottati da vuoti d’aria, ma sarete trattati con ogni cura per farvi gustare appieno il percorso di questo romanzo.
Siamo nel 1958 e in questa storia ci immergiamo nuovamente in una Milano delle case di ringhiera, dove esistevano le sale giochi con flipper, calciobalilla, biliardini e tavoli da ping pong. Lo stesso anno in cui viene compiuta la famosa rapina di Via Osoppo: una banda di sette uomini usano quattro veicoli rubati con targhe false, per creare un finto incidente e uno speronamento per bloccare un furgone di portavalori.

Ma qui non parliamo di rapina, bensì di omicidio:
Il cadavere di Alberto Masserini, all’interno del suo appartamento, presenta la gola squarciata e non ci sono impronte digitali, né viene recuperata l’arma del delitto.
Lavorava per Leonardo Bruni, responsabile di una casa editrice in Porta Venezia, zona lussuosa di Milano ed era stato promosso dal ruolo di correttore di bozze dopo aver scoperto e fatto pubblicare un romanzo di successo. Chi può averlo ucciso? E per quale motivo?
Ritroviamo il commissario capo Mario Arrigoni, ormai vicino ai sessant’anni, robusto e amante della buona tavola, del caffè, del Marsala e dei sigari. Non si può considerare un bell’uomo: basso e con due baffoni sotto a un grosso naso, ha avuto la fortuna di sposarsi con una donna bellissima, ex mannequin, e dopo quasi vent’anni il loro legame è ancora solido e privo di ombre.
Arrigoni si trova a indagare in un ambiente del tutto nuovo ed è un omaggio che lo stesso Crapanzano fa ai suoi lettori e ai suoi editori, mentre ci racconta una città in ripresa dalla guerra e in pieno boom economico. Le case di ringhiera, le portinaie e le case chiuse sembrano appartenere a un altro mondo, a un’altra vita. Ma mentre tutto ruota intorno all’essere umano, il male non cambia, non si trasforma.

Il tempo di un breve viaggio e siamo già arrivati a destinazione, senza scossoni o suspence, perché i gialli di Crapanzano non hanno un effetto adrenalinico ma sono un’ottima compagnia per chi ama il genere. Questa volta rimane un po’ di tristezza, per un autore che mancherà ai milanesi – e non solo – per il suo modo di raccontare una città in continua evoluzione, non per forza da intendere in senso positivo.

Cecilia Lavopa


Lo scrittore:
Dario Crapanzano, nato a Milano, nel 1970 ha pubblicato la guida sentimentale A Milano con la ragazza…e no. Ha esordito come romanziere nel 2011 con Il giallo di via Tadino, creando il personaggio del commissario Mario Arrigoni, protagonista di numerose inchieste tra le quali Arrigoni e l’omicidio nel bosco (SEM, 2018). Sempre con SEM ha pubblicato anche le prime indagini di Margherita Grande, La squillo e il delitto di Lambrate e Una contessa di Chinatown.