Editore Guanda Collana I Narratori della Fenice
Anno 2009
377 pagine – ebook
Traduzione di Massimo Bocchiola
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Non riesco a non associare il nome di Irvine Welsh, scozzese classe ‘58 , al suo primo romanzo che lo ha fatto salire agli onori della cronaca letteraria: Trainspotting del 1993 – dal quale è stato tratto l’omonimo film del 1996.
Seguono gli altri romanzi del gruppo dei boys di Edimburgo Colla (2002), Porno (2003), Skagboys (2013) continuando con I segreti erotici dei grandi chef (2006), The Acid House (1999) (con l’omonimo film del 1998), Il Lercio (1998) con l’inevitabile trasposizione cinematografica Filth del 2013.
Crime, pubblicato in Italia da Guanda nel 2009, si potrebbe definire la “felice” prosecuzione de Il Lercio.
È come se Welsh avesse voluto fare ammenda per il non lieto fine di Bruce “Robbo” Robertson e avesse voluto riguadagnarsi posto in paradiso passando dal purgatorio in terra di Raymond “Ray” Lennox, il trentacinquenne ispettore della squadra Reati gravi di Edimburgo.
Tra il caldo vacanziero di Miami e il freddo umido lavorativo di Edimburgo, pare non esserci la distanza dell’Oceano Atlantico, il nostro “eroe” non stacca dal lavoro, il suo istinto da sbirro non lo abbandona e la sua fidanzata Trudi non riesce a strapparlo dalle sue ansie, dai suoi turbamenti, dalle sue pillole, dall’alcol e dalla cocaina.
Da un diverbio con Trudi, Ray ha lo sfortunato incontro con Robyn, Starry, Lance e Johnnie che lo catapultano inevitabilmente nell’orribile mondo della piccola Tianna.
Il nostro Ray vede negli occhi di Tianna il riflesso di se stesso all’età di 11 anni e non può e non riesce a sottrarsi dal prenderla sotto la sua ala protettrice.
Inizia un viaggio in macchina tra le due coste della Florida; un viaggio lungo più di una vita. Il lontano passato del piccolo Raymond, il passato recente dell’ispettore Lennox ed il torbido e infernale presente della piccola Tianna.
Tutti i personaggi hanno qualcosa da nascondere, nessuno escluso, piccoli e grandi segreti che li rendono reali… difetti, bugie, inganni e nefandezze che li fanno diventare individui veri, i nostri “bravi vicini di casa”, e non personaggi nati dal genialità di Welsh.
La penna è veloce, non lascia margini e tempo all’immaginazione perché il libro ti sfugge di mano così rapidamente che i colpi di scena avvengono con una velocità tale che alla fine del romanzo non puoi fare a meno di averli ancora in testa, mentre stai guidando o sei nel tram per andare a lavoro, mentre stai facendo la doccia o scegliendo la marca dello yogurt al supermercato.
Si, consiglio la lettura di questo libro, in tutte e quattro le stagioni dell’anno e se volete dare un volto al nostro Ray Lennox vedetevi Filth.
Massimiliano Mancuso
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Lo scrittore:
Irvine Welsh, nato in Scozia, si è trasferito a Chicago dopo aver vissuto e lavorato a Edimburgo, Amsterdam, Dublino e Londra. Letteralmente esploso nel 1993 con Trainspotting, romanzo – e film di culto di Danny Boyle, dopo essere stato «il capofila della chemical generation» e successivamente «il Céline degli anni Novanta», Welsh è diventato uno degli autori più amati dal pubblico europeo. Energia, intelligenza, inventiva linguistica, spregiudicatezza, humour nero, gusto per l’eccesso, oscenità, nichilismo spietato sono alcuni dei molti ingredienti che Welsh ha saputo mescolare e che hanno reso assolutamente unico l’estremismo narrativo dei suoi formidabili romanzi. Da un racconto di Acid House è stato tratto l’omonimo film di Paul McGuigan