Romano De Marco – Il cacciatore di anime

1764

Editore Piemme
Anno 2020
Genere Thriller
288 pagine – rilegato e epub


Negli anni, Romano De Marco ha creato vicende affascinanti i cui protagonisti hanno colpito il lettore per le loro qualità umane, come ad esempio Luca Betti, Laura Damiani. In qualche caso, come per Rinaldo Ferro, Marco Tanzi, i personaggi sono loro stessi storie, hanno cioè caratteristiche così uniche da essere affascinanti per chi legge, indipendentemente dal contesto in cui l’autore ha voluto inserirli. Con Il Cacciatore di Anime la scrittura si affina e si avverte qualcosa di diverso, di nuovo, legato non solo alla presenza di un nuovo personaggio ma anche all’attenzione per un protagonista diverso: il luogo.

Ci sono diversi modi per conoscere un luogo: viverci, lavorarci o visitarlo durante una vacanza o un weekend. La letteratura talvolta rende possibile viaggiare e percorrere strade sconosciute come se ci appartenessero, percorsi che sovente tornano alla memoria per far emergere ricordi anche piacevoli. Non importa se il luogo sia reale o immaginario, un libro lo rende “tangibile”. Questo è quanto accade leggendo Il Cacciatore di Anime di Romano De Marco: nel percorrere le strade della Valdera e del comune di Pèccioli si possono realmente attraversare viali di betulle, vie che si intersecano tra edifici medievali, percepire suoni silenziosi che il del territorio regala, lì dove i tornanti la fanno da padrone e dove il massimo della velocità nelle strade provinciali è 50 Km/h. La storia è ambientata a Pèccioli un piccolo comune toscano, esempio virtuoso di gestione delle risorse, che conta meno di 5000 anime. Il paesino sembra creato appositamente ad uso dell’autore che sa far muovere i suoi personaggi in un’articolata trama ricca di storie, misteri, silenzi, sentimenti. I luoghi si possono raccontare in tanti modi, e Romano De Marco, da straordinario scrittore quale è, ha saputo intrecciare i destini dei protagonisti con la storia antica e recente del paese. È riuscito a infondere in ogni attore quel fascino sinistro che induce il lettore a desiderare di spingersi verso un oltre inatteso, capace di provocare brividi.

Protagonista della storia è il capitano dell’Arma dei Carabinieri Mauro Rambaldi, prossimo ad assumere il comando dell’unità sperimentale per le indagini sui casi di omicidi seriali a Roma. Il capitano Rambaldi è uno che sa esattamente chi è, cosa vuole e come ottenerlo, oltre a possedere un intuito fine abbastanza da condurlo rapidamente alla risoluzione dei casi. Proprio il giorno in cui avrebbe dovuto assumere il nuovo incarico viene chiamato a risolvere l’omicidio di una ragazza, la custode del locale museo archeologico. La vittima viene ritrovata in una posizione innaturale, ovvero deposta nella stessa posizione di una sepoltura, quella di Isadora, posta nella teca vicino al cadavere. “Era il momento di iniziare una nuova partita. L’avversario, come sempre, era la morte” (cit.). Per le indagini Rambaldi sarà affiancato da validissimi collaboratori locali dell’Arma e dal “Cacciatore di anime” Angelo Crespi, rifugiatosi da diversi anni a Pèccioli sotto falso nome. Da questo momento in poi la trama si infittisce di elementi a volte legati agli omicidi, come i capitoli in cui il narratore/carnefice parla in prima persona, in altri momenti, di elementi strettamente legati alle vicende personali dei protagonisti. Non mancano l’amore, l’ironia e le emozioni disturbanti accompagnate da una scrittura capace di descrivere la bellezza di questi luoghi. In un così ameno panorama, ogni colpo di scena è un ossimoro elettrizzante.

Questo romanzo colpisce per originalità e dimostra come la “voglia di raccontare” non si limiti alla semplice narrazione di fatti concreti o inventati, quanto piuttosto “voglia di cercare” nuovi modi per incuriosire il lettore e Romano De Marco che da sempre stupisce per la eccezionale capacità di raccontare storie e di creare personaggi cui legarsi come se fossero reali, ha confermato ancora una volta di essere una delle penne più belle del panorama noir italiano.

Luciana Fredella


Lo scrittore:
Romano De Marco è responsabile della sicurezza di uno dei maggiori gruppi bancari italiani. Esordisce nel 2009 nel Giallo Mondadori con Ferro e fuoco, ripubblicato in libreria nel 2012 da Pendragon. Nel 2011 esce il suo Milano a mano armata (Foschi, Premio Lomellina in Giallo 2012). Con Fanucci pubblica nel 2013 A casa del diavolo e con Feltrinelli Morte di Luna, Io la troverò e Città di polvere (gli ultimi due finalisti al Premio Scerbanenco-La Stampa nel 2014 e nel 2015). I suoi racconti sono apparsi su giornali e riviste, tra cui “Linus” e il “Corriere della sera”, e i periodici del Giallo Mondadori. Vive tra l’Abruzzo, Modena e Milano.
Per Piemme ha pubblicato L’uomo di casa (2017) e Se la notte ti cerca (2018).