Edizioni Newton Compton / Collana Nuova Narrativa Newton
Anno 2017
Genere Thriller
475 pagine – rilegato e ebook
Traduzione di A. Biavasco e V. Guani
[divider] [/divider]
Uscito nel 1980 con Mondadori, il romanzo di Carr non fece grandissimo rumore. Invece ora, complice la bellissima serie prodotta da Netflix con la regia di Jakob Verbruggen, il romanzo gode di un notevole successo e di molte traduzioni. In Italia è pubblicato da Newton Compton. Con il sogno, cioè con la promessa di un castello incantato dove avranno pane e pace, l’assassino irretisce i miseri prostituti bambini che popolano i bordelli omosex della New York del 1896. Non è difficile, dalle bassezze in cui si vendono, farli salire con lui sopra i tetti della Grande Mela in costruzione e in espansione… è semplice per lui ucciderli, cavar loro gli occhi, maciullare i loro resti e abbandonarli allo scempio dei rapaci sparendo nel nulla.
Ma chi è? Come trovare il serial killer tra le migliaia di anime disperate?
I potentati cittadini sembrano indifferenti, visto che le vittime sono rejetti della società, considerati solo carne da usare, gettare e dimenticare. New York: grattacieli, ponti ed edifici mastodontici in costruzione, avenue e street intasate di carrozze e di persone che vanno avanti e indietro, creando lo stesso caotico effetto multicolor della follia metropolitana della Grande Mela dei giorni nostri. Anche allora non tutto splende come nella stellare Fifth avenue, anche allora i quartieri bassi appaiono sporchi e sordidi, abitati da disperati e affamati disposti a tutto per pochi spiccioli. La criminalità organizzata controlla il traffico sessuale, grazie al compiacente e prezzolato permesso della Polizia corrotta. Gli agenti fungono da tutori non dei cittadini bensì dei tenutari dei numerosi bordelli etero e omo. Theodore Roosvelt, il futuro presidente, è da poco stato nominato capo della Polizia. Roosvelt vuole riformare, ma non ha terreno facile e si trova per le mani il caso particolarmente spinoso del killer dei prostituti bambini.
Questo fa da sfondo al racconto di John Moore, (interpretato nella serie da un ottimo Luke Evans),l’io narrante della vicenda. É un giornalista e illustratore, rampollo dell’alta borghesia newyorkese. Un personaggio cui subito ci si affeziona perché se ne percepiscono la purezza e la sensibilità, nonostante sia bevitore e frequentatore di prostitute. Moore vive con la nonna, in una casa pizzi e merletti di stampo vittoriano, in attesa di innamorarsi davvero e mettere la testa a posto. Una notte il nostro viene urgentemente prelevato da casa da Laszlo Kreizler. Lazlo è un suo compagno di studi, un alienista che dirige un ospedale psichiatrico e si tiene in casa alcuni dei pazienti che è riuscito a curare, e che gli sono per questo molto affezionati. Kreizler non è ben visto nella società; i suoi metodi sono troppo moderni, e la sua personalità non è tra le più concilianti. John viene portato sulla scena di un delitto aberrante e mostruoso: il cadavere di Giorgio Santorelli, un giovane prostituto di origini italiane, è stato orribilmente mutilato e abbandonato in un luogo impervio della città. Sulla scena del crimine è presente anche Roosvelt, a sua volta amico di Lazlo.
Con la protezione di Roosvelt, John Moore, Lazlo Kreizler e Sara Howard, (nella serie tv Sara ha il volto di Dakota Fanning) la prima investigatrice donna della polizia di New York, insieme con altri due colleghi ebrei, formano una squadra speciale, che agisce in modo segreto, e ha la finalità di catturare il serial killer dei giovani prostituti. La squadra è osteggiata dalla criminalità organizzata e anche dalla polizia. Siamo in epoca positivista e la scienza investigativa muove i suoi primi stentati passi. Lombroso e altri criminologi, citati con sapienza nel testo, formulano le loro teorie e Kreizler basa l’inchiesta su queste nuove metodologie. La squadra di Lazlo si pone all’avanguardia per i tempi, adotta la tecnica delle impronte digitali, l’introspezione psicologica, l’analisi grafologica, la statistica e il lavoro di équipe. Il tutto tra gli sberleffi della polizia e le solite remore che accompagnano sempre il nascere del ‘nuovo’. Lo svolgersi della vicenda non ha una particolare originalità, ma sia nel romanzo sia nella serie, gli avvenimenti risultano incalzanti e le figure dei protagonisti riescono ad appassionare il lettore. Lazlo Kreizler, in particolare, viene tratteggiato con sapiente ambiguità: sai che agisce nel giusto, ma non riesci a fidarti totalmente di lui fino a che…
Anche l’amore, che ha un suo spazio, non viene descritto in modo scontato e stucchevole. Il personaggio di Sara è riuscitissimo, in un sapiente miscuglio di fascino e intelligenza la giovane poliziotta cerca di portare avanti anche la causa femminile. I colleghi maschi la osteggiano e non la vogliono, sono volgari e allusivi, ma lei tira dritto. Tra l’altro: nella serie Sara indossa degli abiti bellissimi, forse non comodi in caso di inseguimenti appostamenti o scazzottamenti, ma davvero favolosi…
La visione della serie televisiva amplifica la qualità del romanzo. La ricostruzione storica e i costumi sono impeccabili, la recitazione a livelli altissimi e le atmosfere perfette.
Da leggere e da vedere.
Elena e Michela Martignoni
[divider] [/divider]
Lo scrittore:
Caleb Carr è un autore americano e uno storico militare. Ha scritto in tutto dieci libri, tra cui L’alienista, vincitore di numerosi premi e diventato un bestseller internazionale tradotto in oltre 24 Paesi, diventato presto una serie.