Donato Carrisi – Il tribunale delle anime

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Il libro:
Editore Longanesi / Collana La Gaja scienza
Anno 2011
464 pagine – rilegato
La trama:
Sotto una pioggia torrenziale, si profilano due uomini in un antico caffè di Roma, vicino a Piazza Navona. Una ragazza di nome Lara, è improvvisamente scomparsa. Si sospetta un rapimento e forse c’è ancora una possibilità di ritrovarla ancora viva. C’è qualcosa che non quadra. L’appartamento della ragazza risulta chiuso dall’interno..
Marcus è un cacciatore del buio, riesce a scovare ciò che definisce “anomalie” e forse è l’unico che può salvare la ragazza. Ma un incidente gli ha fatto perdere la memoria e la cicatrice sulla tempia lo tormenta, insieme ad un sogno ricorrente, dove il suo mentore Devok muore misteriosamente. Marcus ha perso la memoria e Clemente, sua guida, lo aiuterà nel percorso.
Sandra è una fotorilevatrice della polizia Scientifica e, attraverso le immagini dei luoghi del crimine, riesce a cogliere gli avvenimenti come se si svolgessero nel presente. Il marito David, anche lui fotografo, è stato ritrovato morto, precipitato da una palazzina in costruzione. Ma la sua morte nasconde molti punti inspiegabili e Sandra deve riuscire a trovare pace a quell’amore stroncato, indagando personalmente per cercare un colpevole. Unico indizio, alcune foto che suo marito le ha lasciato.
Sandra e Marcus sono destinati ad incrociarsi e l’incontro li aiuterà a districare la complicata matassa, in una Roma per molti aspetti oscura e sconosciuta.
Non esistono testimoni tanto terribili o accusatori tanto implacabili quanto la coscienza che abita nell’animo di ciascuno”.
Quanto poco sappiamo della storia e quanto dobbiamo imparare..Io per prima, non sapevo dell’esistenza dei “Penitenzieri”, un ordine risalente al XII secolo, supremo tribunale della Chiesa Cattolica, sacerdoti chiamati anche “dispensatori della misericordia di Dio”, incaricati all’ascolto di peccati molto gravi, sciolto subito dopo il Concilio Vaticano II.
Se un assassino si pentiva di aver ucciso qualcuno e si confessava, un prete “semplice” non aveva il potere di assolverlo, ma doveva rivolgersi appunto alla figura del penitenziere.
Negli anni ’60, la Paenitentiaria Apostolica è stata riorganizzata con nuove regole e nuovi responsabili e l’archivio dei peccati è stato secretato.
Questo romanzo ci porta attraverso una Roma per molti aspetti sconosciuta, attraverso sotterranei e chiese, ma anche attraverso riflessioni importanti sul bene e sul male.
Clemente dice a Marcus che i cani sono daltonici. Gli esseri umani, invece, vedono tutte le sfumature dei colori e diventa complicato cercare di isolarli uno per uno e lasciare solo i colori essenziali. Il bianco e il nero. Il bene e il male. Ma sono davvero così divisi il bene e il male? Ma, soprattutto, chi può giudicare chi è bravo e chi è cattivo? Sicuramente non un altro essere umano..
Mi colpisce un passaggio del libro che voglio riportare: “Credere in Dio non significa per forza amarlo. Il nostro rapporto con Lui è impostato solo sulla speranza che ci sia qualcosa dopo la morte. Ma se non ci fosse una vita eterna, ameresti lo stesso quel Dio che ti ha creato? Se non ci fosse la retribuzione che ti hanno promesso, saresti capace di inginocchiarti e lodare il Signore?”
Se da un lato non ho metri di paragone rispetto al libro precedente di Carrisi “Il suggeritore”, che non ho avuto occasione di leggere, dall’altro ho avuto alcune difficoltà nella lettura del romanzo, proprio perché non avvezza allo stile dello scrittore.
Ho avuto quindi serie difficoltà (credo dipenda solo ed esclusivamente da me, s’intende..) a seguire le fila della storia, che si sviluppa e si interseca attraverso diversi periodi temporali, da “cinque giorni prima” a “un anno prima”, passando da vari Paesi come Città del Messico, Kiev, Parigi, Praga ecc.
Riconosco in Carrisi una bravura incredibile nel riuscire, nei meandri della trama, a riprendere tutti i vari capi della matassa e creare un finale tanto sorprendente, quanto inaspettato.
E ciò mi obbliga (si fa per dire..) a leggere anche “Il suggeritore”!

 

Lo scrittore:
E’ nato nel 1973. Si è laureato in Giurisprudenza con una tesi su Luigi Chiatti, il «mostro di Foligno», per poi seguire i corsi di specializzazione in criminologia e scienza del comportamento. Nel 1999 ha iniziato l’attività di sceneggiatore per cinema e televisione. Fra le altre, ha scritto la sceneggiatura di Nassiriya – Prima della fine per Canale 5 ed è autore di soggetto e sceneggiatura della miniserie thriller Era mio fratello per Rai 1.
Il suo primo romanzo, Il suggeritore, venduto in 19 Paesi, ha raggiunto in Italia le 11 edizioni, è rimasto in classifica per oltre 30 settimane e ha conquistato il Premio Bancarella 2009 e più recentemente il prestigioso Prix Polar in Francia.
Carrisi, firma del Corriere della Sera e di Vanity Fair e opinionista su Canale 5 a Matrix, vive a Roma.
Qui la scheda de:

Il suggeritore