Editore Marsilio / Collana Farfalle
Anno 2019
Genere Giallo
244 pagine – brossura e epub
La vendetta, il mistero, l’affascinante femme fatale contesta. Non dovrebbe necessitare di altro un buon giallo che si rispetti. Ma a volte l’ispirazione autoriale è più ampia e complessa e il lettore si trova davanti a pagine di puro intrattenimento letterario dove la trama si concede parentesi rosa, umoristiche, brillanti, e di grande intrigo narrativo. Il risultato sono pagine di virtuosismo puro da leggere con gusto e coinvolgimento, dove anche riflettere fa parte della bellezza del libro.
Bruno, uomo inviso a tutti, scorbutico e aggressivo viene trovato annegato in una cisterna. Lui e suo fratello Renato gestiscono insieme un agriturismo rinomato e quindi l’umo è molto conosciuto. Al ritrovamento del corpo sono in tanti a pensare a una disgrazia dato che a Bruno piaceva e molto alzare il gomito. Ma il maresciallo Giuseppe Buonanno, detto Beppe per gli amici sospetta subito che la morte per annegamento con molta probabilità non è affatto una disgrazia. Il fatto è che in quella torrida e languida estate delle Langhe piemontesi al confine con la Liguria al povero maresciallo di cose strane ne stanno succedendo un bel po’. Infatti, prima che si scoprisse il corpo senza vita di Bruno qualcuno aveva iniziato a rubare oggetti di uso comune così da un giorno all’altro, cosa in sé non grave, ma dato che quella è una piccola comunità dove si conoscono e frequentano tutti, la cosa appare più che insolita. Beppe, intanto, comprende che senza prove e senza indizi validi per scoprire perché Bruno ha fatto quella fine deve armarsi di pazienza, fiuto e tempo. Il mistero è grande e sembra raccogliere dentro di sé infiniti rebus che la piccola ma variegata comunità gestisce con cura.
Un applauso sentito a Gianni Farinetti che fa del giallo classico all’italiana una sorta di canovaccio antico da commedia dell’arte e su questo fa agire e interagire i personaggi più insoliti, originali, arditi (nel senso di brillanti, non nel senso dannunziano) e che incantano i lettori fin dalle prime pagine. Come non innamorarsi infatti di Oliviero de Sanfront, di Tatiana e Mircea, di Bimba e Rosanna? La trama gialla, pur carina e gradevole, impallidisce in confronto con la costrizione dei personaggi del libro, delle loro caratteristiche e sfumature e perfino del loro modo di esprimersi.
La bella sconosciuta parte da un assunto molto semplice: trovare la causa della morte di un uomo antipatico a tutti, per poi definirsi in qualcosa di assolutamente altro dove le location e le persone che le abitano acquistano forza e carattere a mano a mano che la trama si dipana e che la storia prende vita non solo da suspense e inchiesta ma da dialoghi e pensieri, idee e racconti.
Un romanzo che diverte ancora prima di appassionare e che avvince perché non ha nulla di scontato, neppure nello stile e nel linguaggio dell’autore. Un libro da scegliere assolutamente per qualche ora di intrattenimento più che piacevole nelle vacanze.
Antonia del Sambro
Lo scrittore:
Gianni Farinetti vive fra Torino e le Langhe. Copywriter, sceneggiatore e regista (ha realizzato alcuni documentari e cortometraggi), Gianni Farinetti ha esordito in narrativa nel 1996 con il romanzo Un delitto fatto in casa (Marsilio), con cui ha vinto il Premio Grinzane Cavour, Il Premiere Roman di Chambery e il Premio Città di Penne. Nel 1998 ha vinto il Premio Selezione Bancarella con L’isola che brucia (Marsilio, 1997). Tra gli altri romanzi pubblicati troviamo Lampi nella nebbia (Marsilio, 2000), Regina di cuori (Marsilio, 2011), La verità del serpente (Marsilio, 2011), Prima di morire (Marsilio, 2014), Rebus di mezza estate (Marsilio, 2014) e Il ballo degli amanti (Marsilio, 2016) con il quale ha vinto il Premio NebbiaGialla per la Letteratura Noir e Poliziesca. I suoi romanzi sono tradotti nei maggiori paesi europei.