Editore Einaudi / Collana Stile libero big
Anno 2018
Genere Giallo
152 pagine – brossura e ebook
Traduzione di Katia De Marco
[divider] [/divider]
Non c’è posto più sicuro della propria casa. Il luogo dove riusciamo ad essere noi stessi. Dove ci sentiamo protetti e circondati dall’affetto delle persone con cui dividiamo ogni singolo giorno della vita. Ma non si tratta solo di amore. Con il tempo, si solidificano a sostenere le pareti di questo rifugio altri sentimenti. Il rispetto. La stima. La fiducia. La complicità. La sincerità. La responsabilità. E, quando anche uno o più di questi sostegni viene a mancare, quello che avevi costruito con impegno e caparbietà, credendoci fortemente, finisce per essere distrutto. E quelle pareti, dalle quali ti sentivi protetta, minacciano di imprigionarti. E così, mentre fuori la vita continua senza cedimenti, dentro senti che tutto ti è crollato addosso. E nessuno se ne accorge. E da solo non ce la fai. E ti serve qualcuno che dia voce alle tue ragioni. Qualcuno che ti dia una mano, a ricostruire. O a finire di distruggere.
Camilla Läckberg abbandona i suoi soliti personaggi per raccontarci un’altra storia. Lo fa con un libro, “Donne che non perdonano”, edito da Einaudi, dove non c’è spazio per altro. Dove possiamo sentire la voce di ognuna delle tre protagoniste esplodere fuori dalle pareti della propria casa per aprirci gli occhi su quello che potrebbe succedere anche vicino a noi. Quello di cui magari intuiamo qualcosa, ma verso cui ci rifiutiamo di guardare. Perché è più facile. Perché è più comodo.
Ingrid è moglie e madre. Era una giornalista ma ha rinunciato alla sua carriera per nutrire il sogno della famiglia, investendo ogni energia nelle persone che ama. E quando scopre che il marito la tradisce, sente quella realtà sbriciolarsi tra le mani. Ma lo sgomento e la disperazione non la portano ad arrendersi ma verso un sentimento meno nobile, ben più potente e definitivo: la vendetta.
Birgitta è moglie e madre. Fa la maestra e le mancano circa due anni alla pensione. Scopre di essere malata e la possibilità di morire cambia le carte in tavola. Non è più disposta a sopportare quello che da anni succede tra le mura della sua casa. Si ripeteva che lo faceva per amore dei figli, dimenticandosi così di se stessa, nascondendosi dietro ad una facciata di perbenismo. Ma ora che sente che la fine è vicina, che non ha niente da perdere, il suo desiderio di rivalsa si prende tutto lo spazio possibile.
Victoria è straniera. È giovane. Ha un passato piuttosto movimentato dal quale è dovuta fuggire. E spesso, per inseguire le buone intenzioni, si sceglie il modo sbagliato. Ha trovato un uomo in un sito internet ed è volata in Svezia per diventarne la moglie. Fin da subito non è stato come si era immaginata, ma molto peggio ed è finita per diventare prigioniera del suo sogno. Ora desidera tornare ad essere libera. E forse esiste solo un modo perché questo accada.
Tre donne. Tre storie diverse che finiranno per incrociarsi. Perché c’è un limite a quello che si riesce a sopportare. E non si può essere certi di quelle che saranno le reazioni nel momento in cui quel limite verrà superato.
Camilla Läckberg, attraverso una trama perfetta, ci regala un romanzo dove gli intenti, per quanto estremi, arrivano al compimento, non senza ostacoli e imprevisti che ci fanno tirare il fiato. Un romanzo che ho percepito anche come una provocazione in quanto, al di fuori delle pagine di un libro, ci sono modi più ragionevoli di aggiustare una situazione familiare che va a rotoli, per parare i colpi del destino, per fuggire da una realtà che ci va stretta. Certo ci vuole coraggio, e a volte anche una buona dose di incoscienza, ma per quanto il cambiamento possa sgomentare, ci sono cose che diventano necessarie se vogliamo riuscire a vivere, invece di sopravvivere.
“Donne che non perdonano” è un romanzo breve, dove non si sprecano le parole. Una volta iniziata la lettura, sarà impossibile frenarsi. L’attenzione è carpita sin dalle situazioni iniziali, quando la maschera della normalità cade dalla faccia dei protagonisti per sfracellarsi sul muro della realtà. E niente è più come sembra. I personaggi, man mano che vengono tratteggiati, ci danno l’impressione di conoscerli da sempre e di sapere tutto di loro. Le situazioni, per quanto incredibili, diventano concrete ai nostri occhi. Non manca la tensione. E l’incedere, a volte più velocemente, a volte con più calma, in quella zona d’ombra dove s’incontrano e si scontrano i lati più luminosi e quelli più bui dell’animo umano, diventa irresistibile. Anche se quello che vediamo ci spaventa, non è più possibile distogliere lo sguardo.
Federica Politi
[divider] [/divider]
La scrittrice:
Jean Edith Camilla Läckberg Eriksson è cresciuta a Fjällbacka, un paese sulla costa ovest della Svezia dove ambienta preferibilmente le sue storie e dove visse anche Ingrid Bergman.
Prima di diventare una delle più celebri e vendute autrici di polizieschi della Svezia, ha lavorato per diversi anni nel marketing.
Oggi, madre di due figli, vive a Stoccolma dove continua a scrivere la sua fortunata serie tradotta in moltissimi paesi, che ha venduto finora nel mondo più di sei milioni di copie.
Dal primo episodio della serie (La principessa di ghiaccio, scritto nel 2002 ed edito in Italia da Marsilio nel 2010), vincitore in Francia del Grand Prix de Littérature Policière, viene realizzato un film, il primo di una serie di successo in Svezia.
Tra gli altri titoli: Predikanten – Il predicatore (2004, edito in Italia da Marsilio nel 2010), Stenhuggaren – Lo scalpellino (2005, edito da Marsilio nel 2011), Olycksfågeln – L’uccello del malaugurio (2006, Marsilio 2012), Tyskungen – Il bambino segreto (2007, Marsilio 2013), Sjöjungfrun – The Mermaid (2008), Fyrvaktaren – Il guardiano del faro (2009, Marsilio 2014),
Il segreto degli angeli (Marsilio, 2015), Tempesta di neve e profumo di mandorle (Marsilio, 2015), Il domatore di leoni (Marsilio, 2016).