Editore Skira / Collana Narrativa Skira
Anno 2019
Genere Thriller
509 pagine – brossura e epub
[divider] [/divider]
Due mani per due binari storici per una trama gialla arricchita da coltissime citazioni storico-artistiche-letterarie in un continuo gioco di fioretto tra i personaggi. Un cold case da risolvere che ipotizza la diabolica ragnatela di un antico delitto, supposto, immaginato, sempre occultato con il pietoso velo della morte per malattia. Malaria, pareva. Oppure? Tante sono state le ipotesi sulla morte del genio maledetto Michelangelo Merisi detto Caravaggio. La sua storia o leggenda è stata scritta, studiata, sviscerata, immaginata da tanti scrittori. Ma se fosse stato veramente ucciso? E se sì, perché? E da chi? Tanti volevano, anzi pretendevano la morte del più sfacciato, sbalestrato e forse corrotto genio seicentesco. E non basta perché per secoli poi ci fu il quasi oblio della sua arte. Famoso e ammirato in vita, Caravaggio infatti fu quasi completamente dimenticato nei secoli successivi alla sua morte. Il suo modo duro e crudo di rappresentare la realtà fu utilizzato per denigrarne il valore e la memoria. Questo lungo periodo di oblio fu interrotto solo a metà del XX secolo e la grandezza della sua opera fu unanimemente riconosciuta grazie al contributo di alcuni dei più importanti storici d’arte, soprattutto Roberto Longhi, che mise in luce la sua importanza nello sviluppo della moderna arte pittorica e la sua grande influenza sull’arte europea dei due secoli successivi.
Oggi il valore di un Caravaggio sui mercati dell’arte, aperti o sotterranei (che, ricordate, avranno grande peso nella narrazione) – è asceso a vertici inimmaginabili. Ma anche uno dei pittori del quale si contano forse il maggior numero di copie dei suoi dipinti. Molte addirittura eseguite da lui per venderle a diversi committenti. Dicevamo prima che la morte del pittore maledetto è controversa, addirittura non si è neppure certi della esatta data. Si sa solo che morì in Maremma…vicino a Port’Ercole…. Già! E allora questa volta gli autori si sono divertiti a creare intorno a quella morte un vero e proprio cold case che, dipanandosi subdolamente, oltre a smascherare i veri responsabili della sua morte, riuscirà anche a squarciare il velo su uno dei più sporchi casi di corruzione e malaffare all’interno del Vaticano. Una grande splendida mostra da organizzare a Roma, da Dante Hoffmann. Ottimo critico d’arte, gay, tormentato, ipocondriaco e coltissimo, appoggiato dalle alte sfere Vaticane nella persona del cardinale Bergero, di nobili lombi, raffinato intenditore e collezionista. La mostra, un grande evento mediatico, esibirà solo celeberrime copie di dipinti del Caravaggio. Ma il giorno stesso dell’inaugurazione, un breve black-out e proprio la copia di Il Martirio di Sant’Orsola, famosissima opera del Caravaggio da lui dipinta poco prima di morire e ritenuto da molti una possibile denuncia del suo assassinio, viene trafugata.
Nell’intento di ritrovarla, il critico Dante Hoffman è costretto a immedesimarsi fino in fondo nella vita e nella psiche del grande pittore e, mentre tenterà anche di risolvere l’enigma e decifrare un prezioso indizio vergato dietro il Martirio, si troverà coinvolto in una corsa contro il tempo, attanagliato dal contenuto accusatorio di inspiegabili lettere e di documenti sulla oscura morte del pittore, celati nei secolari meandri dell’Archivio Segreto Vaticano. Ma poi, e soprattutto per salvare se stesso dovrà trovare il modo di sfuggire all’orrenda trappola che sta per chiudersi su di lui. Un diabolico piano predisposto per eliminarlo, servendosi delle stesse “armi” letali, usate per uccidere Caravaggio. Un giallo molto coinvolgente, strettamente legato al mistero della morte di Caravaggio. Forse uno dei misteri più stuzzicanti della storia dell’arte. Una trama molto articolata che alterna il racconto attuale in presa diretta con i flash back che ricostruiscono la vera vita del Caravaggio e i suoi tanti tormenti. Frutto di quattro anni di studio e di una meticolosa ricerca, il romanzo si avvale di una cornice storica accuratissima, di numerose e coltissime citazioni letterarie e di una perfetta e puntuale ricostruzione artistica della opere citate. “L’ultimo respiro del corvo” intercala in oltre cinquecento pagine arte, storia, letteratura antica e moderna e indovinati sprazzi di fantasia a fatti veri della vita di Caravaggio, svelando inediti e pericolosi retroscena, con un coinvolgente intreccio da romanzo giallo. E se si vuole scoprire cosa, come e perché, leggetelo, perché vi farà trattenere il fiato fino all’ultima pagina.
Patrizia Debicke
[divider] [/divider]
Gli scrittori:
Silvia Brena, scrittrice, giornalista, con una lunga esperienza di direzione di importanti testate femminili, è autrice di saggi su tematiche correlate al mondo femminile e romanzi per teenager. Insegna content creation e scrittura strategica presso l’università Cattolica di Milano. È Ceo di Network Comunicazione, agenzia specializzata nella creazione di contenuti.
Lucio Salvini, giornalista e autore televisivo, è stato direttore generale della Ricordi per diciassette anni e amministratore delegato della Fonit Cetra per un decennio. Ha pubblicato La Filibusta con Franco Franchi e Tinin Mantegazza e, per Skira, Non erano solo canzonette.