Antonio Grassi – Vernice fresca

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Antonio Grassi giornalista e scrittore, già responsabile della redazione cremasca del quotidiano La Provincia di Cremona. Ha pubblicato la trilogia Macramè, L’erba del diavolo, Il cuore batte ancora, romanzi gialli a sfondo sociale e due pamphlet su questioni ambientali: Golflandia e altre storie e Forte Apache. 
Il romanzo di Antonio Grassi, “Vernice fresca”, pubblicato per Libreria Dornetti Editore, tratta di biotecnologie, ingegneria genetica e bioterrorismo. Pone alcuni interrogativi sulla scienza e la ricerca. 
Per chi fosse interessato al genere, questa la trama:
Un fantasma aleggia sulla Terra: lo spettro della contaminazione biologica. La responsabilità della scienza è chiamata in causa nel quarto romanzo di Antonio Grassi che propone con Vernice fresca nuovi inquietanti scenari per il nostro futuro. Se infatti la scienza promette di regalarci utili e strepitose scoperte, è dai potenti della politica e dell’economia che deriva la scelta di una ricerca indirizzata al benessere di tutti, oppure alla catastrofe. Nel libro di Grassi la scienza in questione è la biotecnologia, promossa dall?immaginaria LgB (Life is good Bioresearch), “Moloch padano” di proprietà dei fratelli Tito, Lucio ed Elsa Zanica. A scatenare una sequela di eventi drammatici è la notizia di un presunto incidente di laboratorio occorso alla LgB con conseguente dispersione nell’aria di un virus altamente patogeno. La notizia viene diffusa dal gruppo ambientalista Gst (Gruppo salvaguardia territorio) e dal periodico La Tribuna, quotidiano del borgo a cinquanta chilometri da Milano, fotocopia di Crema, dove risiede il protagonista Duilio Cattaneo, uomo delle operazioni più delicate della LgB. L’intreccio della vicenda, ambientata nell’oggi, presto si rivela più intricato di un dedalo e più pericoloso del salto da un aereo senza paracadute; la trama si dipana grazie all’intervento di attori le cui vite si scontrano e si minacciano vicendevolmente.