Piergiorgio Pulixi – L’isola delle anime

3107

Editore Rizzoli / Collana Nero Rizzoli
Anno 2019
Genere Noir
445 pagine – brossura e epub

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La lettura del nuovo romanzo di Piergiorgio Pulixi, è una vera e propria esperienza emotiva, un viaggio cognitivo che parte dall’uso di parole ricercate, attente, puntuali che utilizza per descrivere i luoghi, le situazioni, le passioni, e prosegue con la storia dell’Isola, una storia millenaria che evidenzia non solo l’amore dell’autore per la sua terra, ma anche la ricerca e lo studio accorto e preciso della demologia sarda. Il linguaggio in certi paragrafi è quello della poesia, una poesia che si insinua nella mente del lettore inducendolo a riflettere su di sé e sul peso/sul valore dei propri sentimenti.

Sin dalle prime pagine il racconto evidenzia una divisione in due plot: il primo comincia con la scomparsa di una ragazza, Dolores Murgia, che dunque aprirà i casi legati ai delitti insoluti della questura di Cagliari; il secondo è strettamente legato al millenario culto della Dea Madre ancora presente in Barbagia, conducendo chi legge nella storia e nelle tradizioni di questo popolo tanto refrattario alle influenze esterne. I due plot sono necessari per comprendere lo svolgersi delle vicende e l’autore le ha “offerte” con accudienza, con delicatezza ma anche con una certa durezza, necessaria per descrivere alcune vicende. Dopo Anna Bellini (protagonista di Lovers Hotel, audiodramma distribuito da Audible), Carla Rame (apparsa nell’antologia L’Ira di Venere) e Rosa Lopez (conosciuta in Lo Stupore della notte) Pulixi si cimenta nuovamente con protagoniste donne: Eva Croce (proveniente dal “continente”) e Mara Rais (ispettore capo della questura di Cagliari). Due donne molto diverse per carattere e indole ma che troveranno nella diversità un completamento naturale, un’endiadi che le condurrà non solo ad avere una forte intesa ma anche a stringere un legame personale molto forte.

La collaborazione tra le due donne comincia su esplicita richiesta del commissario capo Farci, un uomo amante del suo lavoro e incline a venire incontro ai suoi collaboratori, quando l’ex poliziotto Moreno Barrali, venuto a conoscenza della scomparsa della giovane Dolores Murgia, chiede di riaprire dei vecchi casi insoluti relativi al ritrovamento dei cadaveri di due ragazze non identificate rispettivamente nel 1975 e nel 1986, entrambe ritrovate nel giorno dei morti e che con la Murgia, intende vendicare una volta per tutte la morte delle giovani. Ma c’è un motivo più profondo della voglia di giustizia: il fallimento di un’indagine che non porta alla risoluzione del caso costituisce la condanna più grande che possa capitare a un poliziotto. A Volte è il punto di non ritorno (cit.). Da questo momento in poi la narrazione evolve con un ritmo crescente talvolta intervallato dalle vicende dei Ladu, gli abitanti della zona più selvaggia e tradizionale della Sardegna, o dalle “uscite acide” di Mara Rais, fino al colpo di scena finale, imprevedibile, inatteso, amaro. La scelta dell’autore di usare la prima persona solo nel prologo e nell’epilogo, dando voce rispettivamente a Mara Rais e a Eva Croce, è a mio parere un ottimo modo per entrare subito in confidenza con il pubblico: è come se le protagoniste confidando i propri pensieri vogliano creare una certa complicità con il lettore.

Come per tutti i suoi personaggi, l’autore delinea con poche descrizioni le caratteristiche fisiche dei protagonisti lasciando al lettore il compito di creare, attingendo al personale immaginario, i particolari degli attori, tuttavia la precisione nel descrivere le personalità e le inclinazioni caratteriali non lascia spazio ad alcuna immaginazione evidenziando quanto l’autore conosca la psicologia umana e quanto l’abbia indagata.
Infine ho trovato molto raffinata la scelta di introdurre ogni sezione del libro citando scrittori autorevoli come D.H. Lawrence ma soprattutto i grandi della letteratura sarda: Marcello Fois, Sergio Atzeni e Salvatore Satta. Conoscendo buona parte della produzione letteraria di Piergiorgio Pulixi, credo di poter affermare che con questo romanzo abbia superato se stesso.

Luciana Fredella

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Lo scrittore:
Piergiorgio Pulixi, nato a Cagliari nel 1982, vive a Londra. Ha pubblicato Perdas de Fogu (Edizioni E/O 2008), L’albero dei Microchip (Edizioni Ambiente 2009), Donne a perdere (Edizioni E/O 2010) e la serie poliziesca iniziata con Una brutta storia (Edizioni E/O 2012) e La notte delle pantere (Edizioni E/O 2014).