Editore Newton Compton / Collana Nuova Narrativa Newton
Anno 2019
Genere Thriller
256 pagine – brossura e epub
“Mamma tu tieni ragione ma se ho da morire ch’io muoia per lei. Son contento di morire ma mi dispiace”.
Così cantava Ettore Pretolini, sceneggiatore, comico, drammaturgo, attore e compositore tra i più bravi e dotati del genere dell’avanspettacolo italiano della belle époque. E da lui e dalla passione per il suo teatro e per quel tempo andato che Max e Francesco Morini confezionano quello che probabilmente è, a oggi, il loro giallo più riuscito. Un romanzo ricco di ambientazione e drammaturgia, di personaggi insoliti eppure convincenti, di azione e di indagine, il tutto inserito in una Roma singolare e ancora bella da guardare e godere, una città da vacanze romane, di teatri storici e quartieri dove le case conservano ancora l’antico fascino di una volta.
E qui, in una casa museo dedicata a Pretolini, sita nello stesso stabile in cui aveva vissuto il grande comico, su di un grammofono d’epoca suona una sua vecchia canzone, ma il disco si è incantato sulla parola morire e intanto, il proprietario, Simone Rossmann, cabarettista dei giorni nostri che desidera far rivivere nella sua arte quella del comico della belle époque, sembra scomparso nel nulla e non sono in pochi a pensare al peggio.
Considerando il personaggio e la sua passione le prime indagini si concentrano, perciò, sugli ambienti romani che rievocano la belle époque e sul teatro degli anni Venti dove si esibiva lo stesso Rossmann. E così l’ispettore Ceratti, senza pensarci troppo, convoca il suo vecchio e affidabile amico Ettore Misericordia per farsi aiutare in una indagine che pare avere proprio necessità del supporto e delle conoscenze dell’antiquario più particolare di Roma e del suo fido aiutante Fango.
Il giallo di Ponte Sisto è quel genere di romanzo che potrebbe piacere e essere apprezzato anche dalla cerchia di coloro che: “noi mai un giallo e figuriamoci italiano”; dalla cerchia di quelli che si incontrano nelle librerie di nicchia di Roma e Milano per commentare saggi storici di politici austro ungarici di fine Ottocento e che ovviamente a parte loro non ha letto davvero nessuno.
E invece anche questi ultimi riconoscerebbero ai fratelli Morini la capacità di avere scritto qualcosa al di là del genere stesso e di averlo fatto avendo come stella polare l’amore per la loro città, un amore che con sapienza estrema e con capacità di grandi autori rovesciano nel loro personaggio principale e nella figura di Fango, quasi che fossero un prolungamento sulla carta dei loro pensieri.
E così tra un palazzo storico e l’altro, tra oggetti non più adusi da un secolo, teatri liberty e sketch dell’avanspettacolo del primo Novecento, la trama acquista una vita tutta sua che prescinde dal giallo e dall’indagine per affermarsi come una narrazione densa di colpi di scena ma anche di storia, di nozioni di teatro e di architettura, e allo stesso tempo di curiosità e di esplorazione di luoghi quasi dimenticati dai più. In poche parole un viaggio che dalla carta arriva al cuore di chi legge.
Naturalmente ci saranno anche colpevoli da stanare e misteri da risolvere, ma la bellezza e la particolarità del libro sono altrove; poggiano sulla capacità degli autori di ricreare, pur se solo in parte, una atmosfera degna dei giallisti ottocenteschi. Un canovaccio unico e affascinante dove far muovere una umanità variegata e di sottobosco che conserva però ancora il sapore di un tempo altro, antico, andato, a tratti rimpianto.
I fratelli Morini fanno centro con un romanzo originalissimo.
Antonia del Sambro
Gli scrittori:
Max e Francesco Morini sono due fratelli, autori teatrali e televisivi, e dirigono la Scuola di Scrittura Pensieri e Parole di Roma. I loro romanzi nascono dalla volontà di unire due grandi passioni: quella per i romanzi polizieschi e quella per la loro città, Roma. La Newton Compton ha pubblicato Nero Caravaggio e Rosso Barocco.