Giancarlo De Cataldo – Un cuore sleale

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Editore Einaudi / Collana Stile libero big
Anno 2020
Genere Noir
224 pagine, brossura-epub


È una mattina di dicembre e lungo la costa laziale un’imbarcazione segnala la scomparsa di un uomo. Si tratta del Chiwi, prestigioso yacht di proprietà dell’imprenditore romano Ademaro Proietti, che si trovava a bordo insieme ai tre figli e al cognato, con due membri dell’equipaggio. Dopo una serata trascorsa a mangiare, bere e giocare a poker, la mattina seguente, al risveglio dell’uomo non c’è traccia e viene dato subito l’allarme.
Manrico Spinori, sostituto procuratore della Repubblica in Roma, si reca sull’imbarcazione insieme all’ispettore Cianchetti Deborah, per raccogliere le prime testimonianze e farsi un’idea dei fatti. S’ipotizza una caduta accidentale ma Spinori non può fare a meno di sospettare la possibilità di un omicidio. Dopo qualche giorno il mare restituisce il cadavere dell’uomo e in seguito all’autopsia e ai rilievi fatti sullo yacht, l’ipotesi di un delitto si fa sempre più concreta. Inizia così un’indagine che scandaglia la vita dei membri della famiglia Proietti, alla ricerca di probabili moventi in grado di spingere ad un simile tragico gesto.

“Un solo cuore sleale poteva inquinare un esercito di valorosi”

Giancarlo De Cataldo torna in libreria con il secondo romanzo legato alla figura di Manrico Spinori della Rocca, di nobili natali, soprannominato “il Contino”, uomo di mezza età carismatico e affascinante, grande appassionato di opere liriche, da diversi anni separato dalla moglie; con un giovane figlio che s’affaccia all’età adulta: con una madre anziana, che conserva intatta l’eleganza di un tempo, e che da anni soffre di ludopatia; con un maggiordomo che ha nei riguardi del conte, le stesse attenzioni, unite al rispetto, di quando era un bambino. Manrico da poche settimane vive una nuova storia con una donna e sta provando a muoversi con passi misurati sebbene spesso il desiderio di lasciarsi andare sia più forte di ogni precauzione.

In questa nuova indagine, il sostituto procuratore è ancora affiancato dalla sua squadra completamente al femminile i cui membri sono sempre più affiatati e compatti e apportano al gruppo ognuna le proprie doti. Un romanzo in cui si mettono a dura prova le dinamiche di una famiglia con un capostipite dalla grande personalità, spesso arrogante, capace di assoggettare tutti alle proprie volontà, creando sentimenti di competizione alimentati da profondi rancori. Chi è geloso, chi si sente sottovalutato, chi diventa inesistente. Animi soggetti alle menzogne, alla cupidigia, in cui è difficile scovare un cuore davvero leale.
Un romanzo nero, un noir morbido, che ho letto con piacere e rinnovato interesse scoprendo nuovi lati del protagonista e anche delle sue collaboratrici. Una storia che insegue e ondeggia sulle melodie delle opere che in essa risuonano. Pagine che si immergono delle atmosfere sospese e rarefatte del mare d’inverno: di un’onda che s’infrange a riva, di passi che sprofondano sulla sabbia umida. Del tonfo sordo di un corpo che cade nell’acqua avvolto dall’oscurità della notte. Un libro che vibra di malinconia e della nostalgia del passato, in cui la figura di Manrico spicca per le sue qualità ma anche per le sue debolezze, nutrendo un destabilizzante senso di solitudine difficile da mettere a tacere.

“E’ impossibile scorporare la materia, accantonare i dispiaceri, illudersi di poter coltivare soltanto la parte bella dell’esistere.”

Federica Politi


Lo scrittore:
Giancarlo De Cataldo è nato a Taranto e vive a Roma. Per Einaudi ha pubblicato: Teneri assassini (2000); Romanzo criminale (2002 e 2013); Nero come il cuore (2006, il suo romanzo di esordio); Nelle mani giuste (2007); Onora il padre. Quarto comandamento (2008) ; Il padre e lo straniero (2010); con Mimmo Rafele, La forma della paura (2009);Trilogia criminale (2009); I Traditori (2010); con Andrea Camilleri e Carlo Lucarelli, Giudici (2011); Io sono il Libanese (2012 e 2013); con Massimo Carlotto e Gianrico Carofiglio, Cocaina (2013); Giochi criminali (2014, con Maurizio de Giovanni, Diego De Silva e Carlo Lucarelli); Nell’ombra e nella luce (2014); con Carlo Bonini, Suburra (2013 e 2017, diventato prima un film di Stefano Sollima, poi una serie diffusa in centonovanta Paesi da Netflix) e La notte di Roma (2015); con Steve Della Casa e Giordano Saviotti, la graphic novel Acido fenico (2016); L’agente del caos (2018); Io sono il castigo. (2020; dove compare per la prima volta il personaggio del Pm Manrico Spinori della Rocca); Un cuore sleale (2020; secondo titolo con protagonista Manrico Spinori); con Cristina Cassar Scalia e Maurizio de Giovanni, il romanzo a sei mani Tre passi per un delitto (2020). Ha curato le antologie Crimini (2005) e Crimini italiani (2008). Nel 2019 sono usciti Alba nera (Rizzoli) e Quasi per caso (Mondadori). Insieme a Graziano Diana ha diretto il documentario Il combattente – Come si diventa Pertini, tratto dal suo libro omonimo (Rizzoli 2014).