Patrizia Debicke Van der Noot – La gemma del Cardinale

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Editore TEA / Collana I grandi della TEA
Anno 2019
Genere Giallo storico
399 pagine – brossura e epub


Patrizia Debicke significa ‘I Medici’.
Non quelli più famosi di cui si è scritto e dissertato per secoli – e si disserta ancora – ma quelli meno conosciuti, non per questo però meno incisivi sulla storia di Firenze e della futura Italia.
Nessuno più, e meglio, della fiorentina Debicke ha trattato le figure meno note della dinastia medicea, dando loro voce e raccontando episodi tragici e amori difficili.
Il romanzo “La Gemma del cardinale” si apre a Palazzo Ridolfi, nell’ottobre del 1587.
E’ morto il duca Francesco I e, sorprendentemente, anche sua moglie, la bionda veneziana Bianca Capello, spira il giorno seguente.
Il cardinale Ferdinando, che gli succederà, si interroga su come sia morto il fratello e non può escludere che si sia trattato di un avvelenamento ben progettato (ricordiamo che i veleni andavano molto di moda all’epoca e non era facile come oggi rintracciarne la presenza e la tipologia, anche perché l’igiene e le conoscenze medico scientifiche scarseggiavano e distinguere tra malattie reali o intossicazioni, volute o meno, non era facile).

Il ritrovamento in un cassetto della propria scrivania di una bottiglietta contenente arsenico fa supporre al cardinale che di quell’assassinio, se dimostrato, potrebbe essere accusato proprio lui. Ferdinando invece è certo che il vero responsabile sia Piero, il fratello più giovane, il bubbone marcio che anni prima si era macchiato dell’assassinio della moglie…
Ecco che già dalle prime pagine si viene catapultati nel cuore di una truce vicenda famigliare che si intreccia con altre vicende politiche e sentimentali, e con le casate nobili del tempo, come i Gonzaga, i Colonna, i Farnese e il papato retto da Sisto V.
Ferdinando de’ Medici ha un amore infelice: la sua gemma è Clelia Farnese Cesarini che non ha potuto sposare, ma che gli ha dato un figlio, riconosciuto come Alessandro Cesarini. Il legame tra i due amanti è molto forte a dispetto della lontananza e delle difficoltà a incontrarsi in segreto, eludendo i sospetti del geloso secondo marito di Clelia, Marco Pio di Savoia.
A sostegno di Ferdinando arriva Giovanni de’ Medici il baldo fratellastro, alto e muscoloso, guerriero valoroso, uomo poliedrico e geniale, che sarà il suo scudo, il suo bastone, il suo messaggero e informatore.

Il romanzo inizia ad accelerare in un incalzare di avvenimenti tra inganni, complotti e tradimenti. Non mancano le sette segrete e i doppi giochi, ma nemmeno scene toccanti e tenere, che riguardano la piccola Giovanna Eleonora.
Molti sono i personaggi d’invenzione che partecipano alle vicende narrate: dalla giovanissima, disinvolta ed equivoca Palmeta che ha dato un figlio bastardo a un rampollo Medici per insinuarsi nella famiglia con scopi disonesti, al giovane eunuco Alizeth che nasconde, non solo un amore profondo per il suo padrone Ottaviano Colonna, ma anche un segreto che solo alla fine del romanzo verrà svelato, al medico turco Feisal che cura con le erbe e la saggezza che gli viene da lontano, a infidi servitori e religiosi di dubbia fede e moralità.
Il mosaico di scene e di colpi di scena dipinge un periodo storico complesso e affascinantissimo che spazia dalla Invincibile Armada di Filippo II all’Inghilterra dei Tudor.
Sempre ‘nobile’ (come d’altra parte è la sua persona) la scrittura della Debicke.

Autrice di grande esperienza, dipinge con sapiente pennello di romanziera non solo i luoghi – la cui aria ha respirato fin dall’infanzia – non solo l’epoca e i protagonisti – che ha studiato approfonditamente per anni – ma anche i sentimenti e i temperamenti dei personaggi che balzano vivi dalle pagine, avvincendo i lettori.
Una menzione a parte meritano le descrizioni dei luoghi fisici e degli abiti, minuziose ed evocative, e dei banchetti così ben raccontati e proposti da sentire sapori e profumi dei cibi uscire dalle pagine.
Un romanzo storico che invoglia a conoscere la Storia, avvincendo e commuovendo.

Elena e Michela Martignoni


La scrittrice:
Patrizia Debicke van der Noot, nata a Firenze, bilingue, grazie a una nonna alsaziana e agli studi compiuti all’università di Grenoble, ha sempre viaggiato molto e vive tra l’Italia e il Lussemburgo. Autrice di romanzi storici e di thriller, ha pubblicato numerosi libri.

www.patriziadebicke.com