Margery Allingham – Nel fumo di Londra

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Margery Allingham nacque a Ealing, Londra, nel 1904 in una famiglia appassionata di letteratura. Autrice di Il premio del traditore (Bollati Boringhieri, 2016), pubblicò il suo primo romanzo, Blackkerchief Dick, nel 1923 all’età di diciannove anni. La sua prima detective story uscì a puntate sul «Daily Express» nel 1927, con il titolo The White Cottage Mystery. Il primo romanzo, The Crime at Black Dudley, è del 1929: compare qui Albert Campion, all’inizio un personaggio secondario, ma che riscosse così tanto successo presso i lettori che la Allingham decise di renderlo il protagonista di altri diciassette romanzi, che continuò a pubblicare per tutti gli anni sessanta. Presso Bollati Boringhieri è uscito anche Morte di un fantasma (2017).

Per Bollati Boringhieri, disponibile dal 21 marzo nelle librerie, il nuovo romanzo del quale vi riportiamo la sinossi:

Una nebbia impenetrabile avvolge le strade di una Londra faticosamente impegnata nella ricostruzione post-bellica. Una situazione di caos perfetta per pianificare un violento omicidio. Albert Campion, detective gentiluomo, è sulle tracce di un uomo misterioso che, nelle fotografie in cui è ritratto, sembra assomigliare incredibilmente al marito, morto, di una delle vedove di guerra più in vista della società londinese, una donna che peraltro si è appena riavuta faticosamente dal lutto, intraprendendo una nuova relazione. L’ultima fotografia porta anche una scritta in stampatello sul retro che chiede un incontro alla stazione. La vedova, Albert Campion e il Chief Inspector di Scotland Yard vanno all’appuntamento: si presenta un uomo vestito e truccato come il defunto Martin, che però viene facilmente smascherato dai poliziotti e portato alla stazione di polizia. L’impostore viene successivamente trovato morto, nei pressi della casa del padre della vedova. Il morto indossa una giacca di cuoio che il padre credeva custodita in casa sua… La polizia trova altri tre cadaveri, pugnalati. Ma la discesa di Campion nei recessi del crimine rivela scenari molto più sinistri di un semplice ricatto. Ambientata nella classica fumosa Londra dell’età d’oro della crime novel, il romanzo è forse il più elegante e sofisticato dell’autrice. Il ritratto più puro della malvagità dell’uomo.