Editore I Buoni Cugini Editori / Collana Sbirri e sbirrazzi
Anno 2019
Genere Giallo/poliziesco
294 pagine – brossura
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È sempre complicato mantenere a lungo un segreto. Se poi i segreti sono più di uno, le cose possono finire con lo sfuggire letteralmente di mano e far crollare impalcature che con loro si portano detriti e polvere, verità ingestibili e labirinti emotivi da cui non si riesce più a scappare.
Intrecci di storie quasi sempre significa anche intrecci di persone. Di vite. Di famiglie.
Il maresciallo Nunzio Piscopo viene chiamato sulla scena di un crimine alquanto insolito, l’assassinio di Vito Greco, ucciso a colpi di pistola nel suo negozio. In quell’ambiente particolarissimo si potrebbe ipotizzare qualsiasi cosa, dalla rapina andata a finire male a una vera e propria esecuzione magari per uno sgarro. Ma non è l’ipotesi di reato a lasciare esterrefatti gli inquirenti, bensì la presenza della pistola di ordinanza del maggiore Spada accanto al cadavere del gioielliere. E considerato che nel negozio sembra non essere stato rubato un bel nulla, allora il mistero della barbara uccisione prende davvero un risvolto particolare. Inoltre, il maggiore non tentenna neanche un attimo ad ammettere che quell’arma è sua e nonostante le manifestazioni di stima e fiducia dei suoi uomini sembra prontissimo a assumersi qualsiasi responsabilità emerga sulla sua persona. Nunzio Piscopo non avrà vita facile per riuscire ad arrivare alla verità e soprattutto scoprirà che per interposta persona sono tante le cose che si possono fare, nella vita pubblica ma anche in quella privata di molte persone.
Monica Bartolini dà vita a un poliziesco che non teme nessun confronto con i best seller internazionali perché, oltre a costruire una trama che tiene alla perfezione, ci aggiunge un brio e una vivacità di stile e linguaggio che alla fine solo gli autori italiani più ispirati sono in grado di imbastire. Per interposta persona non è solo un bel giallo, ma è una sorta di manuale per riflettere sulla natura dell’uomo e sui suoi impulsi più primari. Le pagine più belle, infatti, sono quelle che affrontano le mancanze emotive e i vuoti sentimentali. Pagine che fanno da traino a una azione che non è mai fine a sé stessa, ma che viene saggiamente spalmata dall’autrice attraverso una indagine che scava e rimesta in misteri e azioni in cui l’interposta persona sembra doversi occupare oltre che della propria vita anche di moltissimo altro. Tensione e psicologia quindi in questo interessante romanzo, ma anche la possibilità per i lettori di ritrovare uno personaggio unico e particolare come Nunzio Piscopo che dopo aver appassionato i lettori con le avventure precedenti torna in una indagine che lo vede, se possibile, ancora più protagonista come carabiniere e come uomo.
Antonia del Sambro
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La scrittrice:
Monica Bartolini è autrice di romanzi e racconti gialli, declinati in tutte le gradazioni possibili di noir. Interno 8 (Albatros-Il Filo editore, 2008) è stato il suo primo romanzo edito. Ha collezionato numerosi piazzamenti a concorsi di narrativa gialla, tra cui spiccano “Giallocarta”, “Carabinieri in Giallo” (Tanti auguri, maresciallo!) è stato pubblicato sul Giallo Mondadori n. 3009 a luglio del 2010) e “Gran Giallo a Castelbrando” Con il racconto Cumino assassino ha vinto il Gran Giallo Città di Cattolica, nell’ambito della XXXVII edizione del MystFest. Nel giugno 2010 ha anche pubblicato con Colosseo Editore un libro di narrativa dal titolo Ti ricordi, amore mio? quindici racconti sul tema del ricordo, concepiti come preziose didascalie a foto scattate dalla stessa Autrice. Il numero 3019 dei Gialli Mondadori del 2/12/2010 contiene al suo interno il racconto vincitore a CattolicaCumino assassino, giudicato dalla Giuria miglior racconto giallo di ambientazione italiana dell’anno. Nel maggio 2011 con il racconto Al comma 4 dell’art. 612-bis ha guadagnato la seconda posizione alla II edizione del Gran Giallo a Castelbrando e ad ottobre dello stesso anno ha vinto il Premio speciale per il racconto giallo Secondo grado nell’ambito della VIII edizione di Delitto d’Autore. Finalista al Premio Tedeschi 2011 con il romanzo Le geometrie dell’animo omicida. Collabora alla diffusione del morbo giallo predisponendo recensioni di libri per i siti Thriller Cafè e Wlibri e andando a leggere i suoi libri gialli preferiti nelle scuole italiane, secondo il progetto Piccoli Maestri, una scuola di lettura per i ragazzi.