Matteo Strukul – Regina nera

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Editore E/O Collana Sabot/age
Anno 2013
208 pagine – brossura

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downloadAndiamo incontro al destino. A viso aperto. Senza più niente da perdere. Che cosa possono toglierci ancora, a parte una vita che ci hanno già strappato? Lei è me e io sono lei. Siamo la stessa donna, tradita, picchiata, violentata. Una, dieci, cento, mille, un milione di volte. Qui come in qualsiasi altra parte del mondo.
Sonja Gamper era una ragazzina di vent’anni che se n’era andata di casa. Per essere ritrovata nella neve fresca in un bosco del Trentino Alto Adige, morta e con gli occhi cavati dalle orbite. Mila Zago, cacciatrice di taglie per la BHEG, l’agenzia segreta per la sicurezza europea, viene incaricata di catturare l’autore del massacro. Ma il caso è collegato ad un’altra vicenda: Laura Giozzet, prima candidata premier italiana per il Partito delle Donne, rientrava in albergo con la figlia Giulia dopo essere atterrata all’aeroporto Marco Polo di Venezia. L’aggressore, travestito da tassista, ha prima picchiato a sangue e poi sparato alla donna riducendola in fin di vita. Qualcuno ha deciso di chiuderle la bocca. Una donna a capo del governo? Piuttosto meglio un frocio, un negro, un ebreo!
Giulia, invece, sembra letteralmente svanita nel nulla.
Un nuovo capitolo per Mila Zago la quale, dopo la sua Ballata, dovrà scontrarsi con esaltati, politici e uomini fra le peggiori specie..
Romanzo di crescita per Matteo Strukul, come struttura della trama e come evoluzione del personaggio.
Una donna che mi aveva colpita sin dall’inizio per la straordinaria forza, alimentata dallo stesso dolore che l’ha forgiata. Un passato di violenze e abusi dal quale non riesce a divincolarsi, veicolo di rabbia e di energia. E anche in questo romanzo nel quale, ingaggiata dalla BHEG per scoprire il colpevole dell’omicidio di una ragazza, si imbatte in una setta di fanatici esaltati dediti alla riscoperta delle radici dell’uomo e alla superiorità dell’uomo sulla donna. Prendevano spunto dai Nibelungenkrieg e le Valchirie, leggenda e fede assoluta delle tradizioni germaniche. Motivati dalle ragioni più bieche, riducevano le donne a schiave, oggetto di ogni genere di pestaggio o violenza, oltre a essere private di ogni volontà.
Uomini spietati e pronti a tutto, non consci appieno delle potenzialità del personaggio creato da Matteo, un angelo vendicatore in difesa di ogni donna abusata, sottomessa, stuprata.
E se Mila de La Ballata mi aveva ricordato Uma Turman in Kill Bill, un noir alla Tarantino molto fumettoso – seppur violento e crudo – e forse più rivolto ad un pubblico più giovane – in Regina nera Mila è molto concreta, riflettendosi nelle storie delle donne che hanno subìto le stesse violenze, vittima anch’essa, quindi assolutamente reale. Coglie ogni sfumatura, fino all’essenza dell’atto brutale, simbolo di sottomissione.
Due IO narranti che non mi aspettavo, fortunatamente non in contrasto fra loro.
Lo scrittore è riuscito ad equilibrare una storia che esprime il fulcro della nostra società, specchiandosi in un Nordest corrotto e manipolatorio, che per sete di potere gioca con le vite degli altri. E lo ha fatto regalandoci un personaggio che molti vorrebbero fosse reale: una paladina delle ingiustizie, un’eroina dai Red Dreads che salva il mondo…ma chi salverà lei, anima tormentata e preda dei peggiori incubi?

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Lo scrittore:
Matteo Strukul è stato ospite in questo blog, sia con il romanzo precedente, La ballata di Mila, sia con un’intervista in cui si fa interrogare a lungo da me.
Scoperto da Massimo Carlotto, Matteo Strukul ha pubblicato per E/O Edizioni La ballata di Mila (vincitore del Premio speciale Valpolicella 2011 e semifinalista al Premio Scerbanenco 2011), e ha altresì scritto la sceneggiatura del fumetto Red Dread (Lateral Publish 2012), basato sulle avventure dell’eroina del suo primo romanzo, Mila Zago, disegnato da Alessandro Vitti e vincitore del Premio Leone di Narnia 2012 come miglior fumetto seriale italiano. Laureato in giurisprudenza e dottore di ricerca in diritto europeo dei contratti, collabora con Il Mattino di Padova, La Nuova di Venezia e Mestre e La Tribuna di Treviso. È inoltre ideatore e fondatore di Sugarpulp, movimento letterario veneto che ha ricevuto la benedizione di Joe R. Lansdale e Victor Gischler, nonché direttore artistico dello Sugarpulp Festival. Dirige Revolver, nuovo marchio editoriale di Edizioni BD dedicato al noir.
Vive insieme a sua moglie Silvia fra Padova e Berlino. Il suo sito internet è: www.matteostrukul.com. Potete scrivergli a matteo@matteostrukul.com.
La copertina di Regina nera è stata realizzata da Emanuele Ragnisco e Miklane.